domenica 24 maggio 2009

THE HORSEMEN

Locandina del film The horsemenTitolo originale: id.
Nazione: Canada, USA
Anno: 2009
Genere: thriller
Durata: 1h50m
Regia: Jonas Åkerlund
Sceneggiatura: Dave Callaham
Fotografia: Eric Broms
Musiche: Jan A.P. Kaczmarek
Cast: Dennis Quaid, Peter Stormare, Zhang Ziyi, Patrick Fugit, Eric Balfour, Barry Shabaka Henley, Clifton Collins Jr., Liam James, Lou Taylor Pucci, Paul Dooley, Arne MacPherson, Deborah Odell, Chelcie Ross


Trama
La città di New York è terrorizzata a causa di un serial killer che uccide senza un’apparente motivazione. Il caso viene affidato al detective Breslin, esperto in odontologia foreste, il quale intuisce che la soluzione dell’enigma si trova nel mito dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse di San Giovanni, figure che segnerebbero l’inizio della fine del mondo. Man mano che le indagini proseguono, Breslin scoprirà elementi comuni intorno ai vari omicidi sempre più terrificanti.

Recensione
Dopo una lunga serie di videoclip per le star più importanti del mondo, Jonas Åkerlund, regista e batterista svedese, realizza “Spun” un film adrenalinico ad alto contenuto tossico, sia nella forma che nei contenuti. “The horsemen” rappresenta il suo primo film “normale”, tra le immacolate e bianche nevi del Canada e le scene criminali raccapriccianti nei sobborghi newyorkesi, sature dei colori che rappresentano i quattro cavalieri dell’Apocalisse. Un racconto di San Giovanni che descrisse l’arrivo di questi personaggi, estilenza, Guerra, Carestia e Morte, che avrebbero dato il via alla fine del mondo. Se “The horsemen” parte da presupposti interessanti, ricchi di simbolismo, con scene estreme ed ambientazioni mistico-religiose, la storia si svolge in maniera troppo confusa e senza logicità, e lo spettatore si ritrova a seguire con difficoltà una storia priva di interesse. I personaggi vengono poco approfonditi o, peggio ancora, trattati con aspetti assurdi e risibili. Gli attori vengono seviziati con dialoghi mediocri, pieni di incongruenze ed inesattezze, demolendo ogni realismo nei confronti dei temi trattati. Anche Dennis Quaid, nei panni del detective Breslin, viene ridotto ad un padre troppo immerso nel lavoro per dimenticare il dolore della moglie perduta, e che al tempo stesso, non si prende cura dei suoi due figli. Insensata, suo malgrado, l’interpretazione di Ziyi Zhang dato che l’attrice cinese viene relegata a teenager dal viso innocente ma dai modi perversi. La tecnica utilizzata dal serial killer (la “sospensione”) non viene accreditata da motivazioni accettabili, risultando esclusivamente un furbo tentativo di spettacolarizzazione.
“The horsemen” rappresenta il classico film che partendo da un’atmosfera morbosa ed interessante, con il passar dei minuti fa di tutto per annientare ogni interesse nello spettatore, sgretolandosi in un finale moralistico e scadente che fa davvero provare la non piacevole sensazione di aver perso due ore della propria vita.

Voto: 46%


1 Comment:

Anonimo said...

Se Spun era almeno originale e geniale, The Horsemen è una stupidaggine incredibile con un finale davvero orrendo. In sintesi.... non guardate The Horsemen

4/10