Dalla Svizzera arriva una notizia davvero insolita ed originale al tempo stesso: Frank e Patrik Riklin hanno trasformato un vecchio bunker nucleare di Sevelen, ormai abbandonato da molti anni, nel primo hotel a zero stelle al mondo.
Quindici ospiti hanno inaugurato l'hotel della compagnia svizzera AFS, dormendo una notte nella particolare struttura, uscendone la mattina successiva particolarmente soddisfatti.
L'hotel a zero stelle, oltre ad essere particolarmente economico (circa €10) rappresenta un’esclusiva che molti non si lasceranno sfuggire. Frank e Patrik Riklin, oltre che essere esperti in turismo alberghiero, sono in realtà due artisti dell'arredamento. Il bunker è stato completamente trasformato in modo da accogliere eventuali clienti: i bagni in comune sono stati convertiti in una fontana con fiori galleggianti; dato poi che trovandosi a diversi metri sottoterra è completamente privo di finestre e dunque i due originali artisti imprenditori hanno escogitato un sistema di maxischermi che trasmettono immagini della splendida natura svizzera.
Sevelen, è un piccolo comune di poco più di 4000 abitanti, ma è anche meta sciistica invernale e dunque si presta anche ad un certo rientro economico considerando che la struttura era ormai inutilizzata eccetto che in rari corsi di addestramento militare. Se il progetto dovesse andare avanti ed un giorno l’albergo davvero iniziasse a ricevere clienti bisogna tuttavia considerare che, secondo la legge svizzera, in caso di guerra nucleare, l'hotel dovrà essere riconvertito a bunker nucleare entro 24 ore.
Nel caso fossi ospite della loro struttura durante una guerra nucleare, secondo voi, io consegnerei gentilmente le chiavi oppure chiuderei la porta a chiave minacciando chiunque provasse ad avvicinarsi?
Quindici ospiti hanno inaugurato l'hotel della compagnia svizzera AFS, dormendo una notte nella particolare struttura, uscendone la mattina successiva particolarmente soddisfatti.
L'hotel a zero stelle, oltre ad essere particolarmente economico (circa €10) rappresenta un’esclusiva che molti non si lasceranno sfuggire. Frank e Patrik Riklin, oltre che essere esperti in turismo alberghiero, sono in realtà due artisti dell'arredamento. Il bunker è stato completamente trasformato in modo da accogliere eventuali clienti: i bagni in comune sono stati convertiti in una fontana con fiori galleggianti; dato poi che trovandosi a diversi metri sottoterra è completamente privo di finestre e dunque i due originali artisti imprenditori hanno escogitato un sistema di maxischermi che trasmettono immagini della splendida natura svizzera.
Sevelen, è un piccolo comune di poco più di 4000 abitanti, ma è anche meta sciistica invernale e dunque si presta anche ad un certo rientro economico considerando che la struttura era ormai inutilizzata eccetto che in rari corsi di addestramento militare. Se il progetto dovesse andare avanti ed un giorno l’albergo davvero iniziasse a ricevere clienti bisogna tuttavia considerare che, secondo la legge svizzera, in caso di guerra nucleare, l'hotel dovrà essere riconvertito a bunker nucleare entro 24 ore.
Nel caso fossi ospite della loro struttura durante una guerra nucleare, secondo voi, io consegnerei gentilmente le chiavi oppure chiuderei la porta a chiave minacciando chiunque provasse ad avvicinarsi?
5 Comments:
Temo che dormire sottoterra mi provocherebbe qualche ansia...
Ma sarà stato umido?
E chi ti dice che il bunker non sia fornito di un sistema di "disinfestazione" per (dai) clienti che non riconsegnano le chiavi entro il tempo stabilito?
Lo sai che gli svizzeri sono precisini...
;)
Secondo me, umidità a parte non deve essere male!
;-)
Ti avevo mandato una mail per sapere se ti interessava un'intervista sul mio blog ma non ho ricevuto nessuna risposta!
Se ti interessa fammi sapere!
Ciao
Stefano
x ilviaggiolastminute:
Mi sembrava di averti risposto dicendoti che era OK e rimanevo a tua completa disposizione.
Attendo istruzioni!
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