sabato 31 dicembre 2011

BURIED - SEPOLTO

Buried - Sepolto
Titolo originale: Buried
Nazione: Francia, Spagna, USA
Anno: 2010
Genere: thriller
Durata: 1h34m
Regia: Rodrigo Cortés
Sceneggiatura: Chris Sparling
Fotografia: Eduard Grau
Musiche: Víctor Reyes
Cast: Ryan Reynolds



Trama
Iraq. Paul Conroy è un americano che lavora come camionista in Iraq. Si risveglia improvvisamente in una bara, sepolto vivo. E’ legato e imbavagliato. Nella bara ci sono una matita, un accendino e un telefono cellulare, messi li dalle stesse persone che lo hanno seppellito. Sepolto in una zona sconosciuta del deserto iracheno, Paul deve convincere la sua nazione a pagare un riscatto per la sua libertà, prima che finisca l’aria a sua disposizione.

Recensione
“Buried - Sepolto” è forse un film che chiunque potrebbe provare a fare. L’intero storia si svolge, infatti, in un’unica location, una bara sepolta sotto qualche metro di terra con un singolo attore che neanche si muove in quel claustrofobico anfratto. Rodrigo Cortés riesce a tenere alta la suspense nonostante la telecamera sia fissa sempre sul volto del protagonista, avvolto nella penombra. Malgrado il poco spazio a disposizione Cortés si diletta nella sua regia: se erano ovvi i primissimi piani e i primi piani, grazie anche ad una particolare cassa di legno creata ad hoc offre carrellate e zoomate finalizzate sempre ad uno scopo opportuno. Meglio ancora fa il direttore della fotografia Eduard Grau, già ammirato nel film “A single man”, esordio cinematografico dello stilista Tom Ford. Lì aveva a disposizione ciò che voleva, qui soltanto la luce prodotta da un accendino e dal display di un cellulare. Ryan Reynolds non accusa il peso di un’intera pellicola sulle sue spalle e di una telecamera sempre pronta a cogliere ogni minimo battito di ciglia. Equilibrato, mai sopra le righe anche nelle scene in cui esce fuori la sua giustificata aggressività. Gran merito anche allo sceneggiatore Chris Sparling: un telefonino e un accendino sono ben poco per creare una storia accattivante. Neanche tanto originale dato che già ci sono tracce del “sepolto vivo” nella letteratura di Edgar Allan. “Buried - Sepolto” è un film accattivante: angoscia e tensione tengono incollati allo schermo perché crescono con il passare dei minuti. Il termine inglese “deadline = scadenza” qui si ritrova nel suo significato letterale “linea della morte”. Superata quella il povero Paul morirà nel modo più orribile: sepolto vivo.
“Buried - Sepolto” non è un film semplice da girare ed interpretare come può sembrare. Il prodotto è, in sintesi, ben riuscito: c’è ritmo, c’è tensione. Per non parlare dell’ottimo finale. Può essere previsto, ma è pur sempre ottimo.

Voto: 73%


1 Comment:

Nico said...

Piaciuto abbastanza anche a me, sono d'accordo sull'ottimo finale, e sulla non semplice facilità di realizzazione...