lunedì 15 dicembre 2008

THE BURNING PLAIN - IL CONFINE DELLA SOLITUDINE

Locandina del film The Burning  plain - Il confine della solitudine

Titolo originale: The burning plain
Nazione: USA
Anno: 2008
Genere: drammatico
Durata: 1h50m
Regia: Guillermo Arriaga
Sceneggiatura: Guillermo Arriaga
Fotografia: Robert Elswit, John Toll
Musiche: Hans Zimmer, Omar Rodriguez-Lopez
Cast: Charlize Theron, Kim Basinger, Jennifer Lawrence, José Maria Yazpik, Joaquim de Almeida, Tessa Ia, Diego J. Torres, Danny Pino, Brett Cullen, Gray Eubank


Trama
Mariana, una ragazza di 16 anni, vive in una cittadina messicana di confine e si trova ad affrontare eventi dolorosi e molto più grandi di lei. Sylvia, una donna che gestisce un buon ristorante sul mare a Portland, deve affrontare personali difficoltà sentimentali cercando di cancellare i sensi di colpa ereditati dal suo passato. Gina e Nick si amano appassionatamente, ma la loro è una relazione extraconiugale, una situazione che grava sulle loro coscienze e sulla stabilità delle rispettive famiglie. Storie e percorsi emotivi di personaggi oppressi dalla sofferenza ed alla ricerca di un senso per le proprie vite.

Recensione
Le qualità di sceneggiatore del messicano Guillermo Arriaga, autore dei tre film del suo connazionale Alejandro Gonzalez Iñarritu (“Amores perros”, “21 grammi - Il peso dell’anima” e “Babel”) e del film “Le tre sepolture” diretto da Tommy Lee Jones, sono indiscutibili e nel suo esordio alla regia conferma il suo registro stilistico e la sua capacità di strutturare il racconto su molteplici piani temporali. In “The Burning plain - Il confine della solitudine” propone tre diverse storie appartenenti a luoghi e tempi diversi, storie in apparenza indipendenti ma che risulteranno intimamente connesse. In questa sua prima pellicola, Arriaga punta sull’universo femminile, sulla complessità psicologica delle donne, le loro insicurezze, i loro turbamenti, i loro abissi senza luce. Tre donne protagoniste di storie trasversali, interpretate da tre attrici straordinarie: Charlize Theron è Sylvia, una trentenne già disillusa dalla vita con esperienze personali da portare con sé con estremo dolore. Un personaggio lontano dai suoi abituali ruoli sexy, molto vicino a quello di Aileen che nel 2003 gli consentì di vincere l’Oscar con il film “Monster”. Kim Basinger moglie infedele offre una prova di straziante intensità. Interpreta in maniera straordinaria un donna sofferente ma innamorata, un personaggio difficile, ma grazie alla sua esperienza e ad un’eleganza raffinata regala il personaggio più interessante del film. Jennifer Lawrence, una giovane attrice proveniente dalla tv, interpreta con estrema partecipazione una ragazza travagliata, un ruolo molto complesso.
“The Burning plain - Il confine della solitudine” si compone come un mosaico che tassello dopo tassello ricongiungo ogni personaggio e la propria vita.
Arriaga conferma di essere un ottimo narratore: le sue storie sono semplici ma appassionante, con personaggi carichi di emozioni, le cui vite vengono stravolte inesorabilmente. Ottimo l’utilizzo delle storie parallele con flashback e flashforward che non confondono mai lo spettatore e che trovano al termine del film il punto comune mai banale.
Ottimi sia l'impianto sonoro che fotografico: paesaggi e musiche sono veri protagonisti della storia con il loro carico emozionale fatto di dolore.
“The Burning plain - Il confine della solitudine” è un film sull’amore e sulla solitudine, doloroso ma splendido, un film che non deluderà l’appassionato del buon cinema.

Voto: 74%


6 Comments:

Cannibal Kid said...

lo stile di arriaga e soprattutto la sua capacità di intrecciare storie e piani temporali diversi mi ha sempre affascinato, vorrà dire che questo film dovrò vedere di vedermelo al più presto..

3my78 said...

Da vedere!!!

Anonimo said...

Ciao Amos,
contento di sentirne parlare cosi' (io il film ancora non l'ho potuto vedere) perche' in giro lo hanno parecchio stroncato, mentre a me dalle prime immagini pareva quantomeno vedibile.
nickoftime

Anonimo said...

Credo che lo vedrò dopo questa recensione, me ne aveva già parlato benissimo chi ha avuto la fortuna di vederlo in tempo al cinema.

Anonimo said...

Fa nulla se pubblichiamo un commento a sfavore?
... io non l'ho trovato così affascinante nè tantomeno imprevedibile! c'era qualcosa nei flashback continui di già intuìto. I luoghi, le azioni e i dialoghi portavano già al finale! Nulla di inatteso!
Giusi

ISOLE-GRECHE.com said...

Non solo "fa nulla"... ma fa piacere leggere un commento diverso ed opposto...

A presto!