Titolo originale: The Inbetweeners
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2011
Genere: commedia
Durata: 1h40m
Regia: Ben Palmer
Sceneggiatura: Iain Morris, Damon Beesley
Fotografia: Ben Wheeler
Musiche: Jack Gillies
Cast: Simon Bird, James Buckley, Blake Harrison, Joe Thomas, Laura Haddock, Emily Head, Tamla Kari, Jessica Knappet, Lydia Rose Bewley, Anthony Head, Theo Barklem-Biggs, Emma Louise Cargill, David Chrysanthou, Greg Davies, Katarina Gellin
Trama
Will, Simon, Jay e Neil sono quattro amici londinesi che hanno appena terminato il liceo. Simon è stato appena lasciato dalla ragazza così i quattro possono trascorrere insieme le vacanze estive prima di dividersi perché qualcuno di loro partirà per le Università di altre città. Decidono di trascorrere due settimane nella cittadina di Malia, sull’isola greca di Creta, nota per la vita notturna fatta di alcool e sesso. Nel peggior discobar della Street Bar incontrano quattro ragazze inglesi, perfette per un’avventura estiva. Ma i quattro sono autentici imbranati, così l’impresa diventa davvero una missione impossibile.
Recensione
“Finalmente maggiorenni” segna l’esordio cinematografico dei quattro protagonisti della sitcom britannica “The Inbetweeners”, vero fenomeno in patria, ma che non sono mai riusciti a fare breccia all’estero. Dunque, per accattivarsi i favori del pubblico d’oltremanica, “Finalmente maggiorenni” si spoglia del suo humor britannico diventando l’ennesima commedia simile ad “American pie” con scene di autoerotismo (questa volta il prosciutto sostituisce la torta), fellatio a vecchie babbione vogliose di sesso, deretani e genitali in bella mostra, prodotti di defecazioni nei bidè (essendo questo oggetto sconosciuto in Inghilterra se ne può comprendere la confusione con il water), urinate sui pavimenti e tante altre scurrilità sulle quali è meglio sorvolare. I quattro maggiorenni danno poche reali speranze: brutti, impopolari, totalmente sfigati.
“Finalmente maggiorenni” mette in mostra il peggio dell’Inghilterra, fatta di ragazzini che trascorrono le proprie vacanze in Spagna e in Grecia esclusivamente per “sole, sesso, mare, sesso, alcoole e sesso”. Nel film vittima designata è Creta, in particolare Malia, una delle tante cittadine colonizzate in estate dagli inglesi (come Magalluf a Maiorca, San Antonio a Ibiza, Kavos a Corfù, Faliraki a Rodi e Kardamena a Kos). Una marea di alcoolizzati con quoziente intellettivo pari a un bradipo, per nulla interessati alle bellezze naturalistiche e storiche del luogo, tanto che le piscine degli alberghi vengono prese d’assalto pur avendo un mare fantastico a pochi metri.
Quel poco di trama che “Finalmente maggiorenni” riesce a offrire ricalca pedissequamente il genere e l’unica cosa che mantiene un briciolo di interesse è capire se alla fine riusciranno a portarsi a letto una ragazza. In realtà Neil ci riesce subito, anche se si tratta un orrida ultrasessantenne. Su questo aspetto ci sarebbe anche poco da ridere perché se spesso si parla di turismo sessuale nei confronti di bambini in Tailandia e in altri paesi orientali, in pochi parlano di tante vecchiarde che dalla Gran Bretagna trascorrono le loro vacanze in paesi poveri come la Tunisia alla caccia di ragazzini, a volte, neanche maggiorenni.
Dei quattro maggiorenni soltanto Will cercherà di proporsi ad una ragazza con la comunicazione verbale, per giunta neanche troppo apprezzato. Simon è talmente sciocco da continuare a rincorrere la sua ex che non ne vuole sapere più nulla di lui, non accorgendosi così della tenera e dolce Lucy, subito innamorata di lui. Neil è talmente stupido e sessualmente deviato da preoccupare seriamente. In alcuni momenti ricorda un altro folle personaggio del cinema britannico, Spud (Ewen Bremner) di “Trainspotting”.
I quattro attori di “The Inbetweeners” sono bravi e, nonostante il copione, confermano la loro capacità di caratterizzazione dei personaggi. Pessimo il doppiaggio, c’era da aspettarselo, ma inorridisce la superficialità nel tradurre la sceneggiatura.
Ci sono alcune scene che strappano risate, ma “Finalmente maggiorenni” non offre nulla di nuovo o particolarmente esilarante. Per quanto stupido, è curioso e divertente il ballo dei ragazzi sulle note di “We No Speak Americano” di Yolanda Be Cool, versione dance della celebre “Tu vuò fa l’americano” di Renato Carosone. Le meravigliose location di Creta non vengono minimamente sfruttate e la fotografia non può essere criticata neanche con il classico “da cartolina” perché è davvero pessima. La regia è buona, in particolare la scena inziale con la fly cam che plana fino alla finestra di Jay e il primo momento in cui i ragazzi arrivano nella Street Bar di Malia, catturando in pochi attimi il mix di follia e idiozia della massa di ragazzi che si divertono nelle notti cretesi: gruppi di ragazzi vestiti con le stesse fantasiose t-shirt, ragazze mozzafiato in abiti succinti e alcool a go go. Il remix di “Blow” di Ke$ha è perfetto come sottofondo. Malia è sempre “sul punto di esplodere”: nella realtà, è tutto così come ripreso dal regista Ben Palmer, incluse le facce attonite, incredule e felici dei ragazzi. Anche i quattro maggiorenni non saranno da meno con le loro terribili t-shirt “Pussay Patrol” (“pattuglia della gnocca”).
“Finalmente maggiorenni” è godibile soltanto se si è consapevoli che si tratta di una commedia demenziale molto trash. Peccato che la bellezza dell’isola di Creta, una delle più belle della Grecia, appaia soltanto in un paio di veloci istantanee. Bisognava seguire le gesta dei quattro ed è ovvio se, come cita la canzone finale, questi ragazzi vengono qui per dormire tutto il giorno e per bere e divertirsi tutta la notte. A salvarsi è almeno il forte senso di amicizia che lega i quattro.
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2011
Genere: commedia
Durata: 1h40m
Regia: Ben Palmer
Sceneggiatura: Iain Morris, Damon Beesley
Fotografia: Ben Wheeler
Musiche: Jack Gillies
Cast: Simon Bird, James Buckley, Blake Harrison, Joe Thomas, Laura Haddock, Emily Head, Tamla Kari, Jessica Knappet, Lydia Rose Bewley, Anthony Head, Theo Barklem-Biggs, Emma Louise Cargill, David Chrysanthou, Greg Davies, Katarina Gellin
Trama
Will, Simon, Jay e Neil sono quattro amici londinesi che hanno appena terminato il liceo. Simon è stato appena lasciato dalla ragazza così i quattro possono trascorrere insieme le vacanze estive prima di dividersi perché qualcuno di loro partirà per le Università di altre città. Decidono di trascorrere due settimane nella cittadina di Malia, sull’isola greca di Creta, nota per la vita notturna fatta di alcool e sesso. Nel peggior discobar della Street Bar incontrano quattro ragazze inglesi, perfette per un’avventura estiva. Ma i quattro sono autentici imbranati, così l’impresa diventa davvero una missione impossibile.
Recensione
“Finalmente maggiorenni” segna l’esordio cinematografico dei quattro protagonisti della sitcom britannica “The Inbetweeners”, vero fenomeno in patria, ma che non sono mai riusciti a fare breccia all’estero. Dunque, per accattivarsi i favori del pubblico d’oltremanica, “Finalmente maggiorenni” si spoglia del suo humor britannico diventando l’ennesima commedia simile ad “American pie” con scene di autoerotismo (questa volta il prosciutto sostituisce la torta), fellatio a vecchie babbione vogliose di sesso, deretani e genitali in bella mostra, prodotti di defecazioni nei bidè (essendo questo oggetto sconosciuto in Inghilterra se ne può comprendere la confusione con il water), urinate sui pavimenti e tante altre scurrilità sulle quali è meglio sorvolare. I quattro maggiorenni danno poche reali speranze: brutti, impopolari, totalmente sfigati.
“Finalmente maggiorenni” mette in mostra il peggio dell’Inghilterra, fatta di ragazzini che trascorrono le proprie vacanze in Spagna e in Grecia esclusivamente per “sole, sesso, mare, sesso, alcoole e sesso”. Nel film vittima designata è Creta, in particolare Malia, una delle tante cittadine colonizzate in estate dagli inglesi (come Magalluf a Maiorca, San Antonio a Ibiza, Kavos a Corfù, Faliraki a Rodi e Kardamena a Kos). Una marea di alcoolizzati con quoziente intellettivo pari a un bradipo, per nulla interessati alle bellezze naturalistiche e storiche del luogo, tanto che le piscine degli alberghi vengono prese d’assalto pur avendo un mare fantastico a pochi metri.
Quel poco di trama che “Finalmente maggiorenni” riesce a offrire ricalca pedissequamente il genere e l’unica cosa che mantiene un briciolo di interesse è capire se alla fine riusciranno a portarsi a letto una ragazza. In realtà Neil ci riesce subito, anche se si tratta un orrida ultrasessantenne. Su questo aspetto ci sarebbe anche poco da ridere perché se spesso si parla di turismo sessuale nei confronti di bambini in Tailandia e in altri paesi orientali, in pochi parlano di tante vecchiarde che dalla Gran Bretagna trascorrono le loro vacanze in paesi poveri come la Tunisia alla caccia di ragazzini, a volte, neanche maggiorenni.
Dei quattro maggiorenni soltanto Will cercherà di proporsi ad una ragazza con la comunicazione verbale, per giunta neanche troppo apprezzato. Simon è talmente sciocco da continuare a rincorrere la sua ex che non ne vuole sapere più nulla di lui, non accorgendosi così della tenera e dolce Lucy, subito innamorata di lui. Neil è talmente stupido e sessualmente deviato da preoccupare seriamente. In alcuni momenti ricorda un altro folle personaggio del cinema britannico, Spud (Ewen Bremner) di “Trainspotting”.
I quattro attori di “The Inbetweeners” sono bravi e, nonostante il copione, confermano la loro capacità di caratterizzazione dei personaggi. Pessimo il doppiaggio, c’era da aspettarselo, ma inorridisce la superficialità nel tradurre la sceneggiatura.
Ci sono alcune scene che strappano risate, ma “Finalmente maggiorenni” non offre nulla di nuovo o particolarmente esilarante. Per quanto stupido, è curioso e divertente il ballo dei ragazzi sulle note di “We No Speak Americano” di Yolanda Be Cool, versione dance della celebre “Tu vuò fa l’americano” di Renato Carosone. Le meravigliose location di Creta non vengono minimamente sfruttate e la fotografia non può essere criticata neanche con il classico “da cartolina” perché è davvero pessima. La regia è buona, in particolare la scena inziale con la fly cam che plana fino alla finestra di Jay e il primo momento in cui i ragazzi arrivano nella Street Bar di Malia, catturando in pochi attimi il mix di follia e idiozia della massa di ragazzi che si divertono nelle notti cretesi: gruppi di ragazzi vestiti con le stesse fantasiose t-shirt, ragazze mozzafiato in abiti succinti e alcool a go go. Il remix di “Blow” di Ke$ha è perfetto come sottofondo. Malia è sempre “sul punto di esplodere”: nella realtà, è tutto così come ripreso dal regista Ben Palmer, incluse le facce attonite, incredule e felici dei ragazzi. Anche i quattro maggiorenni non saranno da meno con le loro terribili t-shirt “Pussay Patrol” (“pattuglia della gnocca”).
“Finalmente maggiorenni” è godibile soltanto se si è consapevoli che si tratta di una commedia demenziale molto trash. Peccato che la bellezza dell’isola di Creta, una delle più belle della Grecia, appaia soltanto in un paio di veloci istantanee. Bisognava seguire le gesta dei quattro ed è ovvio se, come cita la canzone finale, questi ragazzi vengono qui per dormire tutto il giorno e per bere e divertirsi tutta la notte. A salvarsi è almeno il forte senso di amicizia che lega i quattro.
Voto: 55%
Trailer “Finalmente maggiorenni”

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5 Comments:
Non è uscito ancora al cinema, allora come hai visto Finalmente maggioreni se non in streaming?
Caro mister simpatia, stasera esce al cinema "Finalmente maggiorenni" e a causa dei tuoi link in streaming, molti non lo vedranno creando un danno al cinema e a chi ci lavora: registi, attori, costumisti, proprietari di sale cinematografiche per non parlare dei gestori di videoteche ormai falliti a causa dello streaming online. Puoi pensare che io abbia visto "Finalmente maggiorenni" in streaming online da uno dei siti che segnali. In realtà, ho acquistato "Finalmente maggiorenni" su Play.com: per soli €19,90 ho avuto Blu-Ray+DVD+Copia_Digitale. Ho regalato DVD per Natale a un amico (regalo graditissimo) e l'ho visto in Blu-Ray.
Basta con lo streaming, e per questo motivo non vedrai mai un link al tuo sito illegale!
Caro mister... sei ancora più subdolo: prendi per il sedere i tuoi utenti mettendo SEMPRE al termine delle tue recensioni (Finalmente maggiorenni incluso) la dicitura "LINK DOWNLOAD". Il poveraccio che clicca (e sappiamo il QI di chi clicca) scarica StreemFree, un sofware pieno di spyware grazie al quale guadagni tramite ADVPlace qualche centesimo di euro.
La cosa è confermata dal fatto che tutti i tuoi url abbiamo le estensioni: finalmente maggiorenni - streaming - ita - megavideo...
Come dire: spacciare droga è reato, ma lo è anche spacciare borotalco facendo credere alle persone che si tratti di droga. Non credere che arrivino gli sbirri e tu puoi dire:"Ma questo è borotalco!" ("Ma questi non sono link a siti in streaming. E' solo un software con spyware!").
Stai attento perché ADVPlace sta iniziano a bannare gli utenti con comportamenti ambigui:
Alverde Forum
E sono contro ogni genere di pirateria. Se voglio mi scarico un film dopo averlo visto al cinema, o noleggiato, o acquistato in blue-ray o DVD, ma nessuno ha il diritto di fare soldi in pubblicità creando siti di streaming.
In primis, non pubblico i tuoi messaggi soltanto per non regalarti backlink. Se eviti di mettere il link al tuo sito, pubblico tranquillamente.
1. Non ti ho mai offeso (ciò che ho scritto è scritto), ma soltanto detto ed avvisato che alcuni comportamenti non sono consentiti dalle società di affiliazioni e ti sono stato anche amico segnalandoti un forum importante dove si parlava di ciò, per informarti e prendere eventualmente provvedimenti evitando di perdere quanto guadagnato.
2. Su megavideo ci saranno anche video legali, ma ti assicuro non i film che recensiamo entrambi. Potevi tranquillamente rispondere che lo facevi per beccare visitatori, cosa che faccio io stesso su Yahoo Answer.
3. Una cosa è il porno e una cosa è il gossip più o meno spinto. Questa idea malsana mi venne leggendo siti come Repubblica, Gazzetta, Corriere, Libero... beh, chiudiamo anche loro. Il porno è altro.
4. Dovresti imparare i termini informatici: lo spyware non è un virus, sei tu ad aver messo in mezzo questa parola. Quello è certificato avente spyware.
5. Mi sono già congratulato con te in passato, alcune recensioni erano carina, ma non avevo notato quei link... ti prego... invitare al download di un .exe scrivendo "link download" non si può proprio vedere. Portare imbecilli che cercano streaming a leggere una recensione è una missione sociale (beh, questa è un po' esagerata!).
:-)
Cmq... non ti inca**are, se vuoi spiega tutto, cortesemente senza link. Posso essere libero di evitare link a siti esterni? Robin Good (tu saprai chi è perché sei su internet da oltre 5 minuti) stava fallendo per una cosa del genere.
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