martedì 4 ottobre 2011

BLOOD STORY

Blood story
Titolo originale: Let me in
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: horror
Durata: 1h55m
Regia: Matt Reeves
Sceneggiatura: Matt Reeves
Fotografia: Greig Fraser
Musiche: Michael Giacchino
Cast: Kodi Smit-McPhee, Chloë Grace Moretz, Richard Jenkins, Cara Buono, Elias Koteas, Sasha Barrese, Dylan Kenin, Chris Browning, Ritchie Coster, Dylan Minnette, Jimmy “Jax” Pinchak, Nicolai Dorian, Rebekah Wiggins, Seth Adkins, Ashton Moio


Trama
Owen ha dodici anni. E’ un ragazzino timido e introverso, costretto a subire le angherie da parte di alcuni compagni di scuola. Una notte conosce Abby, una strada ragazzina appena trasferitasi nell’appartamento di fianco al suo. L’amicizia diventa sempre più salda, ma Owen si rende che Abby nasconde qualcosa. Nel frattempo, nella piccola cittadina del New Mexico dove vivono iniziano a verificarsi efferati omicidi: un serial killer uccide durante la notte lasciando dissanguate le proprie vittime.

Recensione
Stephen King ha dichiarato che “Blood story” è “il miglior horror americano degli ultimi 20 anni”. Malgrado tanto entusiasmo sia un po’ eccessivo, “Blood story” è un ottimo film horror che, però, si presta a tutte le critiche tipiche di un remake. Infatti, il film diretto Matt Reeves, regista di “Cloverfield”, è l’adattamento cinematografico del best-seller di John Ajvide Lindqvist “Lasciami entrare” e remake dell’omonimo horror svedese diretto da Tomas Alfredson, decretato dai lettori di questo blog come migliore film horror nei CINEMAeVIAGGI Awards 2009.
Il film, dunque, si chiamava “Lasciami entrare”, un titolo perfetto perché si prestava perfettamente alle diverse chiavi di lettura del libro/film. Negli USA viene realizzato un remake che, per rispetto all’originale, viene chiamato “Let me in” (traduzione letterale). Viene distribuito in Italia e, forse, per paura che il titolo  fosse poco “horror” gli cambiano il nome in “Blood story”, restando comunque in inglese forse perché fa pensare alla grande produzione hollywoodiana. In sintesi, altra misera operazione dei distributori italiani.
Scompare la fredda, solitaria, tetra atmosfera della periferia di Stoccolma per lasciare il posto ad una sconosciuta località del New Mexico, stato americano noto per il suo clima soleggiato. I due piccoli protagonisti cambiano completamente. La bambina, da brunetta poco svedese e un po’ bruttina, diventa una meravigliosa bambina bionda, la classica nordica. E’ la talentuosa Chloë Grace Moretz, recentemente in “(500) giorni insieme” dove era una sorellina davvero saggia, e in “Kick-Ass”, nel quale la piccola attrice mostrava ottime capacità fisiche nel ruolo di baby assassina mascherata. Il bambino biondo diventa, invece, uno strano ragazzino dai capelli scuri e dallo sguardo smarrito. E’ Kodi Smit-McPhee, già visto nel tristissimo apocalittico “The road”. Questi due piccoli attori si rivelano un’ottima scelta sia per l’entusiasmo con il quale riescono a reggere l’intera pellicola che per la capacità di impersonare due ragazzini così simili nella loro solitudine ed emarginazione. Ottimo anche il veterano Richard Jenkins in un ruolo secondario ma decisivo.
“Blood story” non è straordinario come “Lasciami entrare” ma è senza dubbio un ottimo horror atipico, realizzato con rispetto ed ammirazione nei confronti dell’originale. Più spettacolare per l’utilizzo di ottimi effetti speciali e decisamente migliore nel cast, “Blood story” perde un po’ dell’aspetto magico e dark che solo l’ambientazione scandinava poteva offrire. Rimane, tuttavia, una storia semplice ma intensa sul coraggio di scegliere una vita pur se orribile e riprovevole, sottomessa, senza se e senza ma, all’amore. Un sentimento qui molto talmente puro e intimo da rendere ridicolo quello glamour e patinato di “Twilight”.

Voto: 85%


2 Comments:

Cannibal Kid said...

film inutile, visto che è la copia precisa di lasciami entrare. comunque grandiosa chloe moretz!

Il Bollalmanacco di cinema said...

Altra recensione positiva, miseria!
Tutte le mie aspettative su questo film si stanno rivelando errate, lo avevo pensato come una rara bruttura o__O
Uff, adesso voglio davvero vederlo!