giovedì 6 settembre 2007

VERO COME LA FINZIONE

Titolo originale: Stranger Than Fiction
Nazione: USA
Anno: 2006
Genere: commedia
Durata: 1h53
Regia: Marc Forster
Sceneggiatura: Zach Helm
Fotografia: Roberto Schaefer
Musiche: Britt Daniel, Brian Reitzell
Cast: Will Ferrell, Emma Thompson, Maggie Gyllenhaal, Dustin Hoffman, Queen Latifah, William Dick, Guy Massey, Martha Espinoza, Christian Stolte, T.J. Jagodowski, Peter Grosz, Ricky Adams, Denise Hughes


Trama

La vita di Harold Crick, agente del fisco, scorre banale, metodica e solitaria. Tanto metodica che l’uomo conta il numero di spazzolate dei denti e i passi fino alla fermata dell’autobus. Una mattina, appena sveglio e pronto per andare al lavoro, accade una cosa che sconvolgerà la sua piatta vita: durante le sue spazzolate, inizia a sentire misteriosa una voce narrante che ne descrive ogni comportamento, accompagnandolo in ogni momento della sua giornata. La voce è quella Karen Eiffel, una scrittrice che sta scrivendo un romanzo sulla vita di un personaggio banale, metodico e solitario: Harold. Ignara del fatto che Harold esista davvero, la scrittrice dovrà completare il suo ultimo capitolo, quello in cui Harold dovrà morire. A questo punto il “personaggio” cerca aiuto rivolgendosi allo stravagante professor Jules Hilbert.

Recensione
“Vero come la finzione” è la tragicommedia dell’assurdo. Proprio come sostiene il professor Hilbert (abilmente interpretato da un brillante Dustin Hoffman) la vita non è altro che la perfetta espressione della continua contrapposizione dei due classici generi drammaturgici: la commedia, nei momenti felici in cui si è sempre pronti a fare progetti futuri, e la tragedia, nei momenti in cui si è oppressi dall’idea della morte. La commedia ha sempre un lieto fine, mentre la tragedia fatalmente porta al funesto, alla morte. Il cinema, come “evoluzione tecnologica” del teatro, seppur distaccato da esso, ne possiede i contenuti ed è pertanto la realizzazione di qualsiasi evento imprevisto. Realtà e finzione, realtà distinte, si fondono nella vita di Harold, dando luogo all’assurdo. Soggetto già trattato da Pirandello con il suo personaggio in cerca d’autore, ma anche al cinema, da Spike Jonze con “Essere John Malkovic”. Qui però il tutto è trattato in maniera divertente, mai superficiale, grazie ad un soggetto originale ed avvincente, e si sorride riflettendo su una serie di eventi che tanto assurdi poi in realtà non sono. La solitudine e la routine attanagliano tutti i soggetti inseriti nella società e nel mondo lavorativo, rendendoli soli nelle loro ripetitive azioni quotidiane. Ma quando tutto questo è condiviso con qualcuno che si ama, anche le banalità assumono piacevolezza e fascino.
Sorretto da un cast di qualità (Will Farrell, Emma Thompson e Maggie Gyllenhall, oltre che al già citato Hoffman) è indubbio che “Vero come la finzione” non è un film per il grande pubblico, ma per chi vuole divertirsi con un qualcosa di molto particolare.

Voto: 65%




2 Comments:

Mary said...

Sì, l'autrice vive in Francia infatti. Interessante il tuo blog, ti ho risposto!! ciao!

Anonimo said...

Film bizzarro e divertente, ben fatto. Vale la pena vederlo !
Asia