Titolo originale: id.
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: biografico
Durata: 2h03m
Regia: Renzo Martinelli
Sceneggiatura: Renzo Martinelli
Fotografia: Saverio Guarna
Musiche: Aldo De Scalzi, Pivio
Cast: Andrea Iaia, Anna Valle, Burt Young, F. Murray Abraham, Paul Sorvino, Paolo Seganti, Kasia Smutniak, Antonio Cupo, Eleonora Martinelli, Neculai Predica, Bruno Bilotta, George Dubovoi
Trama
Primo Carnera, un gigante di oltre due metri di statura soprannominato “la montagna che cammina”, era un pugile friulano che negli anni ‘30 divenne una delle più straordinarie leggende della storia dello sport. Carnera emigra giovanissimo in Francia, a Le Mans, per poter sopravvivere alla miseria che opprime l’Italia di quegli anni. Una sera da pubblico di un circo diviene protagonista di una gara di boxe. Il proprietario di un circo, Paul Ledudal non volendogli pagare il premio della vittoria lo convince a trasformarsi in “Juan Lo Spagnolo, il terrore di Guadalajara” e ad esibirsi come attrazione. Nel corso del suo vagabondare, il circo di Ledudal arriva ad Arcachon, un paese nel sud della Francia. Qui viene notato da Paul Journée, un ex campione francese dei pesi massimi. Journée lo segnala subito ad un importante manager di boxe, Léon Sée. Inizia così l’avventura nel mondo di Primo Carnera “la montagna che cammina”, che lo porterà alla conquista del titolo mondiale dei pesi massimi.
Recensione
Primo Carnera oltre ad essere un pugile, una “montagna che cammina”, era un gigante buono che credeva nei valori della famiglia, delle proprie origini, del sacrificio e della volontà di realizzare un sogno impossibile. Vissuto durante il ventennio fascista, fu molto amato da Mussolini che riconosceva in lui l’incarnazione dell’ideale dell’eroe con qualità che ogni italiano doveva possedere. Oggi Carnera è in realtà un eroe spesso dimenticato, mai messo in risalto nella storia sportiva. Un plauso dunque al regista Renzo Martinelli che ha portato al cinema questa figura di eroe sportivo ed umano. Autore di pellicole dai temi molto difficili, come “Vajoint” e “La piazza delle cinque lune”, Martinelli realizza però un film troppo studiato e accademico esponendo la storia di Carnera in maniera limitata dove vengono dimenticati diversi episodi importanti e piccoli aneddoti, lasciando spazio a facili sentimentalismi. “Carnera - La montagna che cammina” (il sottotitolo in inglese “The walking mountain” è dovuto all’intenzione di proporre il film principalmente al mercato americano), non brilla neanche per coerenza: il pugile viene visto come un omaccione stupido ma che parla un italiano fluido con accento meridionale (lui friulano), che afferma di saper scrivere a malapena ma che non appena prende una penna in mano scrive in maniera scorrevole e sicura. Indecente anche l’interpretazione Andrea Iaia che riesce con la sua totale inespressività ad accentuare il senso di stupidità e di goffaggine che aleggia intorno al personaggio descritto da Martinelli. Totalmente scialbe le interpretazioni delle due attrici protagoniste, Anna Valle e Kasia Smutniak, rigide e per nulla naturali, da salvare invece quella di F. Murray Abraham, un attore spesso utilizzato da Martinelli nei suoi film. Ottimi gli effetti speciali utilizzati nella ricostruzione dei luoghi degli incontri di Carnera, mentre risultano pessima la fotografia ed inadeguata la colonna sonora.
Concludendo, “Carnera - La montagna che cammina” è un film insufficiente sia nel ritratto del pugile danneggiato da un’eccessiva libertà di regia e di sceneggiatura, sia nelle scelte tecniche di realizzazione, risultando fastidioso e noioso, appena passabile come film tv. Ed infatti il film è stato riproposto per il piccolo schermo come una miniserie in due puntate con il titolo “Primo Carnera - Il campione più grande”.
Voto: 42%
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: biografico
Durata: 2h03m
Regia: Renzo Martinelli
Sceneggiatura: Renzo Martinelli
Fotografia: Saverio Guarna
Musiche: Aldo De Scalzi, Pivio
Cast: Andrea Iaia, Anna Valle, Burt Young, F. Murray Abraham, Paul Sorvino, Paolo Seganti, Kasia Smutniak, Antonio Cupo, Eleonora Martinelli, Neculai Predica, Bruno Bilotta, George Dubovoi
Trama
Primo Carnera, un gigante di oltre due metri di statura soprannominato “la montagna che cammina”, era un pugile friulano che negli anni ‘30 divenne una delle più straordinarie leggende della storia dello sport. Carnera emigra giovanissimo in Francia, a Le Mans, per poter sopravvivere alla miseria che opprime l’Italia di quegli anni. Una sera da pubblico di un circo diviene protagonista di una gara di boxe. Il proprietario di un circo, Paul Ledudal non volendogli pagare il premio della vittoria lo convince a trasformarsi in “Juan Lo Spagnolo, il terrore di Guadalajara” e ad esibirsi come attrazione. Nel corso del suo vagabondare, il circo di Ledudal arriva ad Arcachon, un paese nel sud della Francia. Qui viene notato da Paul Journée, un ex campione francese dei pesi massimi. Journée lo segnala subito ad un importante manager di boxe, Léon Sée. Inizia così l’avventura nel mondo di Primo Carnera “la montagna che cammina”, che lo porterà alla conquista del titolo mondiale dei pesi massimi.
Recensione
Primo Carnera oltre ad essere un pugile, una “montagna che cammina”, era un gigante buono che credeva nei valori della famiglia, delle proprie origini, del sacrificio e della volontà di realizzare un sogno impossibile. Vissuto durante il ventennio fascista, fu molto amato da Mussolini che riconosceva in lui l’incarnazione dell’ideale dell’eroe con qualità che ogni italiano doveva possedere. Oggi Carnera è in realtà un eroe spesso dimenticato, mai messo in risalto nella storia sportiva. Un plauso dunque al regista Renzo Martinelli che ha portato al cinema questa figura di eroe sportivo ed umano. Autore di pellicole dai temi molto difficili, come “Vajoint” e “La piazza delle cinque lune”, Martinelli realizza però un film troppo studiato e accademico esponendo la storia di Carnera in maniera limitata dove vengono dimenticati diversi episodi importanti e piccoli aneddoti, lasciando spazio a facili sentimentalismi. “Carnera - La montagna che cammina” (il sottotitolo in inglese “The walking mountain” è dovuto all’intenzione di proporre il film principalmente al mercato americano), non brilla neanche per coerenza: il pugile viene visto come un omaccione stupido ma che parla un italiano fluido con accento meridionale (lui friulano), che afferma di saper scrivere a malapena ma che non appena prende una penna in mano scrive in maniera scorrevole e sicura. Indecente anche l’interpretazione Andrea Iaia che riesce con la sua totale inespressività ad accentuare il senso di stupidità e di goffaggine che aleggia intorno al personaggio descritto da Martinelli. Totalmente scialbe le interpretazioni delle due attrici protagoniste, Anna Valle e Kasia Smutniak, rigide e per nulla naturali, da salvare invece quella di F. Murray Abraham, un attore spesso utilizzato da Martinelli nei suoi film. Ottimi gli effetti speciali utilizzati nella ricostruzione dei luoghi degli incontri di Carnera, mentre risultano pessima la fotografia ed inadeguata la colonna sonora.
Concludendo, “Carnera - La montagna che cammina” è un film insufficiente sia nel ritratto del pugile danneggiato da un’eccessiva libertà di regia e di sceneggiatura, sia nelle scelte tecniche di realizzazione, risultando fastidioso e noioso, appena passabile come film tv. Ed infatti il film è stato riproposto per il piccolo schermo come una miniserie in due puntate con il titolo “Primo Carnera - Il campione più grande”.
Voto: 42%
11 Comments:
Un saluto e buona giornata Dual.
Concordo pienamente con la recensione! Ieri mancava poco e mi addormentavo sul divano, e l'attore che interpreta Carnera è forse l'attore più inespressivo che abbia mai visto, peggio di quelli delle telenovele!!!! :)
Non penso che stasera guarderò la seconda parte!
Sono totalmente d'accordo con Alessia. Primo Carnera meritava un ricordo migliore. Il film è scolastico, peggiore di una fiction con l'attore protagonista davvero anonimo ed a tratti inebetito. Non riesco a capire poi il motivo per il quale Mediaset abbia deciso di proporlo su Canale 5 in due puntate con il titolo "Primo Carnera - Il campione più grande". Inizialmente credevo fosse un film diverso, appositamente prodotto da Mediaset, ma ho notato che si tratta dello stesso film... oppure è una versione allungata rispetto "Primo Carnera - La montagna che cammina"?
già non mi ispirava e dopo questa recensione di sicurò non perderò tempo a vederlo
Carnera era un grande.......
ciao ciao FolleRumba!
Vedo che siete tutti espertoni citici ed informati..io lo vodo con un bell'8
dove sta scritto che Carnera in vita doveva essere come dite voi??
ma tornate a guardarvi maria de filippi che quello vi piace..
Provate ad informarvi di quanti sforzi ci sono voluti per mettere su quel ruolo e studiare la boxe, accumulare quel peso per risultare verosimile..L'interpretazione di Andrea Iaia mi è piaciuta molto..sono giovane e non posso dire di aver conosciuto il vero Carnera se non per la voce dei miei nonni, ma la riproduzione è riuscita a farmi avere un'idea di quello che era, di quello che rappresentava. Bello!
Roby
x Roby:
Rispetto il tuo 8, ma tu cerca di rispettare il giudizio altrui. In realtà spero soltanto che Carnera non sia quel personaggio goffo ed inebetito che ha presentato Martinelli. Seppure c'è stato lo sforzo... tanto di cappello... ma questo non implica che il risultato debba essere per forza eccellente.
E Maria De Filippi te la vedi tu... braaavo, braaavo!!!
Non credo carissimo Amos..
Aggiungo che la sceneggiatura, i costumi, i luoghi sono veramente ben riprodotti...Il Film riesce a trasmettere un'emozione, un significato e una morale, questo basta e avanza e lo rende tanto migliore di tutti quei programmi/film spazzatura che ci sono in giro..
Vviva Carnera, viva l'italia e tutti i connazionali che sono emigrati in cerca di fortuna, con la nebbia negli occhi e una valigia di cartone!
Roby
Roby, grazie per il tuo nuovo intervento. Spero tu possa passare spesso a confermare i miei giudizi oppure a criticarli, in modo tale che chi legge può farsi un'idea che prende spunto da diverse opinioni.
A presto!
Primo Carnera, la montagna che cammina: un eroe, un mito, una leggenda!!!
onestamente neanche a me ispirava...non so il perchè, dopo questa recensione credo che non abbia perso nulla...aspetterò che lo mandino in tv...peccato però, per Carnera e ciò che è stato.
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