Durante il periodo di Natale, uno dei posti più incantevoli dove poter passeggiare respirando l'aria natalizia è senza dubbio via di San Gregorio Armeno, la via di Napoli dove si svolge il tradizionale mercatino dei presepi e dei pastori.
La storia delle intense attività di questa stradina ha inizio nel 726, quando un gruppo di monache votate a San Basilio Magno riparò a Napoli per sottrarsi ad un decreto dall’imperatore Leone II contro il culto delle immagini. Le monache portarono con loro le reliquie di San Gregorio, vescovo d’Armenia e fecero edificare una chiesa dedicata al santo dando vita ad un vivace centro di attività collegate proprio al culto delle immagini e delle reliquie: nacquero così una serie di botteghe di artigiani, di artisti, scultori, intagliatori che producevano non soltanto suppellettili per le chiese ed i palazzi della zona, ma anche pastori per quello che sarebbe diventato il simbolo natalizio napoletano.
Nel XVIII secolo, l’arte napoletana dei presepi si trovò ai massimi splendori: non c’era palazzo nobile, né abitazione della buona società borghese napoletana che non vantasse il suo presepe ed i suoi pastori. Ma col tempo, tale moda contagiò anche le classi più umili fino a divenire ai nostri giorni un vero e proprio fenomeno popolare.
San Gregorio Armeno, con le sue botteghe aperte, con le sue bancarelle, è il luogo del Natale napoletano, meta obbligata per una passeggiata alla ricerca di un pezzo da disporre sul presepio o di un intero presepe già costruito. Quello che però più affascina è l’opportunità, soprattutto per i non napoletani, di comprendere l’anima della città partenopea, quella descritta magistralmente da Eduardo De Filippo in “Natale in Casa Cupiello”.
Sulle bancarelle si trovano pastori di ogni forma, dimensione e materiale, ma anche altri accessori natalizi per addobbare le case. Oltre ai tradizionali pastori si ritrovano una moltitudine di pastori VIP: personaggi della TV, dello sport e della politica, come Lapo Elkann, Prodi e Berlusconi, Bush e Bin Laden, Schumacher, Maradona, Tronchetti Provera, Padoa Schioppa, Maurizio Costanzo “Show” e tantissimi altri. San Gregorio Armeno, una strada per riscoprire anche i sapori e gli odori della gastronomia dolciaria napoletana come struffoli, mostaccioli e roccocò.
La storia delle intense attività di questa stradina ha inizio nel 726, quando un gruppo di monache votate a San Basilio Magno riparò a Napoli per sottrarsi ad un decreto dall’imperatore Leone II contro il culto delle immagini. Le monache portarono con loro le reliquie di San Gregorio, vescovo d’Armenia e fecero edificare una chiesa dedicata al santo dando vita ad un vivace centro di attività collegate proprio al culto delle immagini e delle reliquie: nacquero così una serie di botteghe di artigiani, di artisti, scultori, intagliatori che producevano non soltanto suppellettili per le chiese ed i palazzi della zona, ma anche pastori per quello che sarebbe diventato il simbolo natalizio napoletano.
Nel XVIII secolo, l’arte napoletana dei presepi si trovò ai massimi splendori: non c’era palazzo nobile, né abitazione della buona società borghese napoletana che non vantasse il suo presepe ed i suoi pastori. Ma col tempo, tale moda contagiò anche le classi più umili fino a divenire ai nostri giorni un vero e proprio fenomeno popolare.
San Gregorio Armeno, con le sue botteghe aperte, con le sue bancarelle, è il luogo del Natale napoletano, meta obbligata per una passeggiata alla ricerca di un pezzo da disporre sul presepio o di un intero presepe già costruito. Quello che però più affascina è l’opportunità, soprattutto per i non napoletani, di comprendere l’anima della città partenopea, quella descritta magistralmente da Eduardo De Filippo in “Natale in Casa Cupiello”.
Sulle bancarelle si trovano pastori di ogni forma, dimensione e materiale, ma anche altri accessori natalizi per addobbare le case. Oltre ai tradizionali pastori si ritrovano una moltitudine di pastori VIP: personaggi della TV, dello sport e della politica, come Lapo Elkann, Prodi e Berlusconi, Bush e Bin Laden, Schumacher, Maradona, Tronchetti Provera, Padoa Schioppa, Maurizio Costanzo “Show” e tantissimi altri. San Gregorio Armeno, una strada per riscoprire anche i sapori e gli odori della gastronomia dolciaria napoletana come struffoli, mostaccioli e roccocò.
12 Comments:
Ammazza che bel presepe nella foto...magari farlo così! :D
X-Bye
anche tu hai un grande blog . molto interessante .davvero complimenti . ash
Ho postato su splinder la foto del mio presepe napoletano, io li trovo bellissimi.
Napoli è magnifica per i suoi Presepi. Creare dei Presepi è un'arte. Un abbraccio e buone feste
Napoli è famosa per molte cose (tra cui non annovererei Maradona), bellezze naturali da far mozzare il fiato, una storia nobile di un grande Regno prima ancora che in Italia si concepisse la parvenza di un'unità, artisti da far piangere di fronte alla bellezza dei quadri, delle musiche, delle poesie. Napoli è famosa anche per il sacco che nei secoli ha subito da chi ha pescato a piene mani da chi di volta in volta l'ha occupata pur lasciando dietro di sé poi tracce di una cultura multietnica e tollerante che ha tracce anche nelle parole del dialetto. Napoli è molte cose e ci si mangia anche la pizza, ma soprattutto per chi non ci vive è quasi sempre uno stereotipo. Detto senza rancore , ovviamente.
http://www.appunticorsari.splinder.com/
Bellissimo il pastore della brambilla :D
Ciao,
Per ora di passaggio, finito di lavorare, passerò a rileggerti appena possibile.
Un amichevole saluto
Ruggero
La Brambilla si è irritata??E perchè mai??In quel presepe l'hanno riprodotta perfettamente!!!
Ciao Sabrina http://blog.libero.it/sabrinasdream/
Mi riprometto sempre di visitarlo...!!!
Grazie per il tuo messaggio.
Simona
http://eleganzadelriccio.splinder.com/
S.Gregorio Armeno non è al centro?
E' da anni che rimando...mi hanno detto che è bellissimo...e ho voglia di andarci...
spero di farlo presto.
Bellissima descrizione, davvero invitante
Rosserlla (pinky)
Bella descrizione!
Io mi diletto a costruire presepi, sul mio blog ho postato qualche foto.
Passa a trovarmi se ti va
A presto
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