Titolo originale: 28 weeks later
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: horror
Durata: 1h41m
Regia: Juan Carlos Fresnadillo
Sceneggiatura: Juan Carlos Fresnadillo, Rowan Joffe, Jesús Olmo
Fotografia: Enrique Chediak
Musiche: John Murphy
Cast: Robert Carlyle, Catherine McCormack, Rose Byrne, Jeremy Renner, Harold Perrineau, Idris Elba, Imogen Poots, Mackintosh Muggleton, Amanda Walker, Shahid Ahmed, Garfield Morgan, Emily Beecham
Trama
28 settimane dopo la sua apparizione, un virus terrificante che trasformava le persone in zombie e che aveva ucciso 60 milioni di persone in Inghilterra, sembra ormai debellato. Tutti gli infetti sono ormai morti ed è dunque possibile pensare a ricostruire e ripopolare il paese. Tale operazione parte da una un’isola, denominata Distretto 1, totalmente sicura e vigilata dall’esercito americano. Don, uno dei sopravvissuti, dopo aver perso la moglie, vigliaccamente lasciata preda degli zombie, può finalmente riabbracciare i propri figli rifugiatisi per sei mesi in Spagna. Ma proprio quando sembra che la vita possa riprendere il suo normale corso, un portatore del virus superstite scatena una nuova infezione di massa.
Recensione
“28 settimane dopo” inizia proprio nel punto in cui si concludeva “28 giorni dopo”, condividendo inoltre con il suo predecessore molti aspetti comuni. Infatti, anche se dietro la mdp si trova l’esordiente Juan Carlos Fresnadillo, è Danny Boyle, regista del precedente episodio, ad occuparsi della produzione del film. Le inquadrature girate in estrema frenesia, in particolar modo quando si tratta di rappresentare gli zombi e le loro folli corse alla ricerca di membra umane da divorare, sono schegge convulse che oltre ad terrorizzare lo spettatore, riescono a farlo precipitare in uno stato di confusione e di angoscia, ma anche innervosire se non ci si abitua al ritmo del film.
“28 settimane dopo” offre alta tensione durante i momenti di calma apparente che si intervallano a quelli ad alto contenuto splatter. Ottime poi le riprese di una Londra disabitata ed abbandonata a se stessa, interrotta alle consuetudini quotidiane degli istanti in cui la vita normale era cessata all'improvviso. Non mancano opportuni spunti di riflessione, forte risalto è in fatto dato ai sensi di colpa di Don (interpretato da un Robert Carlyle un po’ fuori luogo), che raggiungono attimi di poesia, quando giunge il bacio del perdono, bacio che però sarà non motivo di redenzione bensì l’inizio dell’inferno. Nulla di trascendentale il resto del cast, in linea con produzioni horror senza pretese. “28 settimane dopo” è un buon film che riesce nel non semplice compito di riprendere la storia interrotta nel suo prequel. Sicuramente meno “autoriale” del primo diretto da Danny Boyle, questo si caratterizza per una più intensa componente splatter. Caldamente consigliato agli amanti del genere. Realistico ed inquietante.
Voto: 68%
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: horror
Durata: 1h41m
Regia: Juan Carlos Fresnadillo
Sceneggiatura: Juan Carlos Fresnadillo, Rowan Joffe, Jesús Olmo
Fotografia: Enrique Chediak
Musiche: John Murphy
Cast: Robert Carlyle, Catherine McCormack, Rose Byrne, Jeremy Renner, Harold Perrineau, Idris Elba, Imogen Poots, Mackintosh Muggleton, Amanda Walker, Shahid Ahmed, Garfield Morgan, Emily Beecham
Trama
28 settimane dopo la sua apparizione, un virus terrificante che trasformava le persone in zombie e che aveva ucciso 60 milioni di persone in Inghilterra, sembra ormai debellato. Tutti gli infetti sono ormai morti ed è dunque possibile pensare a ricostruire e ripopolare il paese. Tale operazione parte da una un’isola, denominata Distretto 1, totalmente sicura e vigilata dall’esercito americano. Don, uno dei sopravvissuti, dopo aver perso la moglie, vigliaccamente lasciata preda degli zombie, può finalmente riabbracciare i propri figli rifugiatisi per sei mesi in Spagna. Ma proprio quando sembra che la vita possa riprendere il suo normale corso, un portatore del virus superstite scatena una nuova infezione di massa.
Recensione
“28 settimane dopo” inizia proprio nel punto in cui si concludeva “28 giorni dopo”, condividendo inoltre con il suo predecessore molti aspetti comuni. Infatti, anche se dietro la mdp si trova l’esordiente Juan Carlos Fresnadillo, è Danny Boyle, regista del precedente episodio, ad occuparsi della produzione del film. Le inquadrature girate in estrema frenesia, in particolar modo quando si tratta di rappresentare gli zombi e le loro folli corse alla ricerca di membra umane da divorare, sono schegge convulse che oltre ad terrorizzare lo spettatore, riescono a farlo precipitare in uno stato di confusione e di angoscia, ma anche innervosire se non ci si abitua al ritmo del film.
“28 settimane dopo” offre alta tensione durante i momenti di calma apparente che si intervallano a quelli ad alto contenuto splatter. Ottime poi le riprese di una Londra disabitata ed abbandonata a se stessa, interrotta alle consuetudini quotidiane degli istanti in cui la vita normale era cessata all'improvviso. Non mancano opportuni spunti di riflessione, forte risalto è in fatto dato ai sensi di colpa di Don (interpretato da un Robert Carlyle un po’ fuori luogo), che raggiungono attimi di poesia, quando giunge il bacio del perdono, bacio che però sarà non motivo di redenzione bensì l’inizio dell’inferno. Nulla di trascendentale il resto del cast, in linea con produzioni horror senza pretese. “28 settimane dopo” è un buon film che riesce nel non semplice compito di riprendere la storia interrotta nel suo prequel. Sicuramente meno “autoriale” del primo diretto da Danny Boyle, questo si caratterizza per una più intensa componente splatter. Caldamente consigliato agli amanti del genere. Realistico ed inquietante.
Voto: 68%
4 Comments:
questo lo devo vedere...finora nessuno ne ha parlato male...
Io sono già alla terza visione e confermo l'impressione iniziale: gran bel film. Mi è piaciuto anche Carlyle però...
Interessante, non sapevo di questo seguito di 28 giorni dopo, film che a me è piaciuto moltissimo e che beccai per caso in seconda serata su italia uno e nel quale, con mia grande sorpresa, sentii che nella colonna sonora c'erano i Grandaddy...
uhmmm, dovrò vedere anche questo.
p.s.: ora ti linko, ma noi non eravamo già amici su splinder??
dopo la visione di 28 giorni dopo non sapevo che aspettarmi... ma non mi ha deluso, anzi! :) bello bello, merita di esser visto, specie se si ha una predilezione per gli zombie movies!
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