domenica 5 ottobre 2008

RIFLESSI DI PAURA

Locandina del film Riflessi di pauraTitolo originale: Mirrors
Nazione: Romania, USA
Anno: 2008
Genere: horror
Durata: 1h50m
Regia: Alexandre Aja
Sceneggiatura: Alexandre Aja, Gregory Levasseur
Fotografia: Maxime Alexandre
Musiche: Javier Navarrete
Cast: Kiefer Sutherland, Paula Patton, Amy Smart, Mary Beth Peil, Cameron Boyce, Erica Gluck, Julian Glover, Jason Flemyng, John Shrapnel, Josh Cole, Tim Ahern


Trama
Ben Carson è un ex poliziotto di New York caduto nell’alcool e nella depressione per aver ucciso involontariamente un agente in borghese. Ha una moglie e due bambini dai quali si è allontanato a causa dei suoi problemi ed al momento vive sul divano della sorella. La sua vita sembra migliorare, libero dall’alcool da qualche mese ed in procinto di iniziare un nuovo lavoro. Lavorerà infatti come guardiano notturno da custode in un ex centro commerciale distrutto da un incendio scoppiato cinque anni prima. Se a prima vista il suo lavoro sarebbe dovuto essere tranquillo, in realtà si trasformerà in un vero incubo. Il precedente guardiano si è suicidato in circostanze poco chiare. Carson comprende che dietro quel suicidio ci sia qualcosa di soprannaturale. Negli specchi del fatiscente edificio si nascondono entità maligne, una minaccia mortale per Carson e per i suoi cari. Per liberarsi da questa maledizione Carson dovrà scavare nel passato di quell’oscuro palazzo.

Recensione
“Riflessi di paura” è il remake del film sud-coreano “Into the Mirror” (“Geoul Sokeuro”) di Shung-Ho Kim, uno dei migliori film horror orientali, distribuito in tutto il mondo tranne che, come al solito, in Italia. Il regista francese Alexandre Aja conferma anche con “Riflessi di paura” le sue capacità tecniche anche se quello che gli manca è l’originalità, dato che non ci troviamo di fronte al primo remake del regista francese, autore di quello de “Le colline hanno gli occhi”, horror del 1977 diretto da Wes Craven ed altre sue pellicole non sono altro che scopiazzature mai palesemente ammesse di alcuni romanzi più o meno famosi. Stavolta però si è voluto confrontare con un film di pregevole fattura che si è rivelato un successo sia in patria che all’estero. Un confronto con “Into the mirror” sarebbe una bastonata troppo dolorosa per “Riflessi di paura”, privo della complessità, delle analisi approfondite dei personaggi, dei risolvi metafisici del film sud-coreano. Tanta era la carne al fuoco da cui attingere ma alla fine lo stomaco del buongustaio cinefilo non rimane sazio. Aja trae tuttavia dal film di Sung-ho Kim solo alcune idee principali, migliorandolo soltanto negli effetti speciali, sorretto com’era dall’ingente budget di una produzione americana. E, guarda caso, le due migliori scene del film sono l’esatta fotocopia del suo modello. Inoltre c’è da considerare che il tema dello specchio è stato usato ed abusato in passato nel cinema horror, visto sempre come un elemento negativo, un portale verso mondi malefici e rappresentazione dell’“io” malvagio. Basta ricordare, tra le tante, due pellicole come “Mirror - Chi vive in quello Specchio” di Ulli Lommel e “Candyman - Terrore dietro lo specchio” di Bernard Rose che avevano nello specchio il soggetto principale.
In “Riflessi di paura” il lavoro si fa dunque più semplice. Aja sembra concentrato più sulla forma che sui contenuti e ci propone dunque un horror (non un thriller psicologico come era “Into the Mirror”) dall’ambientazione suggestiva e tenebrosa con alcuni momenti interessanti. Ottimo il continuo contrasto tra la notte ed il giorno: la notte vede come campo d’azione quasi esclusivamente gli interni del centro commerciali, bui ed angoscianti (molto simili a quelli del Danvers Mental Hospital del film “Session 9”), mentre il giorno è caratterizzato da colori intensi e vivaci e dalla frenesia newyorkese. Si notano alcune scene splatter davvero disturbanti, un marchio di fabbrica di Aja, ed un buon utilizzo del sonoro con il quale riesce a mantenere un buona dose di tensione. Peccato non abbia giocato con la labile sanità mentale di Carson, subito smentita dagli eventi maligni che iniziano a perpetrasi in maniera palese.
Nel cast troviamo un sempreverde Kiefer Sutherland che pur non offrendo una delle sue prove migliori, è efficace nel ruolo del guardiano notturno con mille problemi personali e determinato a salvare sé stesso e la propria famiglia. Paula Patton, interprete della moglie di Carson, è semplicemente splendida, una visione per gli occhi, ma anche perfetta nel ruolo di mamma premurosa e di moglie intenzionata a recuperare il rapporto con il marito.
“Riflessi di morte” è un film ben confezionato anche se non offre nulla di eccezionale e ricco di diversi errori. Consigliato per una serata tranquilla tra amici, senza particolari pretese. Un film che rasenta appena la sufficienza.

Voto: 59%


3 Comments:

Anonimo said...

Non mi piacciono molto i thriller... Poi non riesco a dormire :)

ISOLE-GRECHE.com said...

A parte che "Riflessi di paura" è un horror, ma il brutto quando sono gli horror/thriller a farti addormentare quanto sono brutti. Tuttavia non è il caso di "Riflessi di paura".

Anonimo said...

Dovendo scegliere tra i due film, che non conoscevo, credo proprio che vedrò di recuperare l'originale...

Anche se "Alta tensione" non mi era spiaciuto.