mercoledì 31 ottobre 2007

UN'ALTRA GIOVINEZZA

Titolo originale: Youth without youth
Nazione: Romania, USA
Anno: 2007
Genere: drammatico, sentimentale, thriller
Durata: 2h04m
Regia: Francis Ford Coppola
Sceneggiatura: Francis Ford Coppola
Fotografia: Mihai Malaimare Jr.
Musiche: Osvaldo Golijov
Cast: Tim Roth, Alexandra Maria Lara, Bruno Ganz, André Hennicke, Marcel Iures, Adrian Pintea, Alexandra Pirici, Florin Piersic Jr, Zoltan Butuc, Adriana Titieni, Mircea Albulescu, Dan Astileanu


Trama
Dominic Matei è un anziano professore di linguistica che ha passato tutta la sua vita alla stesura del suo libro sulle origini del linguaggio ed, a causa di questo, ha perso l’amore della sua vita. La mattina di Pasqua, deciso a suicidarsi a causa dell’incapacità di terminare il suo libro, di fronte la stazione di Bucarest viene colpito da un fulmine. L’immensa scarica elettrica invece di ucciderlo avvia un processo di rigenerazione al punto da far ritornare il professore ad una nuova giovinezza. A questa si aggiunge un graduale incremento delle sua capacità intellettive. Tutto ciò però richiama l’interesse degli scienziati nazisti, determinati a rapirlo per sottoporlo in Germania ad esperimenti sui suoi nuovi poteri. Decide così di fuggire, aiutato dal dottor Stanciulescu che lo ha ospitato durante la sua convalescenza. Inizia così il suo viaggio attraverso l’Europa durante il quale incontra Veronica, una giovane rimasta anch’essa vittima di un fulmine, trasformandola nella reincarnazione di Rupini, un’antica donna indiana, capace di parlare linguaggi primitivi. Veronica somiglia del tutto a Laura, il suo grande amore, ormai morta di parto anni dopo averla persa, e Dominic ritiene sia la sua reincarnazione. Ha così la possibilità di proseguire i suoi studi sul linguaggio e rivivere l’amore smarrito.

Recensione
“Un’altra giovinezza” segna il ritorno alla regia, dopo dieci anni di inattività, di Francis Ford Coppola, autore di capolavori quali “Il Padrino” ed “Apocalypse Now”. Un film complesso, profondo, onirico, quasi alla maniera di Lynch e aperto a molteplici possibili interpretazioni, molte delle quali di difficile lettura, vuoi per l’incapacità dell’uomo occidentale alla comprensione di dottrine intimamente legate alla cultura orientale, vuoi per l’assenza di un lineare supporto narrativo conseguente ad una libertà espressiva concessasi da Coppola. Tanto è vero che il film è anche difficilmente collocabile in un genere ben definito: è un thriller politico (l’Europa durante il nazismo), profondamente drammatico, documentario filosofico-religioso ed una intima storia d’amore. E’ necessario dunque che lo spettatore sia immerso in una essenziale profonda partecipazione, sia sul piano intellettivo che su quello emotivo.
Tratto da un libro dello scrittore rumeno Mircea Eliade, “Un’altra giovinezza” è un film simbolicamente autobiografico. Dominic, un Tim Roth in un ruolo a lui del tutto nuovo ma bravo nell’interpretare le due diverse personalità del suo personaggio, è disperato, non riesce a terminare il libro della sua vita, quello al quale ha lavorato per un’intera vita e che gli ha fatto perdere il suo grande amore. Il regista italo-americano non riesce a terminare “Megalopolis”, un progetto molto ambizioso che al momento risulta quasi fallito. Coppola ha deciso di fermarsi, ripresentarsi giovane ed esordiente. Soltanto in questi panni, reso libero di tutta l’esperienza accumulata negli anni ed in totale incoscienza, con la voglia di mettersi in gioco e di esprimere qualcosa di nuovo, può riuscire nell’intento di percorrere sentieri da lui mai battuti, realizzando un film inatteso ed inusuale. Tutto questo grazie anche al rischio personale di autofinanziarsi il film, liberandosi in questo modo da qualunque ingerenza esterna. Allo stesso modo Dominic ritorna giovane, come uomo nuovo, con capacità fisico/psichiche sempre più ampie che gli consentiranno di proseguire i suoi studi sulle origini del linguaggio.
Coppola deve molto allo scrittore rumeno Mircea Eliade, autore del libro finito nel 1976 ed edito nel 1980. Una storia a parte meriterebbe anche le modalità che lo hanno portato alla conoscenza di questo libro. Eliade gli ha consentito non solo di approfondire le sue problematiche in ambito artistico, ma anche di temi a lui molto cari: la vita, la morte, la reincarnazione, i sogni, l’esistenza/coesistenza del doppio, la ricerca della conoscenza, il linguaggio e le sue origini, le religioni primitive.
“Un’altra giovinezza” è un film difficilmente digeribile, per stessa ammissione di Coppola: “Bisogna dare al pubblico il tempo per metabolizzare un film insolito, anche “Apocalipse Now”, del resto, non ebbe un esordio particolarmente brillante. Capisco che le filosofie orientali, la reincarnazione non abbiano lo stesso immediato appeal di “Shrek” e di “Spiderman”, ma il successo al botteghino in questo momento non è in cima ai miei pensieri. Mi piacerebbe che la gente giudicasse “Un’altra giovinezza” un’opera nuova e interessante da vedere, e magari da rivedere. La libertà di esprimersi è uno dei pochi vantaggi dell’età e voglio sfruttarlo fino in fondo. Non capisco i miei colleghi che sprecano energie e soldi nei remake quando c’è la possibilità di illuminare la vita di chi ci guarda con idee e linguaggi nuovi”.
“Un’altra giovinezza” merita lunghe riflessioni dopo averlo visto e rivisto più volte ed ogni volta apprezzato in maniera del tutto nuova e diversa. Francis Ford Coppola si è imbarcato in mari molto tempestosi, ma ciò non vuol dire che la sua barca abbia fatto naufragio. Il coraggio di un uomo che sembra non invecchiare mai.

Voto: 75%


25 Comments:

Anonimo said...

Bellissima recensione. Mi hai proprio incuriosito!

chimy said...

Allora entri anche tu nel clan di quelli a cui è piaciuto...
Meno male, pensavamo di essere in pochissimi ^^
Ciao

gparker said...

Ma non ho capito comunque il perchè del voto 8....
Perchè si è impegnato?

ISOLE-GRECHE.com said...

Il voto lo avrei evitato perché questo è uno di quei film il cui giudizio non può essere sintetizzato da un numero, ma sono rimasto in linea con quanto fatto per gli altri film.
Potete anche non prenderlo in considerazione, dovrebbe sintetizzare il fatto che:

Aspetti negativi
- non lo considero un capolavoro
- ha alcuni passi narrativi non giustificati/giustificabili
- Tim Roth non è a suo agio in alcuni momenti, ma è perfetto in altri
- troppo di nicchia, lento, potrebbe facilmente stancare i più (ed il cinema è comunque aperto ai più)
- alcuni aspetti rimangono "appesi"

Aspetti positivi
- alcune scene ed alcuni simbolismi sono fantastici
- accattivante e magnetico
- splendida fotografia
- nuovo modo di fare cinema? mah, sicuramente sperimentale ed originale
- aziona il cervello: non sono tanti i film che mi lasciano il seme facendomi girare e rigirare nel letto fino alle 7 di mattina, oppure pensare e ripensare in macchina mentre vado al lavoro.

Non credo sia per l'impegno... ma per il risultato.
Che posso dire... mi ha preso e forse sto ancora cercando di capirne il motivo.
Per lo stesso motivo per cui ancora non comprendo perché alla fondazione Mirò sono presenti tre pannelli con 3 linee considerate opere d'arte che l'artista ha partorito dopo mesi e mesi di prove mal riuscite...
Mia nipote (2 anni), le avrebbe fatte in 3 minuti... ma non le avrebbero considerate opere d'arte... perché?

Anonimo said...

E' molto bello e interessante quando il cinema si fa rivedere, per capire, per riflettere...

www.cineforme.it

http://cineforme.easyfreeforum.com/

Deneil said...

da me puoi trovare un altra rece positiva del film fatta dal mio nuovo compagno di blog..la tua mi sembra davvero ben fatta..e dice molte delle cose che sono dette anche nel mio blog..compliments!

ISOLE-GRECHE.com said...

x Deneil:
Fa piacere trovare altri che hanno apprezzato il film... non siamo poi così in pochi!

Luciano said...

Questo non sono riuscito a vederlo, perché dalle mie parti non è ancora arrivato. E non sono più tanto sicuro che arriverà. Spero di poterlo vedere al cinema. Ciao e grazie.

Silvano Bottaro said...

Hai incuriosito anche me, soprattutto per gli aspetti positivi: fotografia e azionamento del cervello...grazie. Ciao

Weltall said...

Bella recensione!
All'inizio ero un po' preoccupato da tutte le critiche negative che sono piovute addosso a questo film. Per fortuna le recensioni positive stanno aumentando per bilanciare i giudizi su uno dei film che attendevo da tempo.
Spero di riuscire ad andare a vederlo!
Ho dato un'occhiata la tuo blog in meniera molto superficiale ma ho trovato diverse recensioni interessanti. Tornerò a leggerti prestissimo ma nel frattempo volevo chiederti, sempre se sei d'accordo, se posso aggiungerti tra i miei link.
Se ti va puoi fare lo stesso con il mio blog. Fammi sapere ^___*

Pepenero said...

Embè??? non ci dici niente di Parigi?!?

Anonimo said...

E va bene, Coppola: mercoledì, a noi due!

Anonimo said...

Questo film mi incuriosisce moltissimo. Per il ritorno di Coppola dietro alla cinepresa, per il tema trattato ed anche per il trailer ... certo che il rischio di rimanere delusi è alto, ma voglio comunque rischiare ... sempre che la distribuzione italiana me lo renda visibile nel raggio di 100 km da casa!!! Ciao, Ale

Anonimo said...

Un'altra giovinezza è il film meno coppoliano. Non per questo non l'ho gradito. Il ritorno alla giovinezza con la possibilità di recuperare quanto fatto in passato è intrigante. M'è piaciuto.
G.Y.

Anonimo said...

beh passavo di qui è ho trovato questa bella recensione...Bravo. un bacione e a presto!

Anonimo said...

beh passavo di qui è ho trovato questa bella recensione...Bravo. un bacione e a presto!

Anonimo said...

Bello!


Da vedere...


Ciao!

Anonimo said...

Vivere un'altra giovinezza.
Fosse possibile! Ma alla fine probabilmente rifaremmo gli stessi errori ed arriveremmo alla stessa conclusione.
Non ho ancora visto il film anche perché pur essendo Coppola un regista famoso, dalle mie parte non si vede una "pizza" con il suo titolo!!!
Che tristezza...
Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia, del doman non c'è certezza.
Lorenza la "magnifica".

desaparecida said...

lo devo vedere...ma sono di parte a me coppola piace...quindi parto positivamente nei confronti del film...cmq ne parleremo a visione avvenuta,buonanotte

ISOLE-GRECHE.com said...

x Weltall:
Grazie per il complimento.
Ho tentato tempo fa di contattarti in tutti i modi senza riuscirci.
Il motivo era lo stesso, anche perché hai due blog con le mie più grosse passioni: il cinema (orientale) e la cultura orientale.

x Alberto:
Tra un po' parlerò molto di Parigi (un viaggio splendido!).
Ho in cantiere un nuovo dossier come quelli fatti per Creta e Santorini. A dire il vero devo anche scrivere su Barcellona e tante altre destinazioni.

Ho rivisto "Un'altra giovinezza"... devo dire che è davvero fantastico, anche se di complessa comprensione logica.
Ma anche il cinema è arte e molto spesso di fronte a quadri di Picasso capita lo stesso.

Anonimo said...

Una recensione ben fatta. Penso che film del genere sia difficili da trattare in una recensione. Concordo con te per la scelta del voto con riserva, neanche io dopo averlo visto qualche giorno fa riesco a comprendere se e quanto mi è piaciuto.
Alex

Weltall said...

Hai già provato a contattarmi? Sei sicuro?
Hai lasciato un commento e non ti ho risposto o non sei riuscito a lasciarlo?
Il primo caso sarebbe un po' strano perchè sono abbastanza pignolo e rispondo a tutti ^___*
Vedo che scrivi "perché hai due blog con le mie più grosse passioni: il cinema (orientale) e la cultura orientale" e credo che tu mi stia confondendo con qualcun'altro...anche perchè io ho solo un blog (anche volendo, due non riuscirei a gestirli ^____^).
Comunque se anche il mio ti garba (adoro il cinema a 360° e la cultura orientale allo stesso modo) potremmo scambiarci i link, che ne dici ^___*?

Anonimo said...

Molto molto bello... l'ho visto 2 volte a distanza di 24 ore.
Ottima la recensione, dopo la seconda visione vi confermo che si riescono a cogliere dei significati e dei particolari impossibili alla prima!
Ottimo Tim Roth. Non sono d'accordo con chi dice che in alcune situazioni non era a suo agio... fà parte della sua personalità artistica! non è il primo film in cui dà queste impressioni.
Molto bella la fotografia, molto bella la scelta di non inserire niente di eccentrico nella colonna sonora.
Qualcuno ha commentato così la scelta di Coppola di fare questo film: "...sarebbe come se le industrie farmaceutiche producessero solo il Viagra e nessun altra medicina, esclusivamente perché vende di più”.
E forse in questa frase si racchiude tutto il pensiero dei "favorevoli" a questo film!

un'appunto fuori tema: nella mia città, LECCE, con 6 cinema per un totale di 20 sale solo quella gestita dai SALESIANI stà proiettando questo film... e non hanno nemmeno ancora acceso il riscaldamento! Vi sembra normale dare 2 sale del medusa a "come tu mi vuoi" e nessuna a Coppola? MAH!

ISOLE-GRECHE.com said...

x Andrea Lomartire:
Anche a Caserta il film ha avuto scarsa distribuzione. Devo citare e ringraziare il “Cinema Vittoria”, un cineclub storico di Casagiove, cittadina attigua a Caserta.
Lì vivevo fino ad un anno fa ed il cineclub è una delle cose che più mi manca (anche se qui a Roma di certo non posso lamentarmi). Pur avendo un’unica sala, nel weekend, proiettarono "Un'altra giovinezza" ed (in pochi) avemmo così la fortuna di vedere il film.
Per fortuna c'è qualcuno che vende ancora medicine per le malattie rare!!!

Anonimo said...

Capisco la difficoltà di valutare "Un'Altra Giovinezza", l'8 mi sembra comunque un voto abbastanza azzeccato: il film ha numerose imperfezioni,ma nel vederlo sembra di affacciarsi su di una ramificazione di pensieri autonomi ed anche intrinsicamente connessi. Alle volte fa piacere incontrare dei film che magari non sono confezionati in maniera immacolata ma che sono più sinceri,nè commertciali nè li' a compiacersi della propria indipendenza.
Bel blog!