martedì 23 novembre 2010

IL TEATRO LA SCALA DI MILANO E' IN CRISI

La casse del Teatro la Scala di Milano sono a secco. Dopo cinque anni consecutivi in cui il bilancio è almeno terminato in pareggio (a parte l’attivo, se così si può considerare, di €49.000 del 2009) La Scala di Milano rischia di chiudere in rosso il 2010. E’ quanto ha affermato, proprio durante lo sciopero del mondo dello spettacolo per i tagli decisi nella Finanziaria 2010, il sovrintendente Stephane Lissner. “I privati possono migliorare la situazione dei teatri, questo è possibile, ma sostituire lo Stato no, non esiste e non esisterà mai. La Scala ha la missione di teatro pubblico”. Se quest’anno verranno tagliati i cinque milioni di euro del Fondo Unico per lo Spettacolo, il teatro simbolo della cultura milanese ed italiana sarà in crisi.
Ai tagli della Finanziaria si aggiunge anche il fatto che la Provincia potrebbe non versare la sua quota parte nella fondazione Scala a causa delle difficoltà finanziarie dovute al crollo del mercato dell’auto che ha tagliato del 30% e per la scissione di Monza che ha portato in Brianza il 20% del budget. Spiega così il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà: “La situazione è difficile a livello europeo. Gli Stati non possono garantire i finanziamenti alle fondazioni che fanno cultura e neanche agli enti locali. E quindi noi stessi abbiamo difficoltà a garantire i fondi. Ma non è una situazione voluta dal governo. Noi non abbiamo in questo momento certezze per garantire i fondi per l’anno prossimo. Dobbiamo vedere come chiudiamo l’anno”.
La prima del Teatro la Scala è tradizionalmente prevista il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio (il 4 dicembre è invece fissata l’anteprima per i giovani under 30). Sarà “La Valchiria” di Richard Wagner ad inaugurare la stagione. L’opera sarà trasmessa in diretta Italia (Rai 5), ma anche nelle sale cinematografiche di molti altri Paesi. Nella speranza che la cultura non venga abbandonata al suo infelice destino.


3 Comments:

Maria Ianniciello said...

Noooo! Mi è caduto un mito :-((

Unknown said...

vergognoso. Lancerei Bondi a metterceli di tasca propria

hotel Milano said...

E' davvero vergognoso che un simbolo della città di Milano sia lasciato al suo destino!!!Ma dove sono le istituzioni???Vabè dopo i crolli a Pompei mi aspetto di tutto!