martedì 15 settembre 2009

SPINELLI VIETATI AD AMSTERDAM ED IN OLANDA

Coffee shop - Amsterdam (Olanda)L’Olanda ed Amsterdam, sono note in tutto il mondo per la loro posizione ampiamente tollerante nei confronti delle droghe leggere. La legislazione olandese attua una netta distinzione tra droghe leggere (marijuana, hashish) e droghe pesanti (ecstasy, eroina e cocaina). Il confine che divide queste due categorie (la legge olandese non fa infatti uso dei termini “leggere” e “pesanti”) di droghe si basa sulla considerazione su loro effetti: nel primo caso, si tratta di un’alterazione dello stato psicologico dell’individuo, nel secondo, invece, tali droghe portano a vera dipendenza fisica. La bedoogbeleid, la politica della tolleranza, cercava di separare i due mercati limitando così le possibilità che i consumatori di droghe leggere passassero alle droghe pesanti.
In Olanda, i coffee-shop hanno il permesso di vendere hashish e marijuana, pur dovendo rispettare limiti molto forti. Non è infatti possibile vendere più di 5 gr. al giorno alla stessa persona, né poter avere nel proprio magazzino un quantitativo maggiore di 500 gr. Ovviamente, il consumatore non può essere un minorenne, al quale è anche inibito l’accesso al locale.
Le cose però stanno per cambiare: il primo ministro Jan Peter Balkenende ha annunciato che il governo olandese ha intenzione a presentare entro la fine dell’anno un progetto di legge affinché, in tutto il paese, Amsterdam compresa, i coffee shop dove è tollerata la vendita di hashish e marijuana vengano ridimensionati e fruibili soltanto dai consumatori locali. Potrebbe finire dunque il peregrinare di migliaia di turisti che vedono l’Olanda soltanto come un paese dove poter acquistare e consumare droghe leggere. La bedoogbeleid, che ha creato sempre più problemi tra l’Olanda e l’Unione Europea, ha i giorni contati. Alcuni mesi fa il governo di coalizione olandese aveva perciò delegato una commissione di analizzare la politica sulle droghe in modo da risolvere un groviglio legale che nel 1976 depenalizzava il possesso e il consumo di cannabis fino a cinque grammi concedendo la licenza di vendita ai coffee-shop, pur continuando a perseguire la coltivazione e produzione di droga. Un controsenso che neanche un paese tollerante come l’Olanda poteva lasciar passare a lungo inosservato. La legge dunque sarà, con molta probabilità, applicata ed i coffee-shop dovranno chiudere oppure diventare delle semplici sale da tè.
I tantissimi turisti che si recano in Olanda con finalità “stupefacenti” possono soltanto sperare nel Consiglio di Stato che dovrà decidere se limitare la vendita ai soli olandesi non sia discriminatorio e contrario alla libera circolazione delle persone e delle merci in vigore in Unione Europea. Per la serie: i controsensi non finiscono mai!


4 Comments:

mandarino said...

E' noto che la stragrande maggioranza dei turisti europei, italiani in primis, fanno viaggi ad Amsterdam attratti dalla possibilità di provare le droghe leggere vendute nei coffee shop. Ho anche letto che già da domani nelle città di Roosendaal e Bergen op Zoom il divieto di vendere droghe leggere sarà già attivo. Sarà la fine degli "esodi" verso Amsterdam?

Anonimo said...
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ISOLE-GRECHE.com said...

Va bene che vuoi dirci cosa cercavi, ma addirittura provare a mettere il link per pubblicizzarlo... mi pare un po' troppo. Inoltre dovresti imparare a creare i link attivi. Qui siamo in un blog html e non in un forum... Il tag [URL] non funge... devi mettere <a href="...>.

Evitiamo di fare i furbi!

Anonimo said...

ma che boiata... non ci posso credere che una fonte di turismo del genere venga stroncata da un politico che vuole omologare la città al resto dell'europa senza parlare di tutti i coffeshop... che fanno vendono the? e 100 coffeshop che vendono the che concorrenza si fanno?