domenica 31 ottobre 2010

IL CATTIVO TENENTE - ULTIMA CHIAMATA NEW ORLEANS

Il cattivo tenente

Titolo originale: Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans
Nazione: USA
Anno: 2009
Genere: drammatico, poliziesco
Durata: 2h01m
Regia: Werner Herzog
Sceneggiatura: William M. Finkelstein
Fotografia: Peter Zeitlinger
Musiche: Mark Isham
Cast: Nicolas Cage, Eva Mendes, Val Kilmer, Fairuza Balk, Xzibit, Shawn Hatosy, Jennifer Coolidge, Tom Bower, Vondie Curtis-Hall, Brad Dourif, Denzel Whitaker, Shea Whigham, Michael Shannon, Joe Nemmers

Trama
Terence McDonagh, detective della polizia di New Orleans, salva un prigioniero che sta per annegare nella prigione a causa dell’uragano Katrina. Questa impresa gli vale una promozione al grado di tenente, ma riporta un grave infortunio alla schiena. Un anno dopo, Terence ha una dipendenza dal Vicodin e dalla cocaina. Una famiglia di immigrati africani viene trovata massacrata e sarà lui a dover trovare i colpevoli.

Recensione
Difficile bollare “Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans” come una mera operazione commerciale, l’ennesimo esempio di come ormai il cinema non avendo più idee in testa, ricicli vecchie pellicole rifacendone remake. Dietro la macchina da presa, infatti, non c’è il classico regista da blockbuster, bensì Werner Herzog, regista tedesco autore di pellicole importanti per il cosiddetto “cinema d’autore”. Un cinema inquietante, spesso sull’orlo del delirio, difficile da digerire per lo spettatore medio. Inoltre, la pellicola originale, quel “Il cattivo tenente” era una creatura di un altro mostro sacro come Abel Ferrara.
Come c’era da aspettarsi, il film di Herzog ha poco in comune con quanto espresso da Ferrara, così come sono diversi il loro modi di fare cinema. Il punto di partenza di entrambi è Terence McDonagh, il cattivo tenente che ama e protegge una prostituta, gioca d’azzardo e commette ogni genere di scelleratezza per procurarsi droga. Il tenente di Herzog è un uomo indefinibile, lontano anni luce dall’onestà e dalla rettitudine ma neanche del tutto corrotto e degenerato. Un uomo vittima di sé stesso e dei suoi vizi che riesce a risorgere in maniera del tutto casuale e fortuita, a differenza di quanto accadeva nel film di Ferrara.
Nicholas Cage non mostra alcun timore pur sapendo di doversi confrontare con Harvey Keitel, interprete dell’originale cattivo tenente, in fondo le interpretazioni non sono neanche confrontabili data la differente visione dei personaggi da parte dei registi. Appare convincente la sua esposizione dei mali fisici ed interiori del personaggio. Inoltre, mostra un’estrosità straordinaria, in particolare nella scena in cui inveisce contro la vecchietta della casa di cura. Bene anche Eva Mendes nel ruolo di prostituta: decisa ma docile con il suo amante “protettore”. Peccato, invece, vedere un attore come Val Kilmer poco sfruttato nella storia.
Il contributo di Herzog si ritrova nell’accento surreale, a tratti spassoso. Per farlo, si affida ad una serie momenti insoliti che coinvolgono la fauna autoctona, come alligatori e iguane. In particolare, la scena in cui il tenente McDonaugh, con uno stato di coscienza sempre più alterato, vede delle iguane immaginarie rappresenta il momento di ironico surrealismo che regala più di un sorriso, così come la break dance dell’anima del criminale ucciso che indugia nel lasciarne il corpo.
Nonostante questa componente ironica che potrebbe far pensare a “Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans” come una commedia nera, in realtà il film è un ottimo esempio di poliziesco, con una componente noir supportata da un’appropriata colonna sonora.
Il connubio tra Herzog ed Hollywood è dunque riuscito senza infortuni: “Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans” è un film di ottima fattura che mette in mostra una buona storia, personaggi ben curati e un Nicholas Cage ad alti livelli.

Voto: 80%

Trailer “Il cattivo tenente - Ultima chiamata New Orleans”


1 Comment:

Alessia Carmicino said...

grazie per esserti unito ai lettori fissi del mio blog!a presto!