giovedì 3 aprile 2008

EL DIA DE LA BESTIA

Locandina del film El dia de la bestiaTitolo originale: id.
Nazione: Spagna
Anno: 1995
Genere: horror, commedia
Durata: 1h31m
Regia: Alex De la Iglesia
Sceneggiatura: Alex De la Iglesia, Jorge Guerricaechevarria
Fotografia: Flavio Martinez Labiano
Musiche: Battista Lena
Cast: Alex Angulo, Armando De Razza, Santiago Segura, Terele Pavez, Nathalie Seseña, Maria Grazia Cucinotta, Gianni Ippoliti, Jaime Blanch, David Pinilla, Antonio Dechent, Ignacio Carreño, Saturnino Garcia, Higinio Barbero


Trama

Padre Angel Berriartua, un prete basco docente di teologia all’Università di Deusto e studioso dell’Apocalisse di San Giovanni, è convinto che all’alba del 25 dicembre nascerà a Madrid l’Anticristo. Giunto nella capitale il prete inizia a commettere ogni tipo di crimine in modo da attirare l’attenzione del maligno: aggredisce persone a caso, danneggia automobili parcheggiate, ruba in un supermercato. Nella sua missione sarà aiutato da José Maria, un giovane metallaro e gestore di un negozio di musica; il professor Cavan, conduttore di un programma; Mina, la cameriera della proprietaria della pensione in cui alloggia.

Recensione
“El dia de la bestia” è un esempio di pellicola di non facile collocazione in un determinato genere cinematografico. Alex De la Iglesia mescola elementi classici dell’horror con un’insolita ed irriverente vena comica, degenerando in alcuni punti nel blasfemo.
La Madrid in cui è ambientato il film è l’esatto contrario di quella appartenente all’immaginario classico: il sole e l’esuberanza della capitale spagnola lasciano il posto ad una lugubre notte, svilita da una pioggia incessante ed illuminata dalle luci dei neon delle insegne di locali in strade vuote e squallide, contornata da segni che presagiscono l’imminente venuta del maligno.
La parte iniziale di “El dia de la bestia” è caratterizzata da una trama suggestiva: le disavventure di Padre Angel che nell’intenzione di attirare l’attenzione del maligno si adopera in una serie allucinante di nefandezze (in linea col machiavellico “il fine giustifica i mezzi”) sono un mix di tensione e comicità balorda. I personaggi sono demenziali, il particolar modo la famiglia del metallaro che regolarmente nutre il nonno di acidi, un malato terminale che gira nudo per casa tutto il giorno.
Nel procedere della narrazione però De La Iglesia commette l’errore di cercare di convincere lo spettatore della serietà della missione del sacerdote. Quello che al principio sembrava interessante ed insolitamente divertente sprofonda nella totale idiozia con situazioni ridicole e senza senso, terminando in maniera davvero imbarazzante.
Scritto da Alex de la Iglesia insieme al suo fedele sceneggiatore Jorge Guerricaechevarria, “El dia de la bestia” vede nel cast anche una irriconoscibile Maria Grazia Cucinotta in versione biondo platino e Gianni Ippoliti nell’irritante parte di un produttore televisivo. Un motivo in più per dubitare sulle qualità della pellicola.
Una “commedia di azione satanica” (come l’ha definita lo stesso regista) stupida, irriguardosa e mal confezionata, ma nel caso riusciate a sopportare questi evidenti aspetti negativi e siete disposti a guardare qualcosa di bizzarro ed a suo modo divertente, allora “El dia de la bestia” può fare al vostro caso.

Voto: 57%


7 Comments:

Anonimo said...

Ma dai! El dia de la bestia è un film bestiale divertente grottesco!

Anonimo said...

ho visto tutti i films di De La Iglesia e ci ritrovo tutti gli elementi dei suoi lavori ..un'immagine della società in cui il confine con l'assurdo e con il surreale è davvero impalpabile. E, come sempre, vengono messi in luce i vari "stereotipi", portati all'estremo con sapiente ironia, come fossero quasi dei mostri creati per l'appunto dalla società stessa. Film particolare ma comunque interessante.

Roberto Junior Fusco said...

Un film come ce ne sono pochi, purtroppo, un mio cult personale. De la Iglesia è un mezzo pazzo. Viva il cinema incosciente!

Anonimo said...

Di questo regista ho appena visto "La comunidada" film che mi è piaciuto molto. Penso sia un regista da seguire e lo farò.

Ciao
Gianluisa

Anonimo said...

Mi incuriosisce moltissimo, sono un amante del genere horror/grottesco/commedia e questo sembra fare al caso mio.
Non ho mai visto nessun film di De La Iglesia, magari inizio con questo qui. Grazie per la segnalazione :)

Ciao,
Lorenzo

Anonimo said...

anonimo forse intendevi dire "La Comunidad"..

Merle Travis said...

mi pare che recensore non abbia afferrato a pieno la graffiante critica alla società, cosa che Alex de la Iglesia fa in ogni suo film con arguta ed irriverente ironia. come accion mutante questa è una delle mie pellicole preferite del regista. Da Bunuel a Berlanga fino ad Almodovar e De la Iglesia il cinema spagnolo si impone con il suo houmor nero, la sua intelligenza, le sua fantasia e le sue paranoie cristiane. nessun tarantino, burton o altri registi del mainstream americano con le loro favolette per "bambini cattivi" riusciranno mai a esprimere qualcosa: quando l'intrattenimento si traveste da arte, quando manca il contenuto la forma diviene un mero esercizio di stile! Stai a posto così, caro il mio Tarantino! VIVA IL CINEMA SPAGNOLO! VIVA IL CINEMA EUROPEO!