
Titolo originale: The change-up
Nazione: USA
Anno: 2011
Genere: commedia
Durata: 1h42m
Regia: David Dobkin
Sceneggiatura: Jon Lucas, Scott Moore
Fotografia: Eric Alan Edwards
Musiche: John Debney
Cast: Ryan Reynolds, Jason Bateman, Leslie Mann, Olivia Wilde, Alan Arkin, Mircea Monroe, Gregory Itzin, Ned Schmidtke, Ming Lo, Sydney Rouviere, Dax Griffin, Andrea Moore, Matt Cornwell, Craig Bierko, Taaffe O’Connell
Trama
Mitch e Dave erano due inseparabili migliori amici, ma le loro vite hanno preso direzioni che li hanno allontanati. Dave è un avvocato pieno di lavoro, un marito devoto e padre amorevole; Mitch, invece, è single incallito, non vuole assumersi responsabilità e lavora di tanto in tanto come attore. Dopo aver trascorso la serata in un bar guardando sport e bevendo alcool, durante una passeggiata si fermano nei pressi di una fontana per liberarsi dai troppi liquidi ingeriti. Dichiarano entrambi il desiderio di vivere la vita dell’altro e non sanno che la fontana è dotata di poteri magici. Così i due la mattina dopo si risvegliano l’uno nel corpo dell’altro, scambiandosi così le loro vite.
Recensione
“Cambio vita” parte da un’idea, lo scambio di persona, abusata nelle commedie americane. “Nei panni di una bionda”, “Viceversa “, “Tale padre tale figlio”, “Aiuto sono mia sorella”, “Hot Chick - Una bionda esplosiva”, “Quel pazzo venerdì” sono soltanto alcuni dei film che hanno trattato questo argomento per divertire con facili equivoci e circostanze surreali. Povertà di idee che non ci si aspettava da Jon Lucas e Scott Moore, autori degli esilaranti “Una notte da leoni” e “Una notte da leoni 2”. Benché siano presenti alcune scene divertenti, i due sceneggiatori riciclano situazioni già viste più e più volte, aggiungono alla storia alcune sottotrame mal sviluppate e chiudono regalandoci il finale previsto. Un po’ ridicoli, infine, quando vogliono lasciare una morale della quale, in questo contesto, avremmo fatto volentieri a meno, anche perché ovvia. Quello che differenzia “Cambio vita” dalle altre pellicole è che, per la prima volta, non è adatta alle famiglie, dato che sesso e volgarità ne fanno una pellicola politically incorrect.
La scena nella quale avviene lo scambio vede i due amici, dopo aver trascorso una sera in un bar a bere e guardare sport in tv, esprimere il desiderio di vivere la vita dell’altro. La combinazione fontana magica - farci dentro la pipì assume fattezze molti più ridicole rispetto a teschi magici, reincarnazioni, biscotti della fortuna e pozioni indiane che nelle precedenti pellicole avevano generano lo scambio di persona.
La locandina di “Cambio vita” è parlante: uno è afflitto e cerca di trattenere i suoi due bimbi, l’altro mostra un sorriso smagliante, avvinghiato da due ragazze mozzafiato. I due amici, infatti, sono totalmente diversi: Dave è un brillante avvocate e un responsabile padre di famiglia, ha una casa meravigliosa e una bella macchina; Mitch è un single incallito, fa l’attore (di soft porno) lavorando una settimana l’anno e vive in un monolocale che sembra più la stanza di uno studente universitario fuori-sede.
David Dobkin dirige in modo ordinario, seguendo la stessa strada percorsa nel suo precedente “2 singles a nozze”, credendo forse si trattasse del sequel. Si possono accettare tutte le cadute di stile, ma era proprio necessario indugiare con la mdp sulla bocca piena di cacca di neonato? Dei due attori protagonisti dispiace constatare come abbiano segnato un passo indietro rispetto alle loro passate performance. Sia Jason Bateman che Ryan Reynolds rischiano, così, di vedersi appiccicata l’etichetta di “attorucoli” da commedia. Che dire di Olivia Wilde e dei suoi occhi glaciali, il suo corpo perfetto inquadrato da Dobkin da tutti punti di osservazione? Femme fatale sì, ma quando ride sembra un uomo appena rientrato da Casablanca. Provate a sentirla nella versione in lingua originale, perché stavolta il doppiaggio migliora molto la performance di un attore. Molto brava Leslie Mann, la sua è una prova equilibrata, una combinazione perfetta di pianti disperati e romanticismo prendendosi in giro quando fa la mogliettina sexy. Nel suo caso, però, la prova viene in parte vanificata da una voce italiana da stupida teenager.
“Cambio vita” è una commedia che non offre nulla al di là dell’ovvio. Poche le scene davvero divertente e, guarda caso, sono quelle mostrate nel trailer.
Nazione: USA
Anno: 2011
Genere: commedia
Durata: 1h42m
Regia: David Dobkin
Sceneggiatura: Jon Lucas, Scott Moore
Fotografia: Eric Alan Edwards
Musiche: John Debney
Cast: Ryan Reynolds, Jason Bateman, Leslie Mann, Olivia Wilde, Alan Arkin, Mircea Monroe, Gregory Itzin, Ned Schmidtke, Ming Lo, Sydney Rouviere, Dax Griffin, Andrea Moore, Matt Cornwell, Craig Bierko, Taaffe O’Connell
Trama
Mitch e Dave erano due inseparabili migliori amici, ma le loro vite hanno preso direzioni che li hanno allontanati. Dave è un avvocato pieno di lavoro, un marito devoto e padre amorevole; Mitch, invece, è single incallito, non vuole assumersi responsabilità e lavora di tanto in tanto come attore. Dopo aver trascorso la serata in un bar guardando sport e bevendo alcool, durante una passeggiata si fermano nei pressi di una fontana per liberarsi dai troppi liquidi ingeriti. Dichiarano entrambi il desiderio di vivere la vita dell’altro e non sanno che la fontana è dotata di poteri magici. Così i due la mattina dopo si risvegliano l’uno nel corpo dell’altro, scambiandosi così le loro vite.
Recensione
“Cambio vita” parte da un’idea, lo scambio di persona, abusata nelle commedie americane. “Nei panni di una bionda”, “Viceversa “, “Tale padre tale figlio”, “Aiuto sono mia sorella”, “Hot Chick - Una bionda esplosiva”, “Quel pazzo venerdì” sono soltanto alcuni dei film che hanno trattato questo argomento per divertire con facili equivoci e circostanze surreali. Povertà di idee che non ci si aspettava da Jon Lucas e Scott Moore, autori degli esilaranti “Una notte da leoni” e “Una notte da leoni 2”. Benché siano presenti alcune scene divertenti, i due sceneggiatori riciclano situazioni già viste più e più volte, aggiungono alla storia alcune sottotrame mal sviluppate e chiudono regalandoci il finale previsto. Un po’ ridicoli, infine, quando vogliono lasciare una morale della quale, in questo contesto, avremmo fatto volentieri a meno, anche perché ovvia. Quello che differenzia “Cambio vita” dalle altre pellicole è che, per la prima volta, non è adatta alle famiglie, dato che sesso e volgarità ne fanno una pellicola politically incorrect.
La scena nella quale avviene lo scambio vede i due amici, dopo aver trascorso una sera in un bar a bere e guardare sport in tv, esprimere il desiderio di vivere la vita dell’altro. La combinazione fontana magica - farci dentro la pipì assume fattezze molti più ridicole rispetto a teschi magici, reincarnazioni, biscotti della fortuna e pozioni indiane che nelle precedenti pellicole avevano generano lo scambio di persona.
La locandina di “Cambio vita” è parlante: uno è afflitto e cerca di trattenere i suoi due bimbi, l’altro mostra un sorriso smagliante, avvinghiato da due ragazze mozzafiato. I due amici, infatti, sono totalmente diversi: Dave è un brillante avvocate e un responsabile padre di famiglia, ha una casa meravigliosa e una bella macchina; Mitch è un single incallito, fa l’attore (di soft porno) lavorando una settimana l’anno e vive in un monolocale che sembra più la stanza di uno studente universitario fuori-sede.
David Dobkin dirige in modo ordinario, seguendo la stessa strada percorsa nel suo precedente “2 singles a nozze”, credendo forse si trattasse del sequel. Si possono accettare tutte le cadute di stile, ma era proprio necessario indugiare con la mdp sulla bocca piena di cacca di neonato? Dei due attori protagonisti dispiace constatare come abbiano segnato un passo indietro rispetto alle loro passate performance. Sia Jason Bateman che Ryan Reynolds rischiano, così, di vedersi appiccicata l’etichetta di “attorucoli” da commedia. Che dire di Olivia Wilde e dei suoi occhi glaciali, il suo corpo perfetto inquadrato da Dobkin da tutti punti di osservazione? Femme fatale sì, ma quando ride sembra un uomo appena rientrato da Casablanca. Provate a sentirla nella versione in lingua originale, perché stavolta il doppiaggio migliora molto la performance di un attore. Molto brava Leslie Mann, la sua è una prova equilibrata, una combinazione perfetta di pianti disperati e romanticismo prendendosi in giro quando fa la mogliettina sexy. Nel suo caso, però, la prova viene in parte vanificata da una voce italiana da stupida teenager.
“Cambio vita” è una commedia che non offre nulla al di là dell’ovvio. Poche le scene davvero divertente e, guarda caso, sono quelle mostrate nel trailer.
Voto: 52%
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