La vita e le imprese di Julian Assange diventeranno un film. Secondo quanto afferma la rivista online Variety Hollywood è in fase di pre-produzione un film biografico su Julian Assange, hacker informatico di 39 anni, ideatore di Wikileaks. Josephson Entertainment e Michelle Krumm Prods hanno acquisito i diritti sulla biografia di Assange scritta dal giornalista australiano Andrew Fowler dal titolo “The Most Dangerous Man in the World” (“L’uomo più pericoloso del mondo”) che sarà pubblicato dalla casa editrice australiana U Publishing Ltd., entro la fine dell’anno. E’ infatti, dopo Osama Bin Laden, Assange è l’uomo più odiato non soltanto dal governo americano e da quelli di gran parte del globo.
Wikileaks è oggi uno dei siti più conosciuti al mondo. Nato senza alcuna finalità di lucro, raccoglie in modo anonimo e crittografato documenti riservati: segreti di stato, militari, bancari ed industriali.
Quando nel 2006, Julian Assange realizzò WikiLeaks, i suoi scopi erano di rendere note informazioni filtrate sui regimi oppressori dell’Africa Sud Sahariana, del Medio Oriente della Cina, ma le notizie con il tempo iniziarono ad interessare anche modi di agire poco etici dei paesi Occidentali. La popolarità di Wikileaks inizia il 25 luglio del 2010 quando filtrarono informazioni su 91.000 documenti top secret sulla guerra in Afghanistan. E’, però, il 22 ottobre 2010 la data che ha reso famoso e famigerato WikiLeaks, quando furono pubblicati 391.000 documenti del Pentagono sulla guerra in Iraq. Se l’America ha subito un duro colpo, non molto tempo dopo, il 28 novembre 2010, tutti i governi del mondo hanno tremato all’annuncio della pubblicazione dei cablogrammi riservati della diplomazia statunitense in tutto il pianeta.
Assange e Wikileaks si prestavano molto ad un racconto letterario e cinematografico. Una biografia che contiene elementi della spy story e del legal thriller. Un giovane hacker australiano crea un sito di controinformazione, rubando informazioni delicate sui governi di mezzo mondo divenendo uno degli uomini più pericolosi e odiati. Inoltre, le controverse accuse di violenza sessuale mosse a suo carico in Svezia, la sua latitanza in giro per il mondo, la consegna volontaria alle autorità, la libertà su cauzione e, nel frattempo, il lavoro frenetico dell Dipartimento di Stato americano per ottenerne l'estradizione con l’intenzione, secondo alcune indiscrezioni, di condannarlo alla pena di morte oppure alla reclusione nel carcere di Guantanamo, famoso per la detenzione ed il maltrattamento dei presunti terroristi di Al Qaeda.
Una vita fin qui talmente avventurosa ed avvincente che neanche il migliore degli sceneggiatori poteva creare.
Wikileaks è oggi uno dei siti più conosciuti al mondo. Nato senza alcuna finalità di lucro, raccoglie in modo anonimo e crittografato documenti riservati: segreti di stato, militari, bancari ed industriali.
Quando nel 2006, Julian Assange realizzò WikiLeaks, i suoi scopi erano di rendere note informazioni filtrate sui regimi oppressori dell’Africa Sud Sahariana, del Medio Oriente della Cina, ma le notizie con il tempo iniziarono ad interessare anche modi di agire poco etici dei paesi Occidentali. La popolarità di Wikileaks inizia il 25 luglio del 2010 quando filtrarono informazioni su 91.000 documenti top secret sulla guerra in Afghanistan. E’, però, il 22 ottobre 2010 la data che ha reso famoso e famigerato WikiLeaks, quando furono pubblicati 391.000 documenti del Pentagono sulla guerra in Iraq. Se l’America ha subito un duro colpo, non molto tempo dopo, il 28 novembre 2010, tutti i governi del mondo hanno tremato all’annuncio della pubblicazione dei cablogrammi riservati della diplomazia statunitense in tutto il pianeta.
Assange e Wikileaks si prestavano molto ad un racconto letterario e cinematografico. Una biografia che contiene elementi della spy story e del legal thriller. Un giovane hacker australiano crea un sito di controinformazione, rubando informazioni delicate sui governi di mezzo mondo divenendo uno degli uomini più pericolosi e odiati. Inoltre, le controverse accuse di violenza sessuale mosse a suo carico in Svezia, la sua latitanza in giro per il mondo, la consegna volontaria alle autorità, la libertà su cauzione e, nel frattempo, il lavoro frenetico dell Dipartimento di Stato americano per ottenerne l'estradizione con l’intenzione, secondo alcune indiscrezioni, di condannarlo alla pena di morte oppure alla reclusione nel carcere di Guantanamo, famoso per la detenzione ed il maltrattamento dei presunti terroristi di Al Qaeda.
Una vita fin qui talmente avventurosa ed avvincente che neanche il migliore degli sceneggiatori poteva creare.
1 Comment:
Aspettavo il momento in cui avrebbero annunciato questa notizia.. era ovvio, lui è un personaggio perfetto per un film!
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