Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2005
Genere: thriller
Durata: 1h25m
Regia: Wes Craven
Sceneggiatura: Carl Ellsworth
Fotografia: Robert D. Yeoman
Musiche: Marco Beltrami
Cast: Rachel McAdams, Cillian Murphy, Brian Cox, Jayma Mays, Angela Paton, Laura Johnson, Suzie Plakson, Max Kasch, Jack Scalia, Theresa Press-Marx, Robert Pine, Mary Kathleen Gordon, Loren Lester
Trama
Lisa è una giovane manager di un albergo di lusso. Durante un volo aereo dal Texas a Miami conosce Jackson, un uomo affascinante e tenebroso. Al principio tra i due sembra nascere qualcosa di interessante, ma Jackson ha ben altre intenzioni: il suo scopo è quello di uccidere un importante uomo politico ed obbligherà Lisa a collaborare con lui. Se la ragazza dovesse rifiutarsi, suo padre verrà ucciso. Lisa si ritroverà imprigionata a 30.000 metri di altezza e dovrà fare di tutto per evitare i piani terroristici di Jackson.
Recensione
Con il termine “Red eye” vengono soprannominati negli Stati Uniti quei voli notturni che fanno giungere i passeggeri a destinazione con gli “occhi rossi” dovuti alla stanchezza di una notte poco riposante. Wes Craven, storico autore di pellicole thriller/horror, decide di ambientare questa sua nuova storia principalmente su un volo aereo ed architetta una trama che nasce da uno spunto interessante. Quella che al principio si presenta come una possibile storia d’amore, destinata a consolidarsi durante un’intera nottata a bordo di un aereo, diventa ben presto un incubo che inghiottirà Rachel, la protagonista. A prima vista sembrano buone le basi per un ottimo thriller, purtroppo non è così e “Red eye” risulta soltanto un film stupido con una trama che procede senza senso tra le perplessità dello spettatore. Se nulla viene spiegato riguardo le motivazioni che si celano dietro quest’atto terroristico, è grave constatare che in realtà non si riesce a comprendere per quale strano motivo ci sia bisogno dell’intervento di Lisa per portare a termine questo crimine. I terroristi potuto trovare centinaia di modi alternativi di colpire il bersaglio e quello utilizzato risulta essere quello più complesso e meno plausibile. La sceneggiatura di Carl Ellsworth è il frutto del suo scadente curriculum che lo ha visto scrittore qualche episodio di telefilm (“Buffy la vampira”, “Xena la principessa guerriera”) risultando troppo superficiale e ricca di illogicità che un regista esperto come Wes Craven non doveva considerare valide per un suo film. Le turbolenze che si susseguono durante il volo, spunti che potevano rivelarsi utile per generare un po’ di tensione, vengono poco utilizzate dal regista, lasciando troppo presto il campo al tema terroristico. I due attori protagonisti, Rachel McAdams e Cillian Murphy non sfigurano nei loro ruoli, la prima ben determinata alla salvezza proprie e quella del padre ed il secondo si serve con successo del suo aspetto glaciale. Peccato che i due vengano ridicolizzati più volte raggiungendo l’apoteosi dello squallore nella sequenza in cui vengono alle mani, durante il quale non rimarremmo sorpresi di vedere piombare all’improvviso Jean-Claude Van Damme. Craven resta dunque al palo non mostrando in “Red eye” la firma di maestro che aveva caratterizzato le sue precedenti pellicole, anche quelle meno riuscite. Sprecato l’apporto sonoro di Marco Beltrami, ottimo compositore in numerose importanti pellicole. Insomma, se il precedente “Cursed - Il maleficio” era stato per il pubblico e per la critica una mezza delusione, con “Red eye” la delusione è totale. Meglio recuperare qualche vecchio buon film del regista di Cleveland per godersi davvero uno dei maestri del genere horror.
Voto: 33%
Nazione: USA
Anno: 2005
Genere: thriller
Durata: 1h25m
Regia: Wes Craven
Sceneggiatura: Carl Ellsworth
Fotografia: Robert D. Yeoman
Musiche: Marco Beltrami
Cast: Rachel McAdams, Cillian Murphy, Brian Cox, Jayma Mays, Angela Paton, Laura Johnson, Suzie Plakson, Max Kasch, Jack Scalia, Theresa Press-Marx, Robert Pine, Mary Kathleen Gordon, Loren Lester
Trama
Lisa è una giovane manager di un albergo di lusso. Durante un volo aereo dal Texas a Miami conosce Jackson, un uomo affascinante e tenebroso. Al principio tra i due sembra nascere qualcosa di interessante, ma Jackson ha ben altre intenzioni: il suo scopo è quello di uccidere un importante uomo politico ed obbligherà Lisa a collaborare con lui. Se la ragazza dovesse rifiutarsi, suo padre verrà ucciso. Lisa si ritroverà imprigionata a 30.000 metri di altezza e dovrà fare di tutto per evitare i piani terroristici di Jackson.
Recensione
Con il termine “Red eye” vengono soprannominati negli Stati Uniti quei voli notturni che fanno giungere i passeggeri a destinazione con gli “occhi rossi” dovuti alla stanchezza di una notte poco riposante. Wes Craven, storico autore di pellicole thriller/horror, decide di ambientare questa sua nuova storia principalmente su un volo aereo ed architetta una trama che nasce da uno spunto interessante. Quella che al principio si presenta come una possibile storia d’amore, destinata a consolidarsi durante un’intera nottata a bordo di un aereo, diventa ben presto un incubo che inghiottirà Rachel, la protagonista. A prima vista sembrano buone le basi per un ottimo thriller, purtroppo non è così e “Red eye” risulta soltanto un film stupido con una trama che procede senza senso tra le perplessità dello spettatore. Se nulla viene spiegato riguardo le motivazioni che si celano dietro quest’atto terroristico, è grave constatare che in realtà non si riesce a comprendere per quale strano motivo ci sia bisogno dell’intervento di Lisa per portare a termine questo crimine. I terroristi potuto trovare centinaia di modi alternativi di colpire il bersaglio e quello utilizzato risulta essere quello più complesso e meno plausibile. La sceneggiatura di Carl Ellsworth è il frutto del suo scadente curriculum che lo ha visto scrittore qualche episodio di telefilm (“Buffy la vampira”, “Xena la principessa guerriera”) risultando troppo superficiale e ricca di illogicità che un regista esperto come Wes Craven non doveva considerare valide per un suo film. Le turbolenze che si susseguono durante il volo, spunti che potevano rivelarsi utile per generare un po’ di tensione, vengono poco utilizzate dal regista, lasciando troppo presto il campo al tema terroristico. I due attori protagonisti, Rachel McAdams e Cillian Murphy non sfigurano nei loro ruoli, la prima ben determinata alla salvezza proprie e quella del padre ed il secondo si serve con successo del suo aspetto glaciale. Peccato che i due vengano ridicolizzati più volte raggiungendo l’apoteosi dello squallore nella sequenza in cui vengono alle mani, durante il quale non rimarremmo sorpresi di vedere piombare all’improvviso Jean-Claude Van Damme. Craven resta dunque al palo non mostrando in “Red eye” la firma di maestro che aveva caratterizzato le sue precedenti pellicole, anche quelle meno riuscite. Sprecato l’apporto sonoro di Marco Beltrami, ottimo compositore in numerose importanti pellicole. Insomma, se il precedente “Cursed - Il maleficio” era stato per il pubblico e per la critica una mezza delusione, con “Red eye” la delusione è totale. Meglio recuperare qualche vecchio buon film del regista di Cleveland per godersi davvero uno dei maestri del genere horror.
Voto: 33%
Trailer “Red eye”
10 Comments:
Ho visto al cinema Red Eye quando uscì e devo dire che non è poi così pessimo. Certo ci sono situazioni imbarazzanti e davvero non credibili, ma quel minimo di tensione c'è per tutta la sua durata.
Non mi ero mai chiesto cosa significasse in realtà Red Eye, ottima spiegazione.
a me il film non era dispiaciuto così tanto, almeno ha il pregio di essere decisamente breve e di mantenere una certa tensione. certo la scena di lotta finale era francamente evitabilissima..
Ma questo è il Red Eye che stasera andrà su Italia 1?
Giorgia
Sì "Red eye" sarà in onda stasera alle 21:00 su Italia 1.
Ho paura a dirlo, ma meglio guardare il "Grande Fratello"!!!
Classico film d'animazione...
Classico film d'animazione...
Non mi è chiaro come commento...
Ho letto da qualche parte che hanno girato "Red Eye 2"...Ne sapete qualcosa? non lo trovo da nessuna parte...
Perfettamente d'accordo.
Una vera porcata.
Temo che ormai Craver, dopo aver dato il suo meglio, ci stia "regalando" tutto il suo peggio... :-(
L'unica consolazione nel caso di questo film viene da Rachel McAdams: BELLISSIMA!
Forse sono stato generoso con questo film, gli ho dato un cinque valido per la mediocrità dello sviluppo narrativo, eppure McAdams e Murphy se la cavano. Personalmente, ritengo che Craven abbia fatto della discontinuità il suo tratto stilistico distintivo.
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