martedì 4 agosto 2009

BIRTH - IO SONO SEAN

Locandina del film Birth - Io sono Sean
Titolo originale: Birth
Nazione: USA
Anno: 2003
Genere: thriller
Durata: 1h40m
Regia: Jonathan Glazer
Sceneggiatura: Milo Addica, Jean-Claude Carriere, Jonathan Glazer
Fotografia: Harris Savides
Musiche: Alexandre Desplat
Cast: Nicole Kidman, Cameron Bright, Danny Huston, Lauren Bacall, Alison Elliott, Arliss Howard, Michael Desautels, Peter Stormare, Anne Heche, Cara Seymour, Ted Levine, Zoe Caldwell, Novella Nelson


Trama
Anna, a dieci anni dalla morte di suo marito Sean, è riuscita a rifarsi una vita ed sta per risposarsi con Joseph. Una sera, durante il compleanno della madre, quando i due hanno già annunciano le imminenti nozze, accade un fatto incredibile. Un bambino di dieci anni arriva chiedendo di parlare con Anna. Il bambino chiede ad Anna di non sposarsi perché è lui è Sean, o meglio, la sua reincarnazione. Nessuno chiaramente crede ad una sola parola del bambino, ma con il tempo Anna inizia a credere che qualcosa di soprannaturale possa celarsi in quel bambino.

Recensione
Dalle prime scene di “Birth - Io sono Sean” sembra di trovarsi di fronte ad un thriller di qualità, dall’ambientazione raffinata. Il regista Jonathan Glazer ed i suoi co-sceneggiatori Milo Addica e Jean-Claude Carrière, si insinuano però in un campo minato a causa del difficile argomento da analizzare. La storia viene sviluppata nel modo sbagliato, seguendo la strada di voler persuadere lo spettatore che il bambino non può essere Sean, come se fosse facile essere convinti del contrario. Il soprannaturale ed il metafisico sono concetti che l’uomo medio non accetta come dato di fatto. Se “Birth - Io sono Sean” prova ad essere un thriller, esce sconfitto su tutti i fronti: ritmo debole, suspense inesistente, trama scontata priva di colpi di scena, dialoghi imbarazzanti e situazioni al limite dell’assurdo. Se è vero che di fronte all’amore ogni logica si dissolve, è del tutto assurdo però che una donna in procinto di sposarsi possa meditare di fuggire con un bambino che afferma di essere il marito defunto, dicendo di voler attendere dieci anni diventi uomo per poter completare il loro amore. Il finale inoltre si rivela un vero fiasco, con la netta sensazione dell’incapacità di Glazer di uscire dal perfido labirinto da lui stesso architettato. Nicole Kidman non è ai suoi massimi livelli a causa del suo personaggio austero e pesante. Cameron Bright interpreta il bambino odioso ed insolente, un’interpretazione del tutto da rivedere. Buona la fotografia che riflettono l’atmosfera intimistica della storia e di New York, sapientemente scelta come location nelle sue parti più raffinate ed austere. Orrendo il sonoro, il motivo che si ripete in quasi ogni scena del film in breve tempo diventa davvero irritante.
“Birth - Io sono Sean” è un thriller pessimo, una brutta sorpresa per chi si avvicina al film confidando nella presenza della Kidman. Un film senza ritmo, poco credibile e, peggio ancora, noioso.

Voto: 41%


2 Comments:

The Young Erika said...

Ciao!
Mi chiamo Erika!
Io amo il cinema! Adoro andarci, guardare film in TV, in DVD... e sto studiando per diventare un'attrice! ^_^
Mi piace il tuo blog!!!
Vieni a visitare il mio, così mi dici cosa ne pensi!!!
Saluti! <3

Anonimo said...

condivido con la recensione.. e poi continuo a rimuginare sul finale del film...Sto bimbo sa tutto..ma si dimentica l'altra persona più importante della sua vita...non capisco..!?