Piazza di Spagna è senza dubbio la piazza più famosa di Roma, una delle visitate al mondo grazie anche al film “Vacanze romane” intepretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn. Nota in passato come “Platea Trinitatis” per la presenza della Chiesa della Trinità dei Monti, fu rinominata in seguito Piazza di Spagna per la presenza dell’ambasciata spagnola (vincendo una sorta di rivalità con la Francia). Di forma irregolare simile ad una farfalla, Piazza di Spagna ha da sempre rappresentato il centro della vita culturale e turistica della città con numerosi artisti che erano soliti trascorrere qui le proprie giornate.
Piazza di Spagna si trova ai piedi della collina del Pincio e una scalinata porta alla chiesa francescana di Trinità dei Monti, consacrata da Sisto V nel 1587. Una scalinata scenografica spesso utilizzata per sfilate d’alta moda e sempre luogo di incontro di giovani e turisti. In primavera la scalinata raggiunge il suo massimo splendore quando viene adornata di fiori multicolore.
Al centro di Piazza di Spagna si trova la Fontana della Barcaccia, opera commissionata da papa Urbano VIII all’artista Pietro Bernini anche se si suppone che fu realizzata in realtà dal figlio Gian Lorenzo. La fontana ricorda una storica alluvione del 1598, che consentì alle barcacce, tipiche imbarcazioni fluviali per il trasporto di merci, di raggiungere dal Tevere il punto in cui si trova oggi la fontana. Sulla barca si possono notare gli stemmi di Papa Urbano VIII e alcuni emblemi araldici della famiglia Barberini, come il sole e le api. Fu costruita in una piscina di forma ovale appena sotto il livello del suolo, un espediente adoperato per risolvere il problema dell’insufficiente pressione dell’Acquedotto dell’Acqua Vergine che non avrebbe permesso all’acqua di fuoriuscire dalla fontana. E’ una barca simmetrica, con poppa e prua identiche. Dalla poppa e dalla prua della barcaccia due bocche di cannoni versano acqua a ventaglio, mentre nella parte centrale da una vaschetta sgorga uno zampillo d’acqua. Dopo averla riempita completamente, l’acqua ricade nella piscina. Oltre al ricordo storico, la fontana ha anche un significato allegorico legato alla chiesa cristiana: l’acqua purificatrice, che fluisce da gli emblemi papali, identifica il ruolo del Papa come conciliatore tra cielo e terra. Inoltre l’acqua, capace di spegnere il fuoco dei cannoni, simboleggia l’intenzione della Chiesa di Roma di portare la pace nell’Europa al tempo sconvolta dalle guerre di religione.
Nel lato sud-est di Piazza di Spagna si trovano il Palazzo della Propaganda Fide ed il Palazzo dell’Ambasciata di Spagna e tra essi la Colonna dell’Immacolata Concezione, uno degli ultimi monumenti della Roma Pontificia. Il Palazzo della Propaganda Fide è una proprietà della Santa Sede al di fuori di Città del Vaticano. L’edificio è la sede del collegio gesuita della Santa Sede fondato nel 1622 da Papa Gregorio XV con il duplice scopo di diffondere il cristianesimo nelle zone dove ancora l'annuncio cristiano non era giunto e difendere il patrimonio della fede nei luoghi dove l'eresia aveva messo in discussione la genuinità della fede. Il primo architetto incaricato dei lavori fu Gianlorenzo Bernini, ma il Papa Innocenzo X lo sostituì in seguito con Francesco Borromini, perché più in linea i suoi gusti. La facciata del Borromini è disposta intorno ad imponenti pilastri tra i quali le finestre delle ali laterali sono curvate verso l’interno mentre quelle centrali sono curvare verso l’esterno. Questo continuo movimento della facciata viene considerato uno delle più interessanti esempi dell’arte barocca di Roma. Per disposizione di Giovanni Paolo II, il termine latino “Propaganda Fide” è stato sostituito con “Evangelizzazione dei Popoli” al fine di rendere più chiaro il suo scopo. Oggi purtroppo il palazzo è chiuso alle visite.
La Colonna dell’Immacolata Concezione, risalente all’epoca dell’antica Roma, fu ritrovata nel 1777 durante alcuni scavi archeologici all’interno del Monastero di Santa Maria della Concezione in Campo Marzio. Fu collocata a Piazza di Spagna nel 1857 da 200 vigili del fuoco diretti dall’architetto modenese Luigi Poletti per espressa volontà di Papa Pio IX in memoria del dogma dell’Immacolata Concezione. Alta in totale più di 29 metri, si poggia su un basamento di forma ottagonale di marmi policromi, ornato agli angoli dalle quattro statue bronzee dei profeti Mosè, David, Isaia ed Ezechiele e da quattro bassorilievi degli artisti Giovanni Maria Benzoni, Nicola Cantalamessa Papotti e Pietro Galli raffiguranti “La definizione del dogma”, “Il sogno di San Giuseppe”, “L’incoronazione di Maria in Cielo” e “L’Annunciazione”. Alla sua estremità si trova un’imponente statua in lega di ottone e bronzo della Vergine, opera dello scultore neoclassico Giuseppe Obici. Ogni anno, l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, i vigili del fuoco, in presenza del Papa, salgono fin sulla statua per deporvi una ghirlanda di fiori.
Il Palazzo dell’Ambasciata di Spagna, un tempo di proprietà dei baroni Monaldeschi, fu acquistato dagli spagnoli nel XVII e divenne ambasciata della nazione presso la Santa Sede. Furono apportate numerose modifiche da Antonio del Grande, in collaborazione con Francesco Borromini che però non seguì i lavori perché troppo impegnato in altri progetti. Fu costruito un nuovo grande androne dalle volte sostenute da colonne binate, un maestoso scalone con parapetto a pilastrini e un cortile con loggiato chiuso da finestroni separati da paraste con lo stemma dei re spagnoli sul capitello. Due secoli dopo l’architetto spagnolo Antonio Celles modificò gran parte della facciata. Sul muro in fondo al cortile del palazzo fu costruita nel 1953 una fontana al posto di una precedente ormai fatiscente. Soprelevata su alcuni gradini, la fontana giace in una grande nicchia con cupola a conchiglia, al centro della quale un mascherone rovescia l’acqua che scende in una serie di tre vaschette semicircolari decrescenti fino a giungere nella grande vasca di raccolta.
Piazza di Spagna si trova ai piedi della collina del Pincio e una scalinata porta alla chiesa francescana di Trinità dei Monti, consacrata da Sisto V nel 1587. Una scalinata scenografica spesso utilizzata per sfilate d’alta moda e sempre luogo di incontro di giovani e turisti. In primavera la scalinata raggiunge il suo massimo splendore quando viene adornata di fiori multicolore.
Al centro di Piazza di Spagna si trova la Fontana della Barcaccia, opera commissionata da papa Urbano VIII all’artista Pietro Bernini anche se si suppone che fu realizzata in realtà dal figlio Gian Lorenzo. La fontana ricorda una storica alluvione del 1598, che consentì alle barcacce, tipiche imbarcazioni fluviali per il trasporto di merci, di raggiungere dal Tevere il punto in cui si trova oggi la fontana. Sulla barca si possono notare gli stemmi di Papa Urbano VIII e alcuni emblemi araldici della famiglia Barberini, come il sole e le api. Fu costruita in una piscina di forma ovale appena sotto il livello del suolo, un espediente adoperato per risolvere il problema dell’insufficiente pressione dell’Acquedotto dell’Acqua Vergine che non avrebbe permesso all’acqua di fuoriuscire dalla fontana. E’ una barca simmetrica, con poppa e prua identiche. Dalla poppa e dalla prua della barcaccia due bocche di cannoni versano acqua a ventaglio, mentre nella parte centrale da una vaschetta sgorga uno zampillo d’acqua. Dopo averla riempita completamente, l’acqua ricade nella piscina. Oltre al ricordo storico, la fontana ha anche un significato allegorico legato alla chiesa cristiana: l’acqua purificatrice, che fluisce da gli emblemi papali, identifica il ruolo del Papa come conciliatore tra cielo e terra. Inoltre l’acqua, capace di spegnere il fuoco dei cannoni, simboleggia l’intenzione della Chiesa di Roma di portare la pace nell’Europa al tempo sconvolta dalle guerre di religione.
Nel lato sud-est di Piazza di Spagna si trovano il Palazzo della Propaganda Fide ed il Palazzo dell’Ambasciata di Spagna e tra essi la Colonna dell’Immacolata Concezione, uno degli ultimi monumenti della Roma Pontificia. Il Palazzo della Propaganda Fide è una proprietà della Santa Sede al di fuori di Città del Vaticano. L’edificio è la sede del collegio gesuita della Santa Sede fondato nel 1622 da Papa Gregorio XV con il duplice scopo di diffondere il cristianesimo nelle zone dove ancora l'annuncio cristiano non era giunto e difendere il patrimonio della fede nei luoghi dove l'eresia aveva messo in discussione la genuinità della fede. Il primo architetto incaricato dei lavori fu Gianlorenzo Bernini, ma il Papa Innocenzo X lo sostituì in seguito con Francesco Borromini, perché più in linea i suoi gusti. La facciata del Borromini è disposta intorno ad imponenti pilastri tra i quali le finestre delle ali laterali sono curvate verso l’interno mentre quelle centrali sono curvare verso l’esterno. Questo continuo movimento della facciata viene considerato uno delle più interessanti esempi dell’arte barocca di Roma. Per disposizione di Giovanni Paolo II, il termine latino “Propaganda Fide” è stato sostituito con “Evangelizzazione dei Popoli” al fine di rendere più chiaro il suo scopo. Oggi purtroppo il palazzo è chiuso alle visite.
La Colonna dell’Immacolata Concezione, risalente all’epoca dell’antica Roma, fu ritrovata nel 1777 durante alcuni scavi archeologici all’interno del Monastero di Santa Maria della Concezione in Campo Marzio. Fu collocata a Piazza di Spagna nel 1857 da 200 vigili del fuoco diretti dall’architetto modenese Luigi Poletti per espressa volontà di Papa Pio IX in memoria del dogma dell’Immacolata Concezione. Alta in totale più di 29 metri, si poggia su un basamento di forma ottagonale di marmi policromi, ornato agli angoli dalle quattro statue bronzee dei profeti Mosè, David, Isaia ed Ezechiele e da quattro bassorilievi degli artisti Giovanni Maria Benzoni, Nicola Cantalamessa Papotti e Pietro Galli raffiguranti “La definizione del dogma”, “Il sogno di San Giuseppe”, “L’incoronazione di Maria in Cielo” e “L’Annunciazione”. Alla sua estremità si trova un’imponente statua in lega di ottone e bronzo della Vergine, opera dello scultore neoclassico Giuseppe Obici. Ogni anno, l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, i vigili del fuoco, in presenza del Papa, salgono fin sulla statua per deporvi una ghirlanda di fiori.
Il Palazzo dell’Ambasciata di Spagna, un tempo di proprietà dei baroni Monaldeschi, fu acquistato dagli spagnoli nel XVII e divenne ambasciata della nazione presso la Santa Sede. Furono apportate numerose modifiche da Antonio del Grande, in collaborazione con Francesco Borromini che però non seguì i lavori perché troppo impegnato in altri progetti. Fu costruito un nuovo grande androne dalle volte sostenute da colonne binate, un maestoso scalone con parapetto a pilastrini e un cortile con loggiato chiuso da finestroni separati da paraste con lo stemma dei re spagnoli sul capitello. Due secoli dopo l’architetto spagnolo Antonio Celles modificò gran parte della facciata. Sul muro in fondo al cortile del palazzo fu costruita nel 1953 una fontana al posto di una precedente ormai fatiscente. Soprelevata su alcuni gradini, la fontana giace in una grande nicchia con cupola a conchiglia, al centro della quale un mascherone rovescia l’acqua che scende in una serie di tre vaschette semicircolari decrescenti fino a giungere nella grande vasca di raccolta.
5 Comments:
Una Piazza splendida!
Buon week end
eh già, noi romani ci passiamo sempre ma ogni tanto fa bene saperne di più
Simone
buon weekend
Piazza di Spagna è la piazza più bella al mondo. E tutti devono invidiarcela.
Gardenia11
non ci sono parole per questa piazza .... ps non sono di Roma e ed ero la setimana passata a Roma di ritorno da madrid.. sono andata a fontana di trevi... purtroppo non sono andata a piazza di spagna per mancanza di tempo ma appena possibile ......
Post a Comment