
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2009
Genere: commedia
Durata: 1h35m
Regia: Tom Reeve
Sceneggiatura: Michael O’Mahony
Fotografia: Joost van Starrenburg
Musiche: Tom Batoy, Franco Tortora
Cast: Adam Astill, Angeline Ball, Cian Barry, Linda Hamilton, Tommy “Tiny” Lister, Ray Callaghan, Lisa Catara, Cornelius Clarke, Dara Clear, Chrissie Cotterill, Christopher Dunne, Frank Dunne, John Lynch, Susan Lynch
Trama
Nel piccolo villaggio irlandese di Killcoulin’s Leap la vita trascorre noiosa. Il lavoro manca, l’età media delle donne è sulla settantina e il massimo della vita notturna è offerta dal pub dove suona una band formata da quattro amici. Per scappare da questo luogo senza futuro, i quattro decidendo di rapinare un camion che trasporta Viagra e vendere il carico ad Amsterdam. Sfortunatamente non tutto va come previsto: dall’America arriva una squadra investigativa decisa a scovare i colpevoli.
Recensione
Ambientato in uno sperduto villaggio irlandese (in realtà, girato nel Devon, costa sud dell’Inghilterra), “Holy water” ricorda subito nei paesaggi e nel clima “Svegliati Ned”. La speranza di rivedere una commedia originale e brillante come quella del regista Kirk Jones viene subito disattesa.
Tom Reeve ha una più produttore che regista. Ha, infatti, all’attivo soltanto un paio di film mediocri. Per sfortuna, “Holy water” mantiene questa tendenza. L’obiettivo di una commedia è quello di regalare risate e divertimento. Ebbene, Reeves non ci riesce minimamente.
Gino Paoli scriveva in una sua celeberrima canzone: “Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo”. In “Holy water”, invece, ci sono quattro uomini legati da bevute di Guinness al pub dove suonano canzoni tradizionali irlandesi. Insoddisfatti di una vita mediocre e di un villaggio dove si celebrano tanti funerali e nessun matrimonio, ognuno è alla ricerca di qualcosa che risollevi le proprie meschine vite. Chi vorrebbe scappare in Inghilterra, chi si lamenta della mancanza di donne giovani e piacenti (anche se uno di loro ammette di essere felice di “fare tutto da solo”), chi è al verde. L’occasione del riscatto nasce quando ad uno di loro viene in mente di rapinare un furgone che trasporta Viagra per poi fuggire ad Amsterdam per vendere le miracolose pillole blu. Chiaramente, il classico inghippo devierà i loro piani. Così, non è difficile nasconderlo, il paese si ritroverà a bere “acqua santa” dal potere miracoloso.
“Holy water”, infatti, può essere accostato al famoso “L’erba di Grace”. Lì era la marijuana a modificare i comportamenti degli abitanti del piccolo villaggio, qui c’è il Viagra. Sebbene l’ironia alla base delle due pellicole sia molto simile, qui la storia non segue gli effetti della pillola blu, anzi sembrano più quelli di un sonnifero. Tra battute sul sesso e confessioni di peccati su prestazioni coniugali eccessivamente audaci per una piccola comunità troppo cattolica per ammetterle (molti sono i simboli religiosi sparsi un po’ ovunque), la sceneggiatura di Michael O’Mahony si dimostra statica nella sua struttura, del tutto prevedibile e priva di spunti interessanti. La cosa più stupida è che, come confermano gli studi della stessa Pfizer, il Viagra non ha alcun effetto sulle donne ed invece in “Holy water” si vedono vecchiette che ritornano brame sessuali, ragazze timide che si trasformano in sexy femme fatale desiderose di sesso.
Impalpabili le interpretazioni degli attori, forse i maggiori indiziati dell’incapacità del film di far ridere. Triste vedere Linda “Terminator” Hamilton piombata nel film come una parodia di se stessa. Ancor peggio subire una serie di cliché che rendono i personaggi stupidi e scontati.
In sintesi, “Holy water” è un film noioso e monotono che non riesce a “risollevarsi” neanche con una pastiglia di Viagra!
Voto: 49%
Trailer “Holy water”
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1 Comment:
non ho visto ancora il film ma hai fatto una recensione sincera senza falsi moralismi
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