martedì 15 aprile 2008

SHOOT'EM UP - SPARA O MUORI!

Locandina del film Shoot’em up - Spara o muoriTitolo originale: Shoot'em up
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: azione
Durata: 1h35m
Regia: Michael Davis
Sceneggiatura: Michael Davis
Fotografia: Peter Pau
Musiche: Paul Haslinger
Cast: Clive Owen, Paul Giamatti, Monica Bellucci, Stephen McHattie, Greg Bryk, Daniel Pilon, Ramona Pringle, Julian Richings, Stephen R. Hart, Laura DeCarteret, Marla Vacratsis, Suresh John

Trama
Smith, un uomo misterioso ma a prima vista tranquillo, si trova ad una fermata dell’autobus, quando una donna incinta, rincorsa da uomini armati, gli passa davanti. A questo punto Smith non può evitare di intervenire, salvare il bambino appena partorito dai sicari, e portarlo via con sé, dato che la madre viene uccisa durante la sparatoria. Peccato che sia proprio il bambino il vero bersaglio dei sicari, che faranno di tutto per riuscire per ucciderlo. Ma Smith si prenderà cura del bambino chiedendo l’aiuto di una prostituta che lo seguirà nelle sue disavventure.

Recensione
Il misterioso Mr. Smith se ne va in giro armato fino ai denti con un neonato in braccio, un’immagine che ricorda molto la locandina di “Hard boiled”, action movie cult di John Woo. Non proprio una coincidenza, infatti il direttore della fotografia Peter Pau è lo stesso che lavorò assieme a Woo. “Shoot’em up - Spara o muori!” potrebbe dunque essere visto come un omaggio al cinema del regista cinese, ma non solo a quello. La regia del mediocre Michael Davis infatti strizza l’occhio anche ai film di Quentin Tarantino, ottenendo in questo caso come esito quello di irritare dell’osservatore, stressato nel seguire i veloci movimenti di mdp in maniera del tutto caotica.
La trama di “Shoot’em up - Spara o muori!” si riduce in una serie interminabile di sparatorie con dialoghi così approssimativi e piatti da disgustare lo spettatore più idiota, a parte un paio di battute meno infelici. Nella versione italiana è poi insulso e raccapricciante il dialetto napoletano che esce fuori dalle splendide labbra di Monica Bellucci. E’ giunto il momento di trovare una valida doppiatrice in grado di darle un po’ di spessore e credibilità. Passi la sua presenza scenica per la sua indiscutibile bellezza, ma la sua profondità interpretativa è tale da indurre al suicidio Stanislavskij, se non fosse già morto da un pezzo. “Shoot’em up - Spara o muori!” nasce da un’idea interessante, seppur non del tutto originale: realizzare una sorta di videogame (“Shoot’em up” in inglese significa “sparatutto”, termine che indica un videogame dove il personaggio deve sparare qualunque cosa si muova sullo schermo). Il risultato è però un’occasione mancata: Michael Davis poteva realizzare qualcosa di molto più avvincente, avendo anche a disposizione due attori del calibro di Clive Owen e Paul Giamatti che possono ben poco, limitati dalla sceneggiatura e dai dialoghi. Le inverosimili sparatorie che si fanno beffa delle leggi della fisica (ad esempio quella durante il lancio con il paracadute), le carote utilizzate come punteruoli d’acciaio, i proiettili che partono dal palmo di una mano scaldata dal fuoco di un camino sono esempi lampanti di quanto questo film sia estremamente ridicolo, non si può giustificare tutto ciò affermando che si tratta di un film d’azione simile ad un videogame. La tanto decantata scena di sesso e azione, con Owen che spara all’impazzata mentre la Bellucci geme di piacere fa sorridere più che sollecitare l’eros.
Michael Davis non riesce neanche nei suoi apparenti tentativi di denuncia (collusione politica, controllo delle nascite) confondendo lo spettatore a causa della scarsa profondità con la quale vengono illustrati tali temi. Soltanto la colonna sonora rock in perfetta sintonia con le scene d’azione e la violenza eccessiva da videogame riescono a sottrarsi da questo orrore cinematografico. Se avete intenzione di vedere “cinema”, lasciate perdere. Se proprio volete vedere Monica Bellucci in abiti sexy, recuperate un suo vecchio calendario. Se invece cercate un film d’azione che vi faccia divertire a cervello spento, allora “Shoot’em up - Spara o muori!” potrebbe anche risultarvi piacevole.

Voto: 41%

Trailer “Shoot’em up - Spara o muori!”


10 Comments:

Anonimo said...

ma come... sembra un così bel film... sembra che ci sia molto dentro...
la bellucci che fa sesso, la bellucci che fa sesso, la bellucci che fa sesso... ah, ci dovrebbe essere anche la bellucci che fa sesso... :)
Simone

Anonimo said...

Non ho sentito parlare bene di questo film. Ci andrei solo per Clive Owen. Mi è piaciuto moltissimo nel film "Closer".
Buona giornata! ^_^

Anonimo said...

Eppure lo spunto (leggendo la trama) non sembrava male. L'hai stroncato e non sei nemmeno l'unico. Ciao.

Anonimo said...

La copula acrobatica di Clive Owen e della Bellucci in mezzo a killer e pallottole è degna della migliore parodia alla Pallottola Spuntata o Scary Movie che sia.
Peccato vedere Paul Giamatti in un ruolo tanto abusato quanto alimentare.

Anonimo said...

Non è il genere di film che amo, credo che non andrò a vederlo.

Luciano said...

Questo non lo conoscevo ma sembra che possa continuare a ignorarlo.

Melina2811 said...

Non mi posso esprimere in merito in quanto non ho visto questo film. Ottima comunque la tua recensione,ciao da Maria

Anonimo said...

Sicuramente sarà un film piacevole per qualcuno, specialmente se amanti di sparatutto in soggettiva, come dici tu...

Ma permettimi di dissentire: NESSUN film potrà MAI egualgliare l'emozione di un frag!

"Muori stro#o! >:D"

; )
Seneca29
www.blogsenzacensura.splinder.com

ISOLE-GRECHE.com said...

Miiii... debbo ammettere che mi sono inizialmente un po' preoccupato per la tua imprecazione. Pensavo fosse rivolta a me!!!
:)

E' da troppo tempo che non mi attacco ai videogame shoot'em up in soggettiva.
Infatti non avevo idea di cosa significasse il termine frag.

Leggo da Wikipedia:
"Frag = termine utilizzato nei videogiochi, principalmente di tipo sparatutto in prima persona, in modalità deathmatch. Il numero di frag di un giocatore indica quanti avversari ha ucciso durante quella sessione di gioco.

Interessante, non si smette mai di imparare!

Anonimo said...

Ricordo una Bellucci pessima in un film altrettanto pessimo di qualche anno fa ("L'ultima alba", credo, ma potrei sbagliare)...mi è bastata.

F.