mercoledì 22 giugno 2011

TAMARREIDE HARD: IL CODACONS CHIEDE LA CHIUSURA

Tamarreide porno
La pessima qualità di Tamarreide, nuovo reality sui tamarri di Italia 1, presentato da Fiammetta Cicogna, era chiara agli occhi di tutte le persone dotate di buon gusto civile e artistico. Ma con la seconda puntata di Tamarreide si è raschiato il fondo del barile. Con minima censura (immagini sfocate) è stata trasmessa, in prima serata, una scena di sesso a quattro tra Manuel, Marika, Claudio e Cristiana. Almeno non è stata un’orgia, ma quello che Tamarreide ha mostrato sono due rapporti sessuali nella stessa stanza.
Il Codacons ha emesso un chiaro comunicato con il quale si chiede la chiusura immediata del programma Tamarreide: “Chiediamo all’Agcom di disporre la soppressione immediata del programma, viste le tante segnalazioni ricevute e le immagini poco edificanti trasmesse nelle prime due puntate della trasmissione. I telespettatori ritengono altamente diseducativo il programma, che mostra situazioni ambigue, volgarità e un linguaggio scurrile da parte dei concorrenti. Il sesso, poi, sembra essere il vero motore con scene hot inadatte alla prima serata”.
Questa sexy puntata di Tamarreide ha, per fortuna, fatto segnare un misero 7.73% di share, un segnale chiaro che i telespettatori italiani non sono così stupidi da vedere un programma che descrive un’Italia volgare e becera. Gli uomini sono prepotenti, arroganti e maschilisti e le donne provocanti, ammiccanti e “svestite” di tutto punto. Un ricorso al sesso che non ha avuto la risposta attesa dai produttori.
Inoltre, cosa ancor più grave, è la messa in scena di un’intrusione dei tamarri all’interno di una villa. La violazione di domicilio è un reato previsto dall'art. 614 del Codice Penale, che punisce, a querela di parte, chiunque “si introduce o si trattiene nell’abitazione altrui, o in altro luogo di privata dimora o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si introduce clandestinamente o con l’inganno”. La sanzione prevista è la reclusione fino a tre anni.
Anche se è stato tutto preparato ad arte, Italia 1, ha tenuto a precisare che i tamarri erano ignari del fatto che fosse tutto organizzato enfatizzando la frase di uno dei rei colpevoli: “Adesso facciamo una cosa che mi riesce bene!”.
Va bene che in Tamarreide non si richiedano doti artistiche o culturali, ma promuovere atti criminali e farli passare come divertenti bravate è davvero molto grave.


2 Comments:

Anonimo said...

Che roba. A me è bastata la pubblicità per farmi diventare più tamarra di quelli che venivano mostrati sullo schermo. Detto questo, pur non avendone visto nemmeno un secondo, sono contenta che l'abbiano chiuso.

Ale55andra

Antonello! said...

ma quindi l'hanno chiuso o no?