sabato 23 giugno 2007

NON VIOLENTATE JENNIFER

Titolo originale: I spit on your Grave
Nazione: USA
Anno: 1978
Genere: drammatico
Durata: 1h27m
Regia: Meir Zarchi
Sceneggiatura: Meir Zarchi
Fotografia: Yuri Haviv
Musiche: Michel Carton
Cast: Camille Keaton, Eron Tabor, Richard Pace, Anthony Nichols, Gunter Kleemann, Alexis Magnotti


Trama

Jennifer, brillante e affascinante scrittice, decide di rifugiarsi in un tranquillo cottage nei boschi per trovare l'ispirazione per scrivere il suo nuovo libro, lontana dal caos della sua metropoli. Non appena arrivata, viene notata da quattro giovani aguzzini che la violenteranno con crudele ferocia. Credutala morta, i criminali la abbandonano senza sapere che in realtà è ancora in vita. Due settimane dopo, ripresasi del tutto, attuerà nei confronti dei quattro una vendetta ancora più feroce.

Recensione
“Non violentate Jennifer” è uno dei film più brutali, spietati, violenti mai realizzato. Traduzione assurda di un titolo originale che tradotto letteralmente è ancora più assurdo: letteralmente sarebbe “Ho sputato sulla tua tomba”. Maschilismo perverso da parte di quattro delinquenti che per puro svago si divertono a violentare un giovane ragazza. Un incubo aberrante ma assolutamente realistico, una distruzione fisica e psicologica senza alcuna pietà. Tutto questo accentuato dalla totale assenza di colonna sonora con l’unico suono spietato di un’armonica a bocca che fa da sottofondo al delirante stupro di durata interminabile.
Meir Zarchi, regista e sceneggiatore, utilizza pochi ma efficaci ingredienti per confezionare una storia ordinaria follia malgrado avesse a disposizione un budget molto esiguo. A violenza risponde violenza, l’unica soddisfazione possibile è quella di rendersi giustizia da soli. La seconda parte del film, quella che vede la vendetta della protagonista, è la realizzazione della “legge del taglione”, diritto riconosciuto ad una persona, nelle civiltà del passato, di ripagare della stessa moneta chi si è reso autore di un crimine). Jennifer, attraverso l’arma della seduzione (l’utilizzo del suo corpo sembra l’arma perfetta per attuare la sua vendetta, poiché è stata la bellezza del suo corpo ad attirare le attenzione del branco) adesca ad uno ad uno i suoi aguzzini, talmente idioti da credere che una donna possa aver apprezzato tali torture da desiderarne ancora.
“Non violentate Jennifer” fu un film scandalo nel finire degli anni ’70 per gli argomenti trattati e per i modi in cui furono proposti sullo schermo, argomenti disgraziatamente ancora oggi attuali. Il cinema, come la TV, non può essere accusata di favorire il male e film come “Non violentate Jennifer” non devono essere considerati come un’incitazione alla violenza, ma anzi, attraverso il loro feroce realismo, possono far comprendere come il male può raggiungere vette di crudeltà incredibili. La vendetta di Jennifer è discutibile, lo è molto di più il male che ha subito.

Voto: 61%


4 Comments:

FiliÞþØ said...

nooooooooooo...non sapevo assolutamente dell'esistenza di questo film, me lo devo assolutamente procurare...

Stefania Tararà said...

I film dove vengono fatte violenze sulle donne mi infastidiscono. Ricordo la crudeltà della sequenza di "vittime di guerra" dove viene violentata ripetutamente una giovane Vietcong.
Sinceramente questo film mi può ispirare solo per la vendetta della protagonista... mi incuriosisce!

Sempre molto interessante questo blog!

Unknown said...

bello glaciale, uomini come animali o peggio, denuncia e voyerismo, certo che nei settanta i cult erano davvero crudi.

Anonimo said...

Orrendo pensare che film come Non violentate Jennifer siano troppo vicini a fatti reali.
L'uomo è una bestia disumana e la vendetta..... beh, meglio guardare il film!