domenica 8 novembre 2009

L'UOMO CHE FISSA LE CAPRE

Locandina del film L'uomo che fissava le capreTitolo originale: The men who stare at goats
Nazione: Gran Bretagna, USA
Anno: 2009
Genere: commedia
Durata: 1h33m
Regia: Grant Heslov
Sceneggiatura: Peter Straughan
Fotografia: Robert Elswit
Musiche: Rolfe Kent
Cast: Ewan McGregor, George Clooney, Jeff Bridges, Kevin Spacey, Stephen Root, Robert Patrick, Stephen Lang, Rebecca Mader, Terry Serpico, Glenn Morshower, Nick Offerman, Tim Griffin, Jacob Browne, Todd La Tourrette, Waleed Zuaiter, Fawad Siddiqui


Trama
Bob Wilton è un giornalista imbranato e lontano dal successo, lasciato dalla moglie per il suo editore. Per dimostrare il suo valore ed il suo coraggio alla moglie traditrice, Wilton decide di partire per l’Iraq. Rimasto bloccato a Kuwait City per le difficoltà di oltrepassare la frontiera, incontra nel suo albergo Lyn Cassady, un soldato Jedi della New Earth Army, un reparto sperimentale dell'esercito americano intenzionato a combattere le guerre con poteri psichici che i soldati sviluppano mediante addestramenti hippy organizzati dall’eccentrico Bill Django. Cassady sta per entrare in Iraq per una missione segreta e Wilton lo convince a portarlo con sé, determinato a scrivere una storia sulla New Earth Army.

Recensione
Tratto verosimilmente da un’assurda storia vera narrata nel libro “Capre di guerra” del reporter Jon Ronson, “L’uomo che fissa le capre” è una commedia grottesca, esilarante, demenziale e irriverente diretta dall’attore e sceneggiatore Grant Heslov. Una scelta difficile ed azzardata quella di Heslov per il suo film d’esordio: trattare con piglio bizzarro ed assurdo temi seri e riservati come le azioni militari degli Stati Uniti. Ronson cita nel suo libro che “la verità è in realtà molto più buffonesca di quella in cui credono la maggior parte dei sostenitori delle teorie cospirative” ed così Heslov ha poco da inventare perché seguendo le linee del libro tutto gli riesce facile e spontaneo. Attraverso questa storia inverosimile, ma realmente accaduta, realizza un film antimilitarista molto critico nei confronti degli Stati Uniti ed esplorando i torbidi retroscena dell’esercito americano mette in evidenza tutti i fallimenti derivanti dalle guerre intraprese sia nel passato (Vietnam) che nel presente (Iraq) e gli orrori, ormai noti, di Guantanamo ed Abu Ghraib. In realtà non è magnanimo neanche contro chi osteggiava con vigoria l’intervento militare americano in Vietnam, quegli hippy che ne “L’uomo che fissa le capre” descrive in maniera leggera e poco nobile. Anni di lotta del movimento dei “figli dei fiori”, la loro identità culturale e la filosofia orientale e spirituale sono in più punti utilizzati per battute, sì divertenti, ma che li riducono a fricchettoni dediti al ballo ed alle droghe.
“L’uomo che fissa le capre”è un film interessante (attori in palla e dialoghi divertenti) che però non convince. I continui flashback, le storie che si sovrappongono attraverso i racconti dei protagonisti, sembrano cercare di tappare delle falle forse derivanti dal libro di Ronson che più che un racconto si può configurare come un saggio. E, per di più, frazionano eccessivamente la storia principale che, già irrazionale, complica il lavoro dello spettatore che, alla fine, riesce soltanto a divertirsi per diverse battute che, sì, sono davvero esilaranti. Sebbene la storia non abbia senso, è palese l’imbarazzo per una sceneggiatura che muove i protagonisti senza un reale scopo. E quello che nel finale viene offerto, seppur apprezzabile come messaggio, viene proposto in maniera troppo disincantata per apparire serio ed autorevole.
Il cast è eccezionale: George Clooney è divertente e divertito nel suo ruolo, anche se a volte sempre prenderci troppo gusto e gigioneggia; Jeff Bridges è meraviglioso come ai tempi de “Il grande Lebowski”; Kevin Spacey è perfetto nel ruolo del perfido bastardo invidioso; Ewan McGregor è un po’ smorto e monotono, ma forse era il suo personaggio a determinarne questi aspetti poco avvicenti.
“L’uomo che fissa le capre” è dunque un film che, a causa di una sceneggiatura troppo inverosimile per sua natura (chiunque rimane sbigottito sul fatto che possa essere davvero accaduta una storia simile), non coinvolge lo spettatore che tuttavia non può far altro che ridere per la storia e per le battute regalate in più momenti. Ne consegue che il messaggio importante che è alla base del film non viene assolutamente recepito. Forse solo registi come Kubrick si possono permettere di scherzare con la guerra.

Voto: 66%


11 Comments:

Anonimo said...

Sto cercando L'uomo che fissa le capre in streaming. Qlc lo ha trovato???

Un tocco di Rosa said...

Dalla Trama, sembra un film interessantissimi, lo metto nella mia lista di film da vedere. Mah, Scusatemi il commento fuori luogo ora: Ne avete giá parlato sul film su MICHAEL JACKSON "THIS IS IT" ? se ne aveste gia parlato allora datemi un riferimento al post che vado a leggere, se no, mi dide se ne vale la pena andarlo a vedere?
Un salutone a tutti. ciao
Rosa

Cappellaio said...

ma... a me è piaciuto molto.. un grande lebowski in stile hippy

Anonimo said...

Se arriva da me corro a vederlo, mi incuriosisce troppo.

Ale55andra

CICABU said...

L'uomo che fissa le capre è una cagata pazzesca!!!

Mi aspetto almeno 125 minuti di applausi!

Duca Nero said...

Nonostante le pecche voglio vederlo...
se non altro per il cast (Kevin Spacey su tutti)

E poi che la realtà supera la fantasia, soprattutto in politica e in guerra, è una tragica realtà...

ti faccio sapere

gigia said...

Io l'ho trovato comicamente assurdo, ma molto interessante per le tematiche affrontate in maniera ovviamente ipotetica...secondo me e' da vedere.

Anonimo said...

Io l'ho visto e sinceramente l'ho trovato molto noioso, non comico come mi avevano fatto credere.
Ho riso una sola volta in tutto il film, e verso la fine mi stavo anche addormentando.
I 7€ spesi peggio per un film al cinema.
Ovviamente è un mio parere. ;)

Anonimo said...

Non sono troppo d'accordo con la recensione per quanto riguarda Ewan McGregor, mi pare di gran lunga l'unica prova degna di nota.
Condivido però il giudizio generale sul film.
Cioè, sembra davvero un giornalista imbranato.
Clooney fa la stessa parte in quasi tutti i film in cui recita, quindi niente di nuovo, Bridges è Lebowski... ma non s'è accorto che il film è un altro?
Deludentissimo Kevin Spacey.

Anonimo said...

mi ricorda molto i film dei fratelli cohen. ma manca questo senso e si trova MOLTO a fatica il senso della storia, cioè cosa ci voleva dire il regista.
Credo che la storia importante sia il percrso di maturazione che fa il giornalista da quando viene lasciato dalla moglie e muore il suo collega a quando torna a casa rinforzato da questa allucinante esperienza...
il voto finale cmq è insufficiente, il film si potrebbe salvare (ma nn lo fa) solo per l'uomirsmo.

Velleius

Anonimo said...

Io l'ho trovato bellissimo....un film cazzone al punto giusto ma con un grande messaggio pacifista di fondo.
Da vedere: per il cast, per farsi due risate e per delirare un po' du ipotetici mondi alternativi.