Il regista francese di origini polacche Roman Polanski è stato arrestato non appena giunto all’aeroporto di Zurigo dove avrebbe dovuto ricevere un premio alla carriera allo Zurich Film Festival. L’arresto è avvenuto sulla base di un mandato d'arresto spiccato dagli Stati Uniti nel 1978, quando il regista ripiegò in Francia per non mettere mai più piede sul territorio americano, neanche per ricevere il premio Oscar per la migliore regia per “Il Pianista” nel 2003. L’accusa mossa nei confronti di Polanski, oggi 76enne, è grave: nel 1977, il regista abusò, durante un servizio fotografico nella casa di Jack Nicholson ad Hollywood, di una bambina di 13 anni dopo averla drogata e fatta ubriacare. Polanski sostenne che la vittima, Samantha Geimer, aveva già avuto esperienze sessuali ed era consenziente, ma questo non gli ha impedì di trascorrere un mese e mezzo di carcere. Dopo essere stato rilasciato su cauzione, fuggì in Francia prima della sentenza di condanna. Oggi, Samantha Geimer, è una donna sposata e vive alle Hawaii e in una recente intervista ha dichiarato di non serbare più rancore al regista. Il 2 dicembre scorso, Polanski fece richiesta al tribunale di Los Angeles di essere scagionato dalle accuse trasmettendo alcuni documenti legali che contengono una descrizione dettagliata degli atti sessuali consumati ai danni della bambina. La richiesta di assoluzione è stata immediatamente respinta dal giudice di Los Angeles Peter Espinoza. Il portavoce del ministero della Giustizia svizzero ha reso noto che il regista verrà estradato negli Usa anche se Francia e Polonia sono intervenute per studiare sul da farsi.
Non è l’unico caso di cronaca nera che coinvolge Polanski: nel 1969, la moglie Sharon Tate, incinta, fu uccisa da Susan Atkins, appartenente alla setta di Charles Manson, morta per un cancro al cervello proprio qualche giorno fa.
Non appena si è diffusa la notizia, sono scoppiate proteste in Svizzera. L’Associazione degli scrittori e dei registi ha affermato che si tratta di uni “scandalo legale che pregiudicherà la reputazione della Svizzera nel mondo”. Malgrado l’arresto di Polanski, gli organizzatori dello Zurich Film Festival hanno deciso lo stesso di conferirgli il premio, anche se è chiaro che non potrà essere ritirato.
Non è l’unico caso di cronaca nera che coinvolge Polanski: nel 1969, la moglie Sharon Tate, incinta, fu uccisa da Susan Atkins, appartenente alla setta di Charles Manson, morta per un cancro al cervello proprio qualche giorno fa.
Non appena si è diffusa la notizia, sono scoppiate proteste in Svizzera. L’Associazione degli scrittori e dei registi ha affermato che si tratta di uni “scandalo legale che pregiudicherà la reputazione della Svizzera nel mondo”. Malgrado l’arresto di Polanski, gli organizzatori dello Zurich Film Festival hanno deciso lo stesso di conferirgli il premio, anche se è chiaro che non potrà essere ritirato.
8 Comments:
Ciao, complimenti per il blog. Ti va uno scambio link? Fammi sapere sul mio
http://andreainforma.blogspot.com/
E' giusto che paghi per quello che ha fatto. e l' atteggiamento tenuto in questi anni non fa altro che appesantire la sua colpevolezza.
Sono d'accordo, se ha fatto qualcosa deve scontare la pena. Ovviamente appena si sarà fatta luce infatti mi pare incasinata la faccenda.
condivido quanto detto nei commenti precedenti...se ha fatto quello di cui è accusato deve essere condannato; d'altra parte ho come l'impressione che - visto il suo status di VIP internazionale - troveranno una scappatoia, in un modo o nell'altro...
ciao!
chi è colpevole paghi
ciao, grazie del passaggio, abbiamo in comune l'amore per il cinema a quanto vedo! Su Polansky devo dire che secondo me dovrebbe scontare la pena e basta, non importa che siano passati 30 anni, tanto più che quelle molestie lui le ha ammesse. se non fosse un cineasta ci sarebbe tutta questa mobilitazione?
ciao!
io nn ho parole!
mi sembra che sia stato detto tutto
resta una frase pesante....lei aveva 13 anni ed era consenziente!
questo è orrore!
ciao
notte
azzurra
La ringrazio per Blog intiresny
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