“Fantaitaly - Brividi, risate e magia” è una delle principali rassegne della 31a edizione del FantaFestival (Mostra Internazionale dei Film di Fantascienza e del Fantastico). Organizzata dalla Casa del Cinema di Villa Borghese in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia prevede, dal 13 al 19 giugno, diciannove proiezioni ad ingresso gratuito che illustrano la storia del cinema fantasy italiano comico. Un documentario a cura di Adriano Pintaldi, realizzato per l’occasione, descrive attraverso immagini e voci di attori e registi cinema fantastico italiano. Nella pellicola ci sono interventi di Renzo Arbore, Maurizio Nichetti, Lamberto Bava, i fratelli Vanzina, Lina Wertmuller, Giovanni Veronesi, Leonardo Pieraccioni, Christian De Sica, Ezio Greggio, Massimo Boldi, Renato Pozzetto, Ettore Scola, Paolo Villaggio, Pupi Avati, Edwige Fenech, Carlo Verdone, Paolo Virzì, e molti altri.
In programma ci sono alcuni film di Steno: “Totò sulla Luna” (1958), parodia dei film di fantascienza sulla conquista dello spazio; “Tempi duri per i vampiri” (1959), uno dei primi film comici sui vampiri nel quale Renato Rascel, nei panni del barone Osvaldo Lambertenghi, viene vampirizzato dallo zio Roderico, interpretato da Christopher Lee, l’attore che più ha rappresentato Dracula nel cinema; “Dr. Jekyll e gentile signora”, (1979) con Paolo Villaggio e Edwigh Fenech, una parodia dei film ispirati al romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” Robert Louis Stevenson.
Altra commedia sui vampiri è “Dracula in Brianza” (1975) del maestro Lucio Fulci, una commedia che racconta le disavventure di un industriale lombardo di origini siciliane che per lavoro si reca in Romania.
“Il disco volante” (1964) di Tinto Brass è una grottesca satira sull’arretratezza di un’Italia provinciale.
Un po’ documentario, un po’ commedia all’italiana, il film di Brass, interpretato da Alberto Sordi, Silvana Mangano e Monica Vitti, racconta l’arrivo di un gruppo di alieni in un paesino del profondo Veneto.
“Io e Caterina” (1980) è un film prodotto, diretto ed interpretato da Alberto Sordi, uno Sci-Fi un po’ troppo maschilista nel quale Enrico Menotti, un ricco uomo d’affari, grazie ad un robot tutto-fare si sbarazza in un colpo solo di moglie, amante e colf.
In “Ciao Marziano” (1980), di Pier Francesco Pingitore, Pippo Franco è un marziano proveniente da un Pianeta Gemello.
Molto interessante è “La decima vittima” (1965) di Elio Petri, un film ambientato in un imprecisato futuro, nel quale Marcello Mastroianni è protagonista di un gioco organizzato un club privato nel quale i partecipanti assumono i ruoli di cacciatore e preda in una caccia all’uomo mortale.
“Fantaitaly - Brividi, risate e magia” rende omaggio anche ai grandi Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Del primo viene proiettato “Toby Dammit” (1968), terzo segmento di un film “Tre passi nel delirio” diretto anche da Louis Malle e Roger Vadim; del secondo “La Terra vista dalla Luna” (1967), anche questo un episodio di un film girato con altri registi, “Le streghe”
“C’era una volta” (1967)di Francesco Rosi, una singolare fiaba d’amore interpretata da Sophia Loren.
“Fantasmi a Roma” (1961) di Antonio Pietrangeli regala, invece, le meravigliose interpretazioni di Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
“Brancaleone alle crociate” (1970), commedia, film storico in costume, fantasmagoria visiva e lessicale con quell’idioma immaginario, un misto tra il latino maccheronico, la lingua volgare medievale e l’espressione dialettale, che resterà per sempre nella storia del cinema.
“L’Arcidiavolo”, di Ettore Scola, è un racconto storico con Vittorio Gassman nei panni di Belfagor inviato sulla Terra assieme al servitore Adramelek per provocare una nuova guerra.
“Non ci resta che piangere”, co-diretto e interpretato da Massimo Troisi e Roberto Benigni, è una delle più divertenti commedie italiane con un due d’eccezione alle prese con i problemi delle cittadine degli anni intorno alla scoperta dell’America.
Pupi Avati è il regista de “La mazurka del barone, della santa e del fico” (1975) ambientato a Bagnocavallo in Romagna, dove Ugo Tognazzi, nobile cinico, misantropo e anticlericale, avrà il suo bel da fare con un albero di fico.
“Mia moglie è una strega”, (1980), diretto da Castellano e Pipolo, ed interpretato da Eleonora Giorgi e Renato Pozzetto, remake non dichiarato di “Ho sposato una strega” di René Clair.
“Diabolik” (1968) di Mario Bava si ispira al fumetto creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, entrando a buon diritto tra i migliori film pop degli anni ‘70, misto di Pop Art, psichedelia e futurismo.
Maurizio Nichetti, con il suo “Volere Volare” (1991) sperimenta linguistica in funzione narrativa in un film visionario che vede assieme attori in carne ed ossa e cartoni animati.
“Il pap’occhio” (1980) rappresenta l’esordio alla regia di Renzo Arbore. Tra gli interpreti del film ci sono anche tutti coloro che parteciparono alla trasmissione televisiva di successo “L’altra domenica”, ideata e condotta da Arbore, in onda sulla Rete 2 (oggi Rai 2) tra il 1976 e il 1979: Renzo Arbore, Roberto Benigni, Isabella Rossellini, Manfred Freyberger, Mario Marenco, Andy Luotto, Luciano De Crescenzo, Diego Abatantuono, Ruggero Orlando, Martin Scorsese, Mariangela Melato e molti altri.
In programma ci sono alcuni film di Steno: “Totò sulla Luna” (1958), parodia dei film di fantascienza sulla conquista dello spazio; “Tempi duri per i vampiri” (1959), uno dei primi film comici sui vampiri nel quale Renato Rascel, nei panni del barone Osvaldo Lambertenghi, viene vampirizzato dallo zio Roderico, interpretato da Christopher Lee, l’attore che più ha rappresentato Dracula nel cinema; “Dr. Jekyll e gentile signora”, (1979) con Paolo Villaggio e Edwigh Fenech, una parodia dei film ispirati al romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” Robert Louis Stevenson.
Altra commedia sui vampiri è “Dracula in Brianza” (1975) del maestro Lucio Fulci, una commedia che racconta le disavventure di un industriale lombardo di origini siciliane che per lavoro si reca in Romania.
“Il disco volante” (1964) di Tinto Brass è una grottesca satira sull’arretratezza di un’Italia provinciale.
Un po’ documentario, un po’ commedia all’italiana, il film di Brass, interpretato da Alberto Sordi, Silvana Mangano e Monica Vitti, racconta l’arrivo di un gruppo di alieni in un paesino del profondo Veneto.
“Io e Caterina” (1980) è un film prodotto, diretto ed interpretato da Alberto Sordi, uno Sci-Fi un po’ troppo maschilista nel quale Enrico Menotti, un ricco uomo d’affari, grazie ad un robot tutto-fare si sbarazza in un colpo solo di moglie, amante e colf.
In “Ciao Marziano” (1980), di Pier Francesco Pingitore, Pippo Franco è un marziano proveniente da un Pianeta Gemello.
Molto interessante è “La decima vittima” (1965) di Elio Petri, un film ambientato in un imprecisato futuro, nel quale Marcello Mastroianni è protagonista di un gioco organizzato un club privato nel quale i partecipanti assumono i ruoli di cacciatore e preda in una caccia all’uomo mortale.
“Fantaitaly - Brividi, risate e magia” rende omaggio anche ai grandi Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini. Del primo viene proiettato “Toby Dammit” (1968), terzo segmento di un film “Tre passi nel delirio” diretto anche da Louis Malle e Roger Vadim; del secondo “La Terra vista dalla Luna” (1967), anche questo un episodio di un film girato con altri registi, “Le streghe”
“C’era una volta” (1967)di Francesco Rosi, una singolare fiaba d’amore interpretata da Sophia Loren.
“Fantasmi a Roma” (1961) di Antonio Pietrangeli regala, invece, le meravigliose interpretazioni di Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
“Brancaleone alle crociate” (1970), commedia, film storico in costume, fantasmagoria visiva e lessicale con quell’idioma immaginario, un misto tra il latino maccheronico, la lingua volgare medievale e l’espressione dialettale, che resterà per sempre nella storia del cinema.
“L’Arcidiavolo”, di Ettore Scola, è un racconto storico con Vittorio Gassman nei panni di Belfagor inviato sulla Terra assieme al servitore Adramelek per provocare una nuova guerra.
“Non ci resta che piangere”, co-diretto e interpretato da Massimo Troisi e Roberto Benigni, è una delle più divertenti commedie italiane con un due d’eccezione alle prese con i problemi delle cittadine degli anni intorno alla scoperta dell’America.
Pupi Avati è il regista de “La mazurka del barone, della santa e del fico” (1975) ambientato a Bagnocavallo in Romagna, dove Ugo Tognazzi, nobile cinico, misantropo e anticlericale, avrà il suo bel da fare con un albero di fico.
“Mia moglie è una strega”, (1980), diretto da Castellano e Pipolo, ed interpretato da Eleonora Giorgi e Renato Pozzetto, remake non dichiarato di “Ho sposato una strega” di René Clair.
“Diabolik” (1968) di Mario Bava si ispira al fumetto creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, entrando a buon diritto tra i migliori film pop degli anni ‘70, misto di Pop Art, psichedelia e futurismo.
Maurizio Nichetti, con il suo “Volere Volare” (1991) sperimenta linguistica in funzione narrativa in un film visionario che vede assieme attori in carne ed ossa e cartoni animati.
“Il pap’occhio” (1980) rappresenta l’esordio alla regia di Renzo Arbore. Tra gli interpreti del film ci sono anche tutti coloro che parteciparono alla trasmissione televisiva di successo “L’altra domenica”, ideata e condotta da Arbore, in onda sulla Rete 2 (oggi Rai 2) tra il 1976 e il 1979: Renzo Arbore, Roberto Benigni, Isabella Rossellini, Manfred Freyberger, Mario Marenco, Andy Luotto, Luciano De Crescenzo, Diego Abatantuono, Ruggero Orlando, Martin Scorsese, Mariangela Melato e molti altri.
0 Comments:
Post a Comment