venerdì 5 febbraio 2010

PARANORMAL ACTIVITY

Locandina Paranormal activityTitolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: horror
Durata: 1h39m
Regia: Oren Peli
Sceneggiatura: Oren Peli
Fotografia: Oren Peli
Musiche: Mark Binder
Cast: Katie Featherston, Micah Sloat, Mark Fredrichs, Amber Armstrong, Ashley Palmer, Randy McDowell


Trama
Una giovane coppia si è appena trasferita nella nuova casa nella periferia di San Diego. Lei, Katie Featherston, è una studentessa universitaria e lui, Micah Sloath, lavora come programmatore. La loro potrebbe essere una vita perfetta, ma una serie di strani e minacciosi eventi mette a rischio la loro tranquillità. In particolare, Katie si sente perseguitata fin dall’età di otto anni da un’entità che non le dà pace. Micah convince Katie a filmare con una videocamera digitale ciò che accade durante la loro giornata, lasciandola accesa di notte nella loro camera da letto mentre dormono. Quello che registra la videocamera è davvero inquietante: Katie è sempre più angosciata dalla spirale di eventi spaventosi, mentre Micah è sempre più ossessionato dalla ricerca di una prova filmata di un’attività paranormale.

Recensione
“Paranormal activity” è il perfetto esempio di come si possa realizzare un buon film senza aver a disposizione un budget tale da garantire un cast stellare ed effetti speciali straordinari. “Paranormal activity” è infatti costato appena $15.000, frutto delle riprese girate nella casa dello stesso regista Oren Peli, un americano di origini israeliane all’esordio nel cinema (è un ex programmatore di videogames), assieme ad un cast ridottissimo di attori sconosciuti (amici del regista). Bisogna premettere che “Paranormal activity” non è il primo film che si inspira, nel modo di girare, al film “The Blair Witch Project”. La sua realizzazione segue infatti quella di altre pellicole “amatoriali” che hanno trovato successo nelle sale cinematografiche o che hanno trovato un po’ di visibilità soltanto sul web. Il successo di “Paranormal activity”, al di là di quelli che possono essere i suoi meriti, è dovuto alla fortunata coincidenza che ha visto Steven Spielberg entrare in possesso di una copia del film. Il regista è rimasto talmente terrorizzato dal film da terminarne la visione in due giorni. In realtà, “Paranormal activity” è un film estremamente semplice in ogni suo aspetto. La trama si sviluppa sulle vicende quotidiane della coppia, noiose come spesso sono le giornate di chiunque. La regia si suddivide tra le riprese diurne, affidate agli stessi attori che, videocamera alla mano, riprendono tutto ciò che accade nella loro casa (Peli ha affermato di non averli vincolati su particolari tecniche di regia) e quelle notturne della videocamera fissa nella loro camera da letto. I dialoghi sono per lo più banali, avvicinando il film ad un comune filmino amatoriale. Le interpretazioni dei due attori principali sono lontane da ogni possibile nomination a premi cinematografici. I personaggi sono privi di ogni attrattiva: Katie è estenuante nella sua angoscia incessante, e Micah è il classico giovane americano belloccio, stupido e presuntuoso. Infine, la componente splatter, tipica di un film horror, è del tutto assente. Cos’è che allora può affascinare di “Paranormal activity”? Può sembrare assurdo, ma sono tutti gli elementi sopra citati. La genialità e l’orrore di questo film si trovano nel realismo delle interpretazioni e della messa in scena, per quanto siano semplici e banali. Si vede chiaramente come i due attori protagonisti non brillino per qualità, ma, consapevoli di questo, non si preoccupano di lavorare sulla loro recitazione, rimanendo dunque rilassati e naturali tanto da apparire convincenti nella loro genuinità. Se al principio il comportamento di Katie può sembrare legato ai suoi timori riguardanti il suo rapporto con Micah e l’importante decisione di vivere insieme, nel proseguo dei terrificanti eventi paranormali, quando è ormai sull’orlo di un esaurimento nervoso, depressa dalla mancanza di una soluzione ai suoi problemi, non si può non preoccuparsi per il suo benessere fisico e psichico. Il sopraggiungere della notte e del momento in cui i due vanno a dormire nella consapevolezza che qualcosa di brutto sta per accadere è motivo di ansia per lo spettatore. L’atmosfera di realismo di “Paranormal activity” è accentuata dal fatto che i due attori siano degli sconosciuti (sarebbe difficile immaginare la stessa empatia nei confronti di attori famosi). I personaggi sono fedeli a se stessi, le loro decisioni possono essere dai più considerate stupide, ma non sono che una delle possibili reazioni ad uno scenario razionalmente inspiegabile, dal quale neanche la fuga può essere d’aiuto. Tutto ciò produce effetti di disagio e di tensione nei quali lo spettatore è vincolato dalla visione stessa del film. Il buio ed il silenzio poi fanno il resto. La visione notturna di un letto, della sua intimità, della sua imprescindibilità (chiunque deve coricarsi ogni notte nel proprio letto e dormire), in attesa che possa accadere qualcosa, che possa arrivare un’entità (fantasma o demone che sia) è agghiacciante. La tecnica scelta da Oren Peli di scorrere rapidamente le riprese notturne del film fino all’ora esatta in cui sta per accadere qualcosa è snervante: il passaggio dai classici pulsanti “FF” e “PLAY” segna l’inizio dell’incubo. Riguardo al finale del film (che per ovvie ragioni non viene rivelato) è necessario precisare che quello inizialmente pensato da Peli è più in linea con il taglio “amatoriale”, mentre quello suggerito da Spielberg e proposto per le sale cinematografiche è di certo più spaventoso, ma più “commerciale”.
Un suggerimento: non vedete “Paranormal activity” al cinema, in particolare nelle serate del weekend, quando la sala è piena di ragazzini chiassosi. Per immergersi totalmente nell’atmosfera del film è consigliabile vederlo a casa, meglio se da soli o con il proprio partner, meglio ancora nella propria camera da letto, al buio. Capirete perché una porta che sbatte, un’ombra che si muove o una luce che si accende da sola possano davvero spaventare. “Paranormal activity” viola la sacralità della camera da letto ed è proprio quello il tempio perfetto dove immolarsi!

Voto: 80%


10 Comments:

Cannibal Kid said...

film agghiacciante. concordo che vada visto al buio in camera da letto per una piena full immersion.

il finale "modificato" non l'ho visto. quello della versione originale comunque mi ha veramente angosciato come poche altre cose abbia mai visto

Anonimo said...

fal trailer sembra buono e mi voglio fidare di questa recensione. il titolo in italiano èè proprio paranormal activity? non riesco a trovarlo nella programmazione del mio cinema!

davide

Anonimo said...

"LA RUSSA, TRAILER DI 'PARANORMAL ACTIVITY' TERRORIZZA I BAMBINI"

http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=73436&Cat=1&I=immagini/Politica/la%20russa.jpg&IdTipo=0&TitoloBlocco=Italia&Codi_Cate_Arti=18

kusanagi said...

Concordo, forse e' il primo film "da camera", ideale per il P2P, perche' in una sala l'effetto immedesimazione secondo me decade del tutto, invece guardarselo in casa sul pc, al buio, di notte, puo' far venire i brividi.

A me non ha preso molto, tranne alcune sequenze, ma il genere possessioni e case infestate mi ha sempre lasciato abbastanza indifferente ...

Anonimo said...

Anche perché lo streaming di Paranormal Activity è già disponibile da tempo... ma qualcuno credo lo sappia già!

Anonimo said...

Io l'ho vista da sola nella mia stanza al buio e più di una volta mi stava per cadere la testa sulla scrivania..cioè proprio ho dovuto sforzarmi per rimanere sveglia. Di una noia colossale. Non vedo come una porta che si muove leggermente, un'orma, una tavola che brucia da sola o due ragazzi che non fanno altro che dirsi cose inutili e non interessanti, possano suscitare angoscia o terrore. Ah, io non mi sono preoccupata affatto della salute psichica e fisica di Katie. Talmente era odiosa e petulante (oltre che fidanzata con uno stupido idiota), che non vedevo l'ora morisse nelle più terribili delle maniere ^^

Ale55andra

Floyd80 said...

Non vedo l'ora di andarlo a vedere...penso che gli horror al cinema rendono meglio...nessun home theatre può paragonarsi al buio della sala e soprattutto agli apparecchi acustici a manetta che ti fanno saltare dalla sedia.

agriturismo said...

mi sa che Dario Argento non ha insegnato niente, film che ha un unico pregio il costo quasi zero e l'incasso colossale , la paura...... non esiste

Roberto Junior Fusco said...

Un film che colpisce nel segno. E che divide...

Anonimo said...

Un capolavoro,sconvolgente.
L'ho visto da solo,al buio,sull'ipad con le cuffie.
Davvero una piacevolissima sorpresa,da vedere e rivedere.
Ho interrotto la visione almeno 4 volte per prendere fiato.
Ragazzi,questo e' un capolavoro.
Niente a che fare con le porcherie dozzinali che spesso vengono spacciate per horror movie.
Nicola - milano