Titolo originale: Los ojos de Julia
Nazione: Spagna
Anno: 2010
Genere: thriller
Durata: 1h52m
Regia: Guillem Morales
Sceneggiatura: Guillem Morales, Oriol Paulo
Fotografia: Óscar Faura
Musiche: Fernando Velázquez
Cast: Belén Rueda, Lluís Homar, Pablo Derqui, Francesc Orella, Joan Dalmau, Boris Ruiz, Daniel Grao, Clara Segura, Andrea Hermosa, Julia Gutiérrez Caba, Mia Esteve, Jordi Llordella, Pere Ventura
Trama
Julia ha una malattia degenerativa che le causa la graduale perdita della vista. Sua sorella, già non vedente da tempo, si è suicidata. Julia è convinta che la sorella non sarebbe mai stata capace di un gesto così estremo e crede che si tratti di omicidio. Julia ha intenzione di scoprire quale mistero ci sia dietro la morte della sorella e comincia a indagare tra le persone che la conoscevano.
Recensione
Se nel suo film d’esordio, “El habitante incierto”, Guillem Morales aveva omaggiato il cinema di Hitchcock, in questa nuova pellicola dal titolo “Con gli occhi dell’assassino” il regista catalano rivolge le sue attenzioni al thriller/horror italiano, riportando ambientazioni, location e stile di regia che ricordano i migliori film di Dario Argento e Lucio Fulci. Del cinema di Gulliermo del Toro, qui produttore, non v’è traccia se non la protagonista, Belén Rueda, del film “The orphanage”.
La sceneggiatura di “Con gli occhi dell’assassino” presenta un mistero affascinante ed imprevedibile che tiene in sospeso lo spettatore per gran parte della pellicola. A parte alcune situazioni al limite del paradossale, ma è ormai un classico del genere thriller, Morales mette in scena situazioni interessanti senza mai essere fuori luogo o eccessivo. Cecità e legame gemellare vengono adoperati per confondere lo spettatore lasciandolo sul sottile confine tra realtà e fantasia, tra crimine e paranormale. Accrescono la tensione i già citati rimandi al cinema italiano di genere con inseguimenti in corridoi bui, case che sembrano celare oscure presenze, vecchi misteriosi che mettono in guardia da pericoli imminenti, la mdp che non riprende mai il volto di determinati personaggi, la polizia che non prende sul serio le teorie dal personaggio principale. Buono anche il comparto sonoro (in particolare, se ascoltato con sistema audio 5.1).
Belén Rueda fa un ottimo lavoro sul duplice ruolo di Sara e Giulia (anche se quello di Sara è del tutto marginale). Trasmette tutta l’angoscia e la paura che affligge la protagonista. La sua performance si fa apprezzare ancor di più durante la seconda parte del film, quando la narrazione iniziale tesa ed angosciante cede il passo ad un’improvvisa svolta melodrammatica. Se da un lato piace l’introduzione del tema della solitudine e della consapevolezza che la propria esistenza non ha valore se si è invisibili agli occhi gli altri, invece dispiace che nella sua parte conclusiva “Con gli occhi dell’assassino” segua schemi thriller prevedibili e convenzionali. Ma lo stile di Morales è così elegante ed accurato farsi perdonare questa pecca. Stupenda è, infatti, la scena finale con il flash della macchina fotografica che illumina nel buio il finale della storia. Pessima è, invece, l’ultima scena per il mieloso romanticismo di cui avremmo fatto sicuramente a meno.
Nazione: Spagna
Anno: 2010
Genere: thriller
Durata: 1h52m
Regia: Guillem Morales
Sceneggiatura: Guillem Morales, Oriol Paulo
Fotografia: Óscar Faura
Musiche: Fernando Velázquez
Cast: Belén Rueda, Lluís Homar, Pablo Derqui, Francesc Orella, Joan Dalmau, Boris Ruiz, Daniel Grao, Clara Segura, Andrea Hermosa, Julia Gutiérrez Caba, Mia Esteve, Jordi Llordella, Pere Ventura
Trama
Julia ha una malattia degenerativa che le causa la graduale perdita della vista. Sua sorella, già non vedente da tempo, si è suicidata. Julia è convinta che la sorella non sarebbe mai stata capace di un gesto così estremo e crede che si tratti di omicidio. Julia ha intenzione di scoprire quale mistero ci sia dietro la morte della sorella e comincia a indagare tra le persone che la conoscevano.
Recensione
Se nel suo film d’esordio, “El habitante incierto”, Guillem Morales aveva omaggiato il cinema di Hitchcock, in questa nuova pellicola dal titolo “Con gli occhi dell’assassino” il regista catalano rivolge le sue attenzioni al thriller/horror italiano, riportando ambientazioni, location e stile di regia che ricordano i migliori film di Dario Argento e Lucio Fulci. Del cinema di Gulliermo del Toro, qui produttore, non v’è traccia se non la protagonista, Belén Rueda, del film “The orphanage”.
La sceneggiatura di “Con gli occhi dell’assassino” presenta un mistero affascinante ed imprevedibile che tiene in sospeso lo spettatore per gran parte della pellicola. A parte alcune situazioni al limite del paradossale, ma è ormai un classico del genere thriller, Morales mette in scena situazioni interessanti senza mai essere fuori luogo o eccessivo. Cecità e legame gemellare vengono adoperati per confondere lo spettatore lasciandolo sul sottile confine tra realtà e fantasia, tra crimine e paranormale. Accrescono la tensione i già citati rimandi al cinema italiano di genere con inseguimenti in corridoi bui, case che sembrano celare oscure presenze, vecchi misteriosi che mettono in guardia da pericoli imminenti, la mdp che non riprende mai il volto di determinati personaggi, la polizia che non prende sul serio le teorie dal personaggio principale. Buono anche il comparto sonoro (in particolare, se ascoltato con sistema audio 5.1).
Belén Rueda fa un ottimo lavoro sul duplice ruolo di Sara e Giulia (anche se quello di Sara è del tutto marginale). Trasmette tutta l’angoscia e la paura che affligge la protagonista. La sua performance si fa apprezzare ancor di più durante la seconda parte del film, quando la narrazione iniziale tesa ed angosciante cede il passo ad un’improvvisa svolta melodrammatica. Se da un lato piace l’introduzione del tema della solitudine e della consapevolezza che la propria esistenza non ha valore se si è invisibili agli occhi gli altri, invece dispiace che nella sua parte conclusiva “Con gli occhi dell’assassino” segua schemi thriller prevedibili e convenzionali. Ma lo stile di Morales è così elegante ed accurato farsi perdonare questa pecca. Stupenda è, infatti, la scena finale con il flash della macchina fotografica che illumina nel buio il finale della storia. Pessima è, invece, l’ultima scena per il mieloso romanticismo di cui avremmo fatto sicuramente a meno.
Voto: 77%
Trailer “Con gli occhi dell’assassino”
Guadagna anche tu rispondendo a sondaggi online!
Vieni pagato fino a €5 per ogni sondaggio completato!
Verifica i pagamenti già ricevuti!
Guadagna anche tu rispondendo a sondaggi online!
Vieni pagato fino a €5 per ogni sondaggio completato!
Verifica i pagamenti già ricevuti!





















2 Comments:
Excellent blog! I love it.
Mine is about films and comic books, check it out if you want to
___________________________
www.artbyarion.blogspot.com
me lo immaginavo come un film che segue i soliti schemi thriller prevedibili. Terrò conto del tuo giudizio, una visione la merita.
Post a Comment