Titolo originale: The tall man
Nazione: Canada, USA
Anno: 2012
Genere: horror, thriller
Durata: 1h46m
Regia: Pascal Laugier
Sceneggiatura: Pascal Laugier
Fotografia: Kamal Derkaoui
Musiche: Todd Bryanton
Cast: Jessica Biel, Jodelle Ferland, Stephen McHattie, William B. Davis, Samantha Ferris, Colleen Wheeler, Eve Harlow, Janet Wright, Ferne Downey, John Mann, Teach Grant, Garwin Sanford, Jakob Davies
Trama
La vita non scorre serena a Cold Rock da quando è stata chiusa la miniera. Le persone sono senza lavoro e senza un futuro. Negli ultimi tempi un’altra disgrazia si è abbattuta sulla triste e sperduta cittadina: i bambini stanno sparendo senza lasciare alcuna traccia. In tanti a Cold Rock a credere all’esistenza di un “Uomo Alto”, che arriva di nascosto per rapire i bambini.
Recensione
La prima cosa da dire subito è che “I bambini di Cold Rock” non è un il classico horror da “salto sulla poltrona”. Il film cambia pelle di continuo diventando thriller, dramma familiare, noir. L’orrore c’è, ma è velato nella trama: nella piccola e sperduta Cold Rock, condannata a morte dopo la chiusura della miniera, i bambini spariscono senza lasciare traccia. La ragione farebbe pensare ad un criminale pedofilo, ma la superstizione e l’ignoranza popolare danno vita ad un fantomatico “Uomo Alto” (“Tall man” è il titolo originale del film, figura che dalle nostre parti è rappresentata dall’uomo nero della ninna nanna) che giunge all’improvviso per sottrarre i bambini alle loro famiglie.
Autore di “Saint Ange”, eccellente nella forma ma piatto nei contenuti, e del meraviglioso quanto disturbante “Martyrs”, il regista e sceneggiatore francese Pascal Laugier conferma di essere uno dei migliori cineasti thriller/horror in circolazione. “I bambini di Cold Rock” ha le atmosfere e gli intrighi che ricordano alcuni film di Dario Argento (la voce off finale sembra una vera citazione) e Lucio Fulci. Come i due maestri horror italiani Lanugier gioca con lo spettatore, fuorviandolo con situazioni contrapposte, rivelazioni inaspettate, rimettendo tutto in discussione fino a cancellare ogni certezza sull’idea di bene e male, arrivando a porre dubbi morali in ottima machiavellica su eventi disturbanti. La sceneggiatura è perfetta. Laugier rivela pian piano la trama, lasciando aperti alcuni interrogativi per dare la possibilità di riflettere sul delicato soggetto trattato.
“I bambini di Cold Rock” si avvale di un cast davvero ottimo. La storia, in realtà, si limita a dare spazio a pochi personaggi, ma tutti risultano ben delineati. Jessica Biel (anche produttrice della pellicola) sveste gli abiti della ragazza sexy per diventare una donna matura, con il volto angelico e malinconico, ma che mostra i segni del tempo. Stephen McHattie è perfetto nel personaggio, così come Jodelle Ferland che mostra un buon adattamento nella difficile parte della piccola Jenny.
Seppur privo delle immagini sconvolgenti di “Martyrs”, “I bambini di Cold Rock” dimostra come Pascal Laugier sia in grado di scuotere l’animo dello spettatore offrendo un modo diverso di fare cinema horror attraverso una fiaba nera coinvolgente e ricca di colpi di scena. E’ un film per un pubblico maturo, capace di farsi domande e non limitarsi a guardare motoseghe e accette che smembrano biondine stupide che si sono perse nei boschi.
Nazione: Canada, USA
Anno: 2012
Genere: horror, thriller
Durata: 1h46m
Regia: Pascal Laugier
Sceneggiatura: Pascal Laugier
Fotografia: Kamal Derkaoui
Musiche: Todd Bryanton
Cast: Jessica Biel, Jodelle Ferland, Stephen McHattie, William B. Davis, Samantha Ferris, Colleen Wheeler, Eve Harlow, Janet Wright, Ferne Downey, John Mann, Teach Grant, Garwin Sanford, Jakob Davies
Trama
La vita non scorre serena a Cold Rock da quando è stata chiusa la miniera. Le persone sono senza lavoro e senza un futuro. Negli ultimi tempi un’altra disgrazia si è abbattuta sulla triste e sperduta cittadina: i bambini stanno sparendo senza lasciare alcuna traccia. In tanti a Cold Rock a credere all’esistenza di un “Uomo Alto”, che arriva di nascosto per rapire i bambini.
Recensione
La prima cosa da dire subito è che “I bambini di Cold Rock” non è un il classico horror da “salto sulla poltrona”. Il film cambia pelle di continuo diventando thriller, dramma familiare, noir. L’orrore c’è, ma è velato nella trama: nella piccola e sperduta Cold Rock, condannata a morte dopo la chiusura della miniera, i bambini spariscono senza lasciare traccia. La ragione farebbe pensare ad un criminale pedofilo, ma la superstizione e l’ignoranza popolare danno vita ad un fantomatico “Uomo Alto” (“Tall man” è il titolo originale del film, figura che dalle nostre parti è rappresentata dall’uomo nero della ninna nanna) che giunge all’improvviso per sottrarre i bambini alle loro famiglie.
Autore di “Saint Ange”, eccellente nella forma ma piatto nei contenuti, e del meraviglioso quanto disturbante “Martyrs”, il regista e sceneggiatore francese Pascal Laugier conferma di essere uno dei migliori cineasti thriller/horror in circolazione. “I bambini di Cold Rock” ha le atmosfere e gli intrighi che ricordano alcuni film di Dario Argento (la voce off finale sembra una vera citazione) e Lucio Fulci. Come i due maestri horror italiani Lanugier gioca con lo spettatore, fuorviandolo con situazioni contrapposte, rivelazioni inaspettate, rimettendo tutto in discussione fino a cancellare ogni certezza sull’idea di bene e male, arrivando a porre dubbi morali in ottima machiavellica su eventi disturbanti. La sceneggiatura è perfetta. Laugier rivela pian piano la trama, lasciando aperti alcuni interrogativi per dare la possibilità di riflettere sul delicato soggetto trattato.
“I bambini di Cold Rock” si avvale di un cast davvero ottimo. La storia, in realtà, si limita a dare spazio a pochi personaggi, ma tutti risultano ben delineati. Jessica Biel (anche produttrice della pellicola) sveste gli abiti della ragazza sexy per diventare una donna matura, con il volto angelico e malinconico, ma che mostra i segni del tempo. Stephen McHattie è perfetto nel personaggio, così come Jodelle Ferland che mostra un buon adattamento nella difficile parte della piccola Jenny.
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Voto: 80%
Trailer “I bambini di Cold Rock”
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2 Comments:
data questa bella descrizione devo andare a vederlo al più presto: il genere do horror che preferisco è senza troppi effetti speciali ma con grande souspance di trama ed interpretazione!
Concordo con il tuo visioning del film, e ti ringrazio della visita. Interessante poi il legame che vedi con Fulci e Argento. Gli Autori classici italiani sono sempre piaciuti a Laugier ("Martyrs", nei titoli di coda, porta infatti una dedica a Dario Argento). A presto.
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