mercoledì 14 dicembre 2011

HABEMUS PAPAM

Recensione Habemus Papam
Titolo originale: id.
Nazione: Francia, Italia
Anno: 2011
Genere: commedia
Durata: 1h42m
Regia: Nanni Moretti
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli
Fotografia: Alessandro Pesci
Musiche: Franco Piersanti
Cast: Michel Piccoli, Nanni Moretti, Margherita Buy, Renato Scarpa, Jerzy Stuhr, Franco Graziosi, Camillo Milli, Roberto Nobile, Ulrich von Dobschütz, Gianluca Gobbi


Trama
Dopo la morte del Pontefice, i cardinali si rinchiudono nel Conclave per eleggere il nuovo Papa. Dopo alcune fumate nere, viene eletto con somma sorpresa, il Cardinale Melville (Piccoli). Quest’uomo tranquillo e taciturno si vede improvvisamente piombare addosso una responsabilità così importante. Melville si sente un piccolo uomo di fronte ad un compito così grande, non si sente degno di ricoprire tale carica. Quando la finestra di San Pietro si apre per il primo saluto del nuovo Papa, Melville crolla in una crisi di nervi. Per aiutarlo viene chiamato in Vaticano il professor Brezzi, uno dei migliori psicanalisti sulla piazza.

Recensione
Mettendo da parte ogni polemica e critica da parte del Vaticano e del mondo cattolico, è innegabile che “Habemus Papam” è il film più noioso e brutto di Nanni Moretti. La paura e l’adeguatezza dell’uomo moderno di fronte alle proprie responsabilità, sono temi interessanti e attuali, ma la loro trattazione non scende in profondità, rimanendo dei semplici accenni. Sebbene sia forse impossibile trovare una risposte a tali problemi, risulta tuttavia sconcertante come Moretti li abbia messi in scena senza un reale filo logico. La scelta del soggetto, il Papa, poteva essere tranquillamente evitata perché non imprescindibile. Se il protagonista fosse state un padre di famiglia, un capo di stato, un professore, un dirigente d’azienda non sarebbe cambiato nulla, in quanto nella nostra società ogni uomo è prigioniero del suo ruolo, di ogni ordine e grado.
La sceneggiatura di “Habemus Papam” è fragile, priva di una storia capace di portare avanti il suo messaggio. Molte scene sono inutili e prive di collegamento tra di loro. Passino le quote dei bookmaker sul “papabile” Papa, ma il torneo di pallavolo organizzato tra gli altri prelati lascia turbati perché non se ne comprende l’effettiva necessità: non è né dissacratoria, né divertente. Nanni Moretti dovrebbe seguire la strada di Woody Allen: non per forza deve essere presente nel cast di attori. Il personaggio dello psicologo che interpreta non riesce ad entrare nel film diventando una sorta di spettatore all’interno della pellicola. E, inoltre, un’osservazione nasce spontanea: è mai possibile che il Vaticano, in barba ad ogni protocollo e disegno interno, chiami a psicanalizzare il futuro Papa uno psicologo ateo? Ancor più fiacco è il personaggio di Margerita Buy, qui davvero avvilente. Provano a far ridere, e a volte almeno strappano un sorriso, il cast di attori che interpretano i cardinali: Camillo Milli, Renato Scarpa, Roberto Nobile e Ulrich Von Dobschutz, solo per citarne alcuni. Sono due le cose di “Habemus Papam” che si possono salvare: la prima, è la presenza di Michel Piccoli che alla veneranda età di 85 anni è ancora capace di regalare un’interpretazione magistrale a dispetto di un personaggio tratteggiato in modo incoerente; la seconda, è la canzone della cantante argentina Mercedes Sosa dal titolo “Todo cambia”.
“Habemus Papam” è un film soporifero che tratta poco e male i temi che intende mostrare. La figura del Papa, inutile al conteso, sembra essere stata messa lì solo per creare polemiche. Dopo aver colpito la prima carica del governo con il già pessimo “Il caimano”, Moretti fa di peggio nei confronti del Papa. Il cinema, però, non è un mezzo di polemica personale.

Voto: 36%


7 Comments:

Cannibal Kid said...

no dai, un voto così basso??
non il migliore moretti, non un film molto coinvolgente a livello emotivo, però ci sono anche degli spunti di riflessione notevoli

ISOLE-GRECHE.com said...

Spunti di riflessione? Quali? Se sia giusto che gli italiani facciano una squadra nazionale oppure rientrino nelle due squadre Europa A o Europa B?
Chiunque è in grado di proporre argomenti, la bravura sta nel trattarli.
In "Habemus Papam" non si sa che strada abbia preso Moretti. Non fa ridere per essere una commedia, è poco serio per essere un dramma.

biglietti di natale said...

Buon film anche se mi aspettavo di più da un Moretti qui un pò spento, grande e divertente Piccolì

Anonimo said...

"Il cinema, però, non è un mezzo di polemica personale"

I più grandi registi hanno piegato il cinema alle loro "polemiche".

ISOLE-GRECHE.com said...

Lo so, ma nel caso di Moretti è palese, reiterata e inutile. Anche nel caso di altri registi sarò dello stesso avviso. Al di là di tutto, ripeto che "Habemus Papam" è un film noioso, non diverte e non approfondisce niente.

Anonimo said...

Habemus papam segna il declino di un grande regista italiano, oggi piccolo piccolo.

Print24 said...

A me non e' piaciuto come film. Non sono un grande fan dei film di Nanni Moretti, ma penso che sia piu' bravo come regista che come attore, che trovo invece noioso e ripetitivo.