Titolo originale: i.d.
Nazione: Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna
Anno: 2005
Genere: drammatico
Durata: 1h45m
Regia: Thomas Vinterberg
Sceneggiatura: Lars von Trier
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Musiche: Benjamin Wallfisch
Cast: Jamie Bell, Bill Pullman, Michael Angarano, Novella Nelson, Chris Owen, Alison Pill, Danso Gordon, Mark Webber, Trevor Cooper, Matthew Géczy, William Hootkins, Thomas Bo Larsen
Trama
Dick è un ragazzo disadattato che vive in una squallida cittadina americana situata in un luogo e in un tempo indefiniti. Un giorno, per caso, incontra Wendy, non una ragazza, bensì una pistola ed insieme ad un altro ragazzo con la sua stessa ossessione per le armi da fuoco da vita ad una specie di società chiamata i “Dandies”, giurando che le loro armi non sarebbero mai state verso un altro uomo, ma sempre in piena consapevolezza pacifista.
Recensione
Sono passati ormai più di dieci anni dal radicalismo cinematografico del Dogme 95, fondato dal regista Thomas Vinterberg e dallo sceneggiatore (ma regista in altre molte pellicole) Lars von Trier. La nascita del movimento danese si ebbe con “Festen” con la stessa accoppiata, adesso però si abbandonano le vecchie rigide regole canalizzando gli intenti verso una polemica al pacifismo armato ormai diffuso nel mondo. Wendy, la pistola, in sé non è il male, ma è il suo uso inopportuno ad esserlo. Questa è l’idea del giovane Dick, un’idea difficile da seguire. Un’idea che si fa amore: la lettera scritta all’inizio di “Dear Wendy” è quanto di più sentimentale si possa scrivere ad un’amata anche se è una pistola 6.35 mm. Un amore che diventa ossessione e dipendenza per un gruppo di perdenti che (apparentemente) si sentono più forti e meno perdenti. L’impianto narrativo di “Dear Wendy” è accurato, e ricorda “Dogville” e gli altri due film della trilogia americana di von Trier: singola location principale (una piazza schematizzata e ridotta all'essenziale), una voce narrante didascalica. Ottime sia fotografia che le interpretazioni (peccato per Bill Pullmann, poco convincente). Il finale western sembra però forzato negli eventi e poco convincente.
Voto: 54%
Nazione: Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna
Anno: 2005
Genere: drammatico
Durata: 1h45m
Regia: Thomas Vinterberg
Sceneggiatura: Lars von Trier
Fotografia: Anthony Dod Mantle
Musiche: Benjamin Wallfisch
Cast: Jamie Bell, Bill Pullman, Michael Angarano, Novella Nelson, Chris Owen, Alison Pill, Danso Gordon, Mark Webber, Trevor Cooper, Matthew Géczy, William Hootkins, Thomas Bo Larsen
Trama
Dick è un ragazzo disadattato che vive in una squallida cittadina americana situata in un luogo e in un tempo indefiniti. Un giorno, per caso, incontra Wendy, non una ragazza, bensì una pistola ed insieme ad un altro ragazzo con la sua stessa ossessione per le armi da fuoco da vita ad una specie di società chiamata i “Dandies”, giurando che le loro armi non sarebbero mai state verso un altro uomo, ma sempre in piena consapevolezza pacifista.
Recensione
Sono passati ormai più di dieci anni dal radicalismo cinematografico del Dogme 95, fondato dal regista Thomas Vinterberg e dallo sceneggiatore (ma regista in altre molte pellicole) Lars von Trier. La nascita del movimento danese si ebbe con “Festen” con la stessa accoppiata, adesso però si abbandonano le vecchie rigide regole canalizzando gli intenti verso una polemica al pacifismo armato ormai diffuso nel mondo. Wendy, la pistola, in sé non è il male, ma è il suo uso inopportuno ad esserlo. Questa è l’idea del giovane Dick, un’idea difficile da seguire. Un’idea che si fa amore: la lettera scritta all’inizio di “Dear Wendy” è quanto di più sentimentale si possa scrivere ad un’amata anche se è una pistola 6.35 mm. Un amore che diventa ossessione e dipendenza per un gruppo di perdenti che (apparentemente) si sentono più forti e meno perdenti. L’impianto narrativo di “Dear Wendy” è accurato, e ricorda “Dogville” e gli altri due film della trilogia americana di von Trier: singola location principale (una piazza schematizzata e ridotta all'essenziale), una voce narrante didascalica. Ottime sia fotografia che le interpretazioni (peccato per Bill Pullmann, poco convincente). Il finale western sembra però forzato negli eventi e poco convincente.
Voto: 54%
24 Comments:
ecco, questo vorrei vederlo per davvero, e prendo nota...
la mia previsione? Senza la pistola, non esistono nemmeno i cattivi modi di utilizzarla...
grazie della visita!
io adoro li cinema.. all'università ero tra gli organizzatori di un cineforum!! mi sa che passerò da qui volentieri.. e piano piano leggo tutto!!!
ciao
ops!
adoro IL cinema!!!
ma, come direbbero a roma, in effetti, anche "li" cinema!!!
Colgo al volo il tuo invito ed entro con molto piacere nel tuo blog...^^
E' bello scoprire nuove persone che condividono le tue stesse passioni...
Per quanto riguarda il film, avevo intenzione di vederlo...alla fine da quello che dici non deve essere poi così malaccio...
A presto
PS. ti aggiungo tra i miei link...;)
grazie della visita.
cazziata già fatta, il giorno dopo. Se fossero spariti i soldi anch'io dovevo prendere le mie cose e lasciarmi la porta alle spalle. aloha
Interessante questo tuo blog (anche se il nome che ti sei scelto non è molto invitante: ho visto pochi dei suoi film, ma li ho trovati tutti completamente senza senso, lenti, noiosi e a volte addirittura stucchevoli).
Grazie per la visita :)
Grazie per aver visitato il mio blog, ma soprattutto, grazie per i complimenti.
Anche il tuo è molto bello ed interessante. A presto!
:)
Uan pisola pacifista, una pistola No War?
Ah ok. Secondo me parlano molto bene di lui per motivi politici (o politicizzati). Ma al limite avremo modo di approfondire questo discorso con calma
Se vuoi il mio indirizzo email si trova in fondo alla lista dei links a sinistra nella mia homepage ;)
Ciao! scusa se posto un commento non molto pertinente, ma non ho trovato un link per mandarti una mail...!
ho trovato il tuo blog leggendo i commenti del blog di leonardo...! l'ho trovato molto interessante, anche perchè sono un appassionato di cinema, e sono sicuro che lo consulterò spesso!
volevo segnalarti l'url del mio blog: http://anggeldust.blogspot.com
Non è un diario, è un blog dove commento fatti di attualità, scrivo testi di umorismo, satira politica e di costume, racconti, se posso do qualche informazione alternativa, scrivo riflessioni e pensieri. Se ti va passaci, mi farebbe piacere! fammi sapere che ne pensi, semmai ci linkiamo nelle nostre home!
a presto!
GG
Ma Bill Pullman non invecchia mai???
Ciao,grazie per la visita ed il commento,blg interessante il tuo;a presto.M.
ciao grazie per il tuo passaggio in cinemagora.myblog.it ho anche un altro blog (purtroppo lo visitano in pochi e non lasciano mai commenti!) fammi sapere..valentina
In the mood for love...raccontamelo tu che hai lucide parole
ciao Alice
ti ho nominato per un giochetto ... ti aspetto ciaooo!!!
O.T. ho letto il tuo commento da me.
se vuoi posso darti un po' di informazioni.
posso mandarti una mail ? (a quale indirizzo?)
x stann:
E' nel mio profilo. Non ti posso neanche ricontattare perché non hai messo un link e non ricordo a cosa ti riferisci!
Ciao caro...da Napoli Romantica, presto un link!!! Buona serata
Kemper Napoli Romantica
mi avevi chiesto notizie di santorini.
www.stann.splinder.com
invitata, semmai! cmq quella senzazione era quella provata più o meno da adamo... e tu ti sei perfettamente immedesimato.
http://sbriciolina.ilcannocchiale.it/
Beh con un nome così come facevo a non venirti a trovare? Bella sorpresa il tuo blog; quella del cinema è una passione che condividiamo e verrò spesso a trovarti.
Grazie per la tua visita che spero non resti isolata.
Buona giornata *VdB*
grazie della segnalazione! anche io adoro il cinema. bello il tuo blog!
Blog interessante. Vedrò di tornare più spesso. Riguardo al mio post sul programma per monitorare i blog era uno scritto tra il serio e il faceto, diaciamo, però il programma esiste davvero solo che funziona con il cannocchiale e basta. Mi spiace.
Grazie comunque per l'interessamento.
Ciao e a presto.
Buon fine settimana, il primo dell'estate 2007.
Ciao da pulvigiu.
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