Titolo originale:
Nazione: USA
Anno: 2011
Genere: avventura, azione
Durata: 2h09m
Regia: Guy Ritchie
Sceneggiatura: Kieran Mulroney, Michele Mulroney
Fotografia: Philippe Rousselot
Musiche: Hans Zimmer
Cast: Robert Downey Jr., Jude Law, Noomi Rapace, Rachel McAdams, Jared Harris, Stephen Fry, Paul Anderson, Kelly Reilly, Geraldine James, Eddie Marsan, William Houston, Wolf Kahler, Iain Mitchell, Jack Laskey
Trama
Alcune esplosioni di presunta matrice anarchica sconvolgono Strasburgo e Vienna, uno scandalo colpisce un magnate indiano del cotone e un industriale americano viene ritrovato morto in circostanze misteriose. L’astuto Sherlock Holmes è convinto che questi eventi sono collegati tra loro, tutti riconducibili al professor Moriarty, uomo dalla mente eccelsa ma pericoloso criminale. Holmes strappa Watson alla sua luna di miele e lo trascina con sé prima a Parigi, poi in Germania e infine in Svizzera per cercare di sventare il piano criminale di Moriarty.
Recensione
Squadra che vince non si cambia. “Sherlock Holmes - Il gioco di ombre” è la seconda trasposizione cinematografica di Guy Ritchie dopo il primo “Sherlock Holmes” di appena due anni fa. Riproposta, dunque, la scoppiettante coppia Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes) / Jude Law (Dr. John Watson), un duo che regala gag e battibecchi sempre spassosi. Ritchie completa l’opera di demolizione delle atmosfere mistery dei gialli di Sir Arthur Conan Doyle privilegiando l’azione: risse a mani nude e arti marziali (buone le coreografie), inseguimenti, sparatorie ed esplosioni. Il rapporto tra i due protagonisti diventa ossessivo, oltrepassando forse la semplice amicizia, un’affinità che sfiora il rapporto omosessuale, tant’è vero che il Dr. Watson passerà la prima notte di nozze sdraiato sul pavimento di una carrozza di un treno di fianco ad Holmes vestito da donna dopo aver scaraventato giù dal treno in modi poco ortodossi la Sig.ra Watson. Alla notizie delle nozze è evidente il rammarico di Holmes e quando Watson viene coinvolto nell’avventura in apparenza sembra seccato ma, in fondo, si lascerà trascinare perché attratto dal fascino di Holmes e dalla sua intraprendenza nel risolvere i casi. Entra in scena Mycroft Holmes, eccentrico fratello gay di Sherlock, interpretato da Stephen Fry, che si mostra sì invecchiato ma molto simile all’Oscar Wilde interpretato nel film di Brian Gilbert del 1997. Il villain è James Moriarty, professore di matematica tanto intelligente quanto malvagio e buon atleta, interpretato da un ottimo Jared Harris.
“Sherlock Holmes - Il gioco di ombre” è un film “maschile”: le donne, infatti, sono ai margini della storia. Irene Adler (Rachel McAdams), muore dopo la scena iniziale (un po’ strano il comportamento di Holmes che sembra più addolorato del distacco da Watson che della morte della ragazza); Mary Watson (Kelly Reilly) viene messa da parte per gran parte del film e l’unica donna che accompagna i due protagonisti è interpretata da Noomi Rapace, aspetto tutt’altro che femminile, figura quasi androgina (non a caso ne la trilogia di Millenium era la bisex Lisbeth Salander).
La fotografia, dai toni bui al massimo tendenti al grigio, ci mostra una Londra vittoriana e ampi panorami resi affascinanti e credibili da un buon utilizzo della computer grafica. La regia di Ritchie è roboante come d’abitudine. In “Sherlock Holmes - Gioco di ombre” da libero sfogo alla sua frenesia giocando con ralenti e accelerazioni che consentono di percepire i momenti in cui Holmes studia le mosse da compiere (in alcuni momenti sembrano anticipare il futuro, qualcosa di simile visto in “Next” di Lee Tamahori) oppure quando esamina tutti gli indizi presenti in un luogo. La colonna sonora si compone delle musiche di Hans Zimmer, alcune ritmi gitani e, in particolare, di musica lirica: “La trota” di Schubert cantata da Moriarty e il Don Giovanni di Mozart.
“Sherlock Holmes - Il gioco di ombre” si discosta dalle atmosfere del libro di Sir Arthur Conan Doyle diventando un film di avventura e azione. Uno Sherlock Holmes che sembra uno strano mix tra James Bond e Bruce Lee, comunque divertente e ironico.
Nazione: USA
Anno: 2011
Genere: avventura, azione
Durata: 2h09m
Regia: Guy Ritchie
Sceneggiatura: Kieran Mulroney, Michele Mulroney
Fotografia: Philippe Rousselot
Musiche: Hans Zimmer
Cast: Robert Downey Jr., Jude Law, Noomi Rapace, Rachel McAdams, Jared Harris, Stephen Fry, Paul Anderson, Kelly Reilly, Geraldine James, Eddie Marsan, William Houston, Wolf Kahler, Iain Mitchell, Jack Laskey
Trama
Alcune esplosioni di presunta matrice anarchica sconvolgono Strasburgo e Vienna, uno scandalo colpisce un magnate indiano del cotone e un industriale americano viene ritrovato morto in circostanze misteriose. L’astuto Sherlock Holmes è convinto che questi eventi sono collegati tra loro, tutti riconducibili al professor Moriarty, uomo dalla mente eccelsa ma pericoloso criminale. Holmes strappa Watson alla sua luna di miele e lo trascina con sé prima a Parigi, poi in Germania e infine in Svizzera per cercare di sventare il piano criminale di Moriarty.
Recensione
Squadra che vince non si cambia. “Sherlock Holmes - Il gioco di ombre” è la seconda trasposizione cinematografica di Guy Ritchie dopo il primo “Sherlock Holmes” di appena due anni fa. Riproposta, dunque, la scoppiettante coppia Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes) / Jude Law (Dr. John Watson), un duo che regala gag e battibecchi sempre spassosi. Ritchie completa l’opera di demolizione delle atmosfere mistery dei gialli di Sir Arthur Conan Doyle privilegiando l’azione: risse a mani nude e arti marziali (buone le coreografie), inseguimenti, sparatorie ed esplosioni. Il rapporto tra i due protagonisti diventa ossessivo, oltrepassando forse la semplice amicizia, un’affinità che sfiora il rapporto omosessuale, tant’è vero che il Dr. Watson passerà la prima notte di nozze sdraiato sul pavimento di una carrozza di un treno di fianco ad Holmes vestito da donna dopo aver scaraventato giù dal treno in modi poco ortodossi la Sig.ra Watson. Alla notizie delle nozze è evidente il rammarico di Holmes e quando Watson viene coinvolto nell’avventura in apparenza sembra seccato ma, in fondo, si lascerà trascinare perché attratto dal fascino di Holmes e dalla sua intraprendenza nel risolvere i casi. Entra in scena Mycroft Holmes, eccentrico fratello gay di Sherlock, interpretato da Stephen Fry, che si mostra sì invecchiato ma molto simile all’Oscar Wilde interpretato nel film di Brian Gilbert del 1997. Il villain è James Moriarty, professore di matematica tanto intelligente quanto malvagio e buon atleta, interpretato da un ottimo Jared Harris.
“Sherlock Holmes - Il gioco di ombre” è un film “maschile”: le donne, infatti, sono ai margini della storia. Irene Adler (Rachel McAdams), muore dopo la scena iniziale (un po’ strano il comportamento di Holmes che sembra più addolorato del distacco da Watson che della morte della ragazza); Mary Watson (Kelly Reilly) viene messa da parte per gran parte del film e l’unica donna che accompagna i due protagonisti è interpretata da Noomi Rapace, aspetto tutt’altro che femminile, figura quasi androgina (non a caso ne la trilogia di Millenium era la bisex Lisbeth Salander).
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Voto: 81%
Trailer “Sherlock Holmes - Il gioco di ombre”
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3 Comments:
Mi dicono in famiglia che é un bel film!
sondaggi votati ;)
buone feste!
marco - CN
Geniale!
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