lunedì 31 marzo 2008

UN BACIO ROMANTICO

Locandina del film Un bacio romanticoTitolo originale: My blueberry nights
Nazione: Cina, Francia, Hong Kong
Anno: 2007
Genere: sentimentale
Durata: 1h36m
Regia: Wong Kar-Wai
Sceneggiatura: Wong Kar-Wai, Lawrence Block
Fotografia: Darius Khondji
Musiche: Ry Cooder
Cast: Norah Jones, Jude Law, Natalie Portman, David Strathairn, Rachel Weisz, Cat Power, Arnita Williams, Adriane Lenox, Naseera Lewis, Jan Falk, Geoff Falk, Christy Hamilton, Benjamin Kanes, Hector A. Leguillow, Bill Hollis, Frankie Faison, Miller Pipkin


Trama

Elizabeth si ritrova per caso in un dinner bar della periferia di New York quando si trova ormai agli sgoccioli della sua storia d’amore. Qui conosce Jeremy, il proprietario del bar, col quale si intrattiene per diverse notti dopo l’orario di chiusura conversando ed assaggiando la sua speciale torta di mirtilli. All’improvviso, colta dalla necessità di partire, inizia un viaggio attraverso l’America. Durante il suo viaggio, Elizabeth lavora come cameriera ed entra in contatto con diversi clienti, un poliziotto alcolizzato e la sua ex-moglie, una giocatrice di poker che le chiederà di accompagnarla a Las Vegas.

Recensione
In “Un bacio romantico”, il suo primo film americano ed in lingua inglese, Wong Kar-Wai adopera uno stile molto più lineare del solito, dovendo forse soddisfare il gusto del pubblico occidentale, ma le immagini e i simboli sono sempre sature di significati. Il film è la dilatazione di un cortometraggio girato ad Hong Kong, allegato del DVD di “In the mood for love”, uno dei capolavori del regista asiatico. Kar-Wai gioca come sempre con le metafore per rappresentare la vita e i complessi rapporti sociali: le chiavi abbandonate da persone che non hanno più il diritto o la voglia di aprire determinate porte; il viaggio on the road verso Las Vegas, specchio di quello interiore; le registrazioni che Jeremy/Law rivede di notte, immagini di un passato che si può osservare, ma che non si può più toccare né modificare; il gelato sulla torta di mirtilli, fusione di sapori che si amalgamo con gusto proustiano.
Film fatto di luce al neon e di sigarette, di amori persi e di solitudine, di voglia e di necessità di cambiare il proprio stato esistenziale dopo una privazione amorosa, andando via dai luoghi che rievocano ricordi, spesso dolorosi. Schiavi dunque della dipendenza amorosa, si rende necessaria una fase di disintossicazione, rappresentata da un lungo viaggio e solo dopo un processo di consapevolezza dei propri sentimenti e della propria identità, è possibile ritornare. E rivedere quei luoghi può dare così meno dolore e permettere di dar vita a qualcosa di nuovo, non come espediente per dimenticare il proprio passato. Atmosfere che ricordano molto “Hong Kong Express”, con personaggi sull’orlo della solitudine, nell’incapacità di comunicare, rinchiusi in locali pubblici nel cuore delle notti metropolitane.
Nel cast sorprende la cantautrice statunitense Norah Jones che si rende autrice di una prova straordinaria, segno che un regista di valore è sempre capace di tirar fuori il meglio anche da chi non sembrerebbe averne le attitudini. Jude Law invece recita senza particolari eccessi, liberando sua natura di ragazzo dolce e romantico. Struggente Rachel Weisz nella parte di Sue Lynne, ex-moglie di un poliziotto che nella sua disperazione passa le serate al bancone del bar alcolizzandosi, interpretato da David Strathairn in maniera intensa e lancinante. Natalie Portman invece invade lo schermo con un’insolita aggressività nascondendo il profondo dolore nel quale si trova Leslie, il suo personaggio. Ulteriore conferma delle qualità dell’attrice americana di origini israeliane.
La raffinata e languida fotografia dell’iraniano Darius Khondji, l’elaborato montaggio di William Chang e l'intima e calda colonna sonora di Ry Cooder, sono gli elementi che permettono a Kar-Wai di portare a compimento la sua ricerca estetica intesa come forma d’arte. Splendide le inquadrature ed i movimenti della mdp nella parte iniziale del film, quando attraverso le vetrine del bar, filtrate dalle scritte delle insegne ed ai cambi repentini di messa a fuoco, sembra osservare con tatto, senza disturbare, i personaggi ed i loro dialoghi.
Quanto al titolo ci troviamo nuovamente alla solita traduzione “commerciale” utilizzata dai distributori italiani per accaparrarsi il pubblico, in particolar modo quello adolescenziale. Il titolo originale, “My blueberry nights”, si riferisce invece ad uno degli elementi trascinanti della pellicola, quella torta ai mirtilli che rimane nei ricordi di Elisabeth, ricordi che mantengono vivo il suo legame con Jeremy.
“Un bacio romantico” è un film sulla ricerca dell’amore e sui rapporti umani, realizzato con raffinata estetica, ma che grazie alla sua semplicità riuscirà a coinvolgere un gran numero di appassionati. Anche se non ai livelli dei suoi capolavori, Kar-Wai ancora una volta ci offre un ulteriore esempio di buon cinema, affascinante anche quando riesce a far leva sui sentimenti senza scadere nel melenso. E sono infondate eventuali accuse di banalità: anche quando una storia è priva di momenti di tensione e strutture narrative articolate, il cinema può essere intenso e magico.

Voto: 78%


9 Comments:

Melina2811 said...

sicuramente dev'essere un bel film, ma non l'ho visto. Ottima la tua recensione. Maria

Massimiliano Biagetti ( aka Massy Biagio ) said...

Anch'io pubblico n sito di recensioni cinematografiche: si tratta di Movies and Music ( all'inizio doveva parlare di musica internazionale e films il tutto in inglese, ma poi ho inizito una collaborazione ed ora è in italiano) Volevo chiederTi come mai le due pagine che hai di amici blog e siti hanno un pagerank di 0/10: le hai aperte da poco? Non capisco come mai hanno un P.R, così basso: Google ha fatto una penalizzazione delle 2 pagine? Magari ti interessa l'ultimo post che ho scritto su Blogmasterpg, parla di un social network per pubblicare notizie su film e cinema. Per quanto riguarda la domanda che mi hai fatto sulla sitemap: Non lo so. Non lo so cosa succederà quando si supereranno i 500 post. Comunque la soluzione non l'ho certa trovata io che ho imparato l'Html da poco ( e male). Credo che in giro per la blogosfera già ci sia la soluzione, anzi mi sembra di aerla già letta: dovrò fare un'altro 'upgrade' del post. Saluti e complimenti per il Blog: è veramente fatto bene.

ISOLE-GRECHE.com said...

>> Volevo chiederTi come mai le due pagine che hai di amici blog e siti hanno un pagerank di 0/10

Aperte da poco, alla prossima rivalutazione di Google dovrebbero ricevere lo stesso pagerank, 4/10 (o spero qualcosa in più!).

domenico said...

infondate le accuse di banalità, sono d'accordo
fondatissimi invece i dubbi sulla regia, da parte di chi li ha sollevati, nella parte centrale wong non sa bene dove piazzare la mdp
e poi davvero una quantità mastodontica di ralenti
mi fa piacere che, nonostante questo, il film possa comunque piacere, è un buon sintomo!

ISOLE-GRECHE.com said...

Sono d'accordo sull'utilizzo sbagliato dei ralenti, ma non tanto per la quantità, ma per la qualità.
Sono totalmente inutili, a differenza di quelli magici ed eterei di "Hong Kong Express".
Come ho scritto, il film non è un capolavoro, ma è un grande film.

Anonimo said...

Un bacio romantico è un film che fa delle immagini vera poesia. Splendide canzoni rendono l'atmosfera magica. Ed è davvero romantico il bacio della locandina.
Fantastico!!!

Anna

Anonimo said...

andrò senz'altro a vederlo... volevo già farlo ma grazie alla tua recensione mi hai convinta!!!
grazie...

Anonimo said...

Non vedo l'ora di vederlo... qui il cinema lo boicotta dovrò aspettare l'uscita in dvd! °_o

Anonimo said...

Bello questo film.
Nonostante si discosti per molti versi dai lavori precedenti le atmosfere sono sempre quelle: sognanti, trasfigurate, quasi oniriche.
Anche a me ha ricordato molto Hong Kong Express, benché My Blueberry Nights sia indubbiamente molto più raffinato dal punto di vista estetico.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata l'evoluzione della poetica amorosa del regista: qui l'Amore smette di essere incompiuto, qui c'è il perdersi ma c'è anche il ritrovarsi, qui per la prima volta c'è un vero happy end.