sabato 3 ottobre 2009

BASTARDI SENZA GLORIA

Locandina del film Bastardi senza gloria
Titolo originale: Inglourious Basterds
Nazione: USA
Anno: 2009
Genere: guerra
Durata: 2h33m
Regia: Quentin Tarantino
Sceneggiatura: Quentin Tarantino
Fotografia: Robert Richardson
Musiche: Mary Ramos
Cast: Brad Pitt, Melanie Laurent, Christoph Waltz, Diane Kruger, Eli Roth, Julie Dreyfus, Michael Fassbender, Cloris Leachman, Til Schweiger, Maggie Cheung, Mike Myers, Rod Taylor, Christian Berkel, Daniel Brühl, Gedeon Burkhard, Paul Rust, Jacky Ido, Samm Levine, Martin Wuttke


Trama
Durante il primo anno dell’occupazione nazista in Francia, il colonnello delle SS Hans Landa, voluto da Hitler a suo fianco nella caccia agli ebrei, giunge nella casa di campagna della famiglia LaPadite. Dopo un lungo ed estenuante interrogatorio riesce a far confessare al capofamiglia di nascondere in casa una famiglia ebrea. Senza battere ciglio, Landa chiama i suoi soldati e stermina l’intera famiglia che si nascondeva sotto il pavimento. La giovane Shosanna riesce però a fuggire rifugiandosi a Parigi dove, sotto falsa identità, diventa proprietaria di un cinema. Nel frattempo il tenente Aldo Raine si mette a capo di una squadra di soldati, conosciuta dai nazisti come i Bastardi, con lo scopo di uccidere il maggior numero di nazisti. Ben presto la strada dei Bastardi si incrocerà con quella di Shosanna, uniti dal medesimo proposito: far fuori il maggior numero di nazisti.

Recensione
Quentin Tarantino è noto per il suo amore viscerale per il cinema e per la sua straordinaria cultura cinematografica, in particolare per il cinema b-movie, grazie soprattutto al suo lavoro giovanile come commesso nel “Manhattan Beach Video Archives”, una videoteca di Los Angeles. Le sue pellicole non possono sottrarsi alla sua passione e conoscenza cinematografica e così, film dopo film, assistiamo a citazioni e riferimenti che appaiono tuttavia sempre come omaggi e mai come plagi. E’ il cinema italiano quello preferito da Tarantino, e “Bastardi senza gloria” ne è l’ennesimo esempio. Già il titolo si rifà ad un classico come “Quel maledetto treno blindato” di Enzo G. Castellari che il regista ha voluto nel film in un cameo. Il suo, però, non vuole essere un remake e questa sua intenzione viene rimarcata dal titolo originale “Inglorious Basterds”, un errore voluto per slegarsi dal film di Castellari che in America è conosciuto con il titolo “Inglorious Bastards”.
Un melting pot di generi che si attraversano e si sovrappongono generando un prodotto caratterizzato dalla tipica originalità tarantiniana. Suddiviso in cinque capitoli che, come pezzi di un puzzle, pian piano si compongono fino all’esaltante finale, “Bastardi senza gloria” si apre come un classico spaghetti western: la canzone “The Green Leaves of Summer” tratta da “La battaglia di Alamo” di e con John Wayne, le inquadrature a campo lunghissimo del verde paesaggio della tranquilla campagna francese, i primissimi piani dei volti sudati per lo sgomento, il contadino che vede in lontananza l’arrivo dei nazisti mentre è intento a spaccare la legna sono evidenti elementi tratti da pellicole del genere reso famoso da Sergio Leone. Memorabile è poi il dialogo, carico di tensione, tra il colonnello Landa ed il contadino LaPadite che raggiunge l’assurdo nel paragone di Landa tra ebrei e ratti.
La musica è, come sempre, parte fondamentale della cinematografia di Tarantino e la colonna sonora di “Bastardi senza gloria” presenta cicche rarissime che offrono un compendio di colonne sonore di cinema che va dalle commedie del periodo nazista agli spaghetti western, passando per film di rara reperibilità. Tracce già utilizzate in film del passato: Tarantino regala non solo perle morriconiane come “Algeri: 1 novembre 1954” (“La Battaglia di Algeri”), “Dopo la Condanna” e “La resa (“La resa dei conti), “Il mercenario” (“Il mercenario”), “Un amico” (“Revolver”), “Rabbia e tarantella” (“Allonsanfan”), L’incontro con la figlia (Il Ritorno di Ringo), ma anche, tra le tante, “Cat people” di David Bowie e Giorgio Moroder da “Il bacio della pantera”, “Zulus” da “Zulu dawn”, “Tiger tank” da “I guerrieri” con Clint Eastwood e “Bath attack” dal poco conosciuto ma interessante film horror “The Entity”. Una colonna sonora che gioca un ruolo fondamentale utilizzata per enfatizzare o demistificare gli episodi del film.
Grande cura è riservata ai suoi personaggi: il sergente “orso ebreo” Donny Donowitz, interpretato dal Eli Roth (regista della saga di “Hostel”) è probabilmente il più riuscito, comico ma feroce con le sue vittime; il colonnello Landa, divertente ed inquietante al tempo stesso, ha regalato a Christoph Waltz la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2009; il capo dei Bastardi, Aldo Raine, interpretato da un baffuto e compiaciuto Brad Pitt; un Hitler surreale, interpretato da un azzeccato Martin Wuttke; Shoshanna/Emmanuelle (Melanie Laurent), capace di trasformarsi da docile vittima a spietata carnefice nell’altra memorabile scena impressa sullo schermo della sua sala cinematografica. Tanti, davvero tanti personaggi originali e divertenti, perfette pedine nella scacchiera creata dal genio di Quentin Tarantino.
“Bastardi senza gloria” non si sottrae la classico tema tarantiniano della vendetta. Come nelle sue altre pellicole, la vendetta è il motore che spinge i suoi personaggi all’azione ed alla determinazione di ogni singolo episodio dai risultati sempre inaspettati.
Se Tarantino ci aveva abituato a dialoghi brillanti contenenti approfondimenti di concetti a prima vista banali, questa volta va oltre giocando e servendosi delle lingue. Inglese, francese, tedesco, italiano e persino il siciliano condizionando parti importanti della storia. Al proposito, se ne consiglia la visione in lingua originale, che consegni ad ogni personaggio la propria nazionalità ed il proprio idioma.
A differenza di “Operazione Valchiria”, nel quale il cinema si limita a riportare i fatti storici così come avvennero, “Bastardi senza gloria” è un esempio della potenza creatrice e distruttrice del cinema, capace di stravolgere i fatti. Non è il cinema al servizio della storia, bensì l’esatto contrario.
“Bastardi senza gloria” è dunque una nuova grande opera di Tarantino. Per sua natura incapace di sintesi, il folle e creativo regista americano ha però la capacità di rendere leggere e piacevoli circa due ore e mezzo cinema che scorrono con ritmo e vivacità.

Voto: 86%


8 Comments:

la signora in rosso said...

film di guerra ... non li amo molto... il punteggio però mi dice che questo forse vale la pena di vedere. Ciao

Anonimo said...

C'è un sito dove vedere Bastardi senza gloria in streaming?

maya said...

Per tutto quello che hai scritto, per le sapienti e appropriate citazioni cinematografiche e per l'originalità del film, i colori, i personaggi, la storia e molto altro, mi piace questo film come tutta la filmografia di Tarantino ogni suo film non racconta soltanto una storia, non è solo un film su quella specifica vicenda chene è il soggetto, ma finisce per essere un film sul cinema, il cinema che racconta e celebra se stesso, con ironia, senza retorica, ma con fantasia creatività e passione.

Tyler said...

"Non è il mio capolavoro?" dice Pitt rivolto alla telecamera. Sembra proprio Tarantino fare al pubblico questa domanda. Beh, "Bastardi senza gloria" non è il capolavoro, ma uno dei capolavori di Tarantino

pilloledicinema said...

Di sicuro lo andrò a vedere al cinema, magari questa domenica. Sono curiosissimo e ne ho sentito parlare bene praticamente a tutti.
Speriamo bene perché quando si parte da aspettative così alte spesso si rimane delusi. Ma non credo che andrà così stavolta.
Ciao

Tarantolato said...

Io l'ho visto amante di Tarantino e carico di aspettative. Ti assicuro che seppur Bastardi senza gloria non sia il capolavoro di Tarantino (la storia è spettacolare come quella di Pulp Fiction) è davvero incredibile!

Luciano said...

Ovunque ottime recensioni! Un film che spero di vedere al più presto.

Anonimo said...

semplicemente fantastico, Landa è eccezzionale, la regia della è meravigliosa, la prima parte eccezionale.

Questo è cinema, Tarantino è diventato una firma di garanzia.
DA VEDERE