lunedì 12 novembre 2007

LA DOMENICA IN CUI PERSERO TUTTI

Ha perso (la vita) Gabriele Sandri, un ragazzo romano di 28 anni, di buona famiglia, onesto lavoratore e DJ romano. Un delinquente teppista vittima del degrado sociale?
Hanno perso i due gruppi di tifosi juventini e laziali, che venuti a contatto in un Autogrill, sono passati alle mani. Non è possibile divertirsi solo con il sano sfottò che anima tifosi amici al bar?
Ha perso un agente di polizia che ha causato la sua morte sparando attraverso le corsie dell’autostrada A1 un colpo che afferma essere partito “accidentalmente” mentre riponeva la sua arma nella fondina dopo aver sparato un colpo in aria. Sparare “a cazzo” fa parte di una delle lezioni delle scuole di polizia?
Hanno perso tutti quelli che hanno gridato “assassini”. Avrei compreso “assassino”. Quando vanno a Rimini d'estate ed abbordano una tedesca la chiamano “bella nazista”?
Ha perso il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe, dichiarando che il poliziotto in questione era un “esperto”. Sapeva di chi e di cosa stava parlando?
Hanno perso i tifosi di Bergamo che, come degli animali in gabbia, volevano con le imporre le proprie idee con i loro modi "diplomatici". La vita è fatta di regole (da rispettare). Se tali regole non si ritengono giuste, si può lottare in modi più civili, come hanno fatto in tanti altri stadi. Volevano massacrare di botte Doni e Kakà perché erano in campo a giocare/lavorare?
Hanno perso i politici che hanno pensato di risolvere il problema degli stadi fermando per un po' il campionato lo scorso anno ed obbligando ad installare i famigerati tornelli, che a nulla servono se non a creare problemi di sfollamento dagli stadi.
Ha perso la redazione di Studio Aperto, per il suo un ennesimo sciacallaggio mediatico, fatto di servizi sul dolore altrui e mancata sensibilità. Quanto ci hanno guadagnato vendendo la loro professionalità all'asta su eBay?
Hanno perso gli pseudotifosi a Roma e Milano, che armati di mazze e bottiglie sono andati alla caccia dei poliziotti. Lo sanno che si tratta di ragazzi come loro che per €1200 al mese rischiano ogni giorno la loro vita?
Stavolta il calcio non c’entra, ma come sempre è diventato protagonista, nella domenica in cui persero tutti.

In ricordo di Gabriele:


9 Comments:

Anonimo said...

Non ci sono parole a ciò che è successo... E' colpa di questa società, di coloro che hanno tanta rabbia dentro. Il tifoso vero e proprio non si avvia allo stadio con il passamontagna e la mazza. BiBi

Anonimo said...

Remember Gabriele Sandri. I have created a page for him.
http://www.respectance.com/gabrielesandrini/

Anonimo said...

Ha perso chi voleva solo amare il calcio. Ha perso la società civile. Ha perso chi voleva fermare l'odio e la violenza.
Su come è stata trasformata in benzina sul fuoco dell'odio una notizia tragica ma che poteva restare isolato fatto di cronaca, ti copio le parole del Presidente della FNSI.
Il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, definisce “inaccettabili” le modalità della conferenza stampa svoltasi oggi in Questura, ad Arezzo, sulla vicenda del tifoso laziale ferito mortalmente da un agente di polizia.

“Massimo rispetto, come sempre - dice Serventi Longhi - per il delicatissimo lavoro che le forze di polizia sono chiamate a fare quando, come in queste ore, sono alle prese con le troppe frange violente del tifo calcistico.

Ma lo stesso rispetto lo dobbiamo al dolore della famiglia e degli amici di Gabriele Sandri.
Per questo il sindacato dei giornalisti - aggiunge - giudica inaccettabile il modo in cui il Questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe e il portavoce della Polizia Roberto Sgalla si sono comportati durante la conferenza stampa che si è svolta nel tardo pomeriggio.
Ai giornalisti è stato impedito di fare domande, mentre il Questore forniva una ricostruzione palesemente priva di credibilità “.

“Proprio perchè si tratta di situazioni tanto difficili - dice ancora Serventi Longhi - i cittadini non possono essere privati di un’informazione completa, corretta e veritiera."
Un saluto triste

Anonimo said...

Condivido quanto hai scritto ... per fortuna ti sei perso Giletti e la sua faccia di circostanza mentre discuteva con Casella (fidanzato di Amanda Lear) e Sandro Mayer (direttore di Di Più) sulla questione! Bel servizio pubblico, abbiamo! Ciao, Ale

Matteo Mazzoni said...

Bravo Amos Gitai, hai fatto il commento migliore... Anche se la violenza degli ultras non si può assolutamente giustificare, la rabbia è comprensibile... Come si può accettare che una persona che dovrebbe tutelare i cittadini agisca con la più totale sconsideratezza, se non qualcosa di peggio? E' brutto che ci sia gente che si picchia alle 9 di mattina per questioni di calcio, ma qui siamo in presenza di un gesto incredibile...

Anonimo said...

ho ancora i brividi addosso...non sono mai stata appassionata di calcio e non riesco proprio a comprendere come sia possibile che le cose degenirino a tal punto che un ragazzo debba rimetterci la vita.
Ciao Gabriele!

Anonimo said...

Rileggiamoci il caro Curzio Malaparte che saggiamente ci parlò del "sangue dei vinti". Sono passati 60 anni dalla guerra ma il nostro paese non è cambiato, è solo peggiorato e degenerato. Povera Italia...

Vurpi

Anonimo said...

io sono davvero sconcertata da quello che è successo.
spero che tutto il suo SACRIFICIO sia servito a qualcosa!!!!!
Addio Gabriele...

Anonimo said...

Cm e' possibile , nn ci sono parole x descrivere quello che e' successo quel ragazzo dolce e... appassionato della lazio cm me ora nn c'e' + .Gabbo ora tu meriti solo silenzio e rispetto. Ma 1 cosa e' certa ke gabriele continuera' anche dal cieloa a seguire LA GRANDE LAZIO e...restera' x sempre nei nostri cuori.Ancora oggi leggendo questi commenti mi vien da piangere ora x gabbo ci deve essere solo rispetto .TEMPO FA' AVEVO DETTO 1 FRASE AD 1 MIO AMICO 'VORREI INCONTRARE GABRIELE IN 1 SOGNO ,1 SOGNO LUNGO 1 VITA'Gabbo x sempre nei nostri cuori e ...FORZA LAZIO X SEMPRE ..........da lazialotta forever anno 95