Titolo originale: id.
Nazione: Germania, Gran Bretagna, USA
Anno: 2011
Genere: azione, thriller
Durata: 1h51m
Regia: Joe Wright
Sceneggiatura: David Farr, Seth Lochhead
Fotografia: Alwin H. Kuchler
Musiche: The Chemical Brothers
Cast: Saoirse Ronan, Eric Bana, Vicky Krieps, Cate Blanchett, Paris Arrowsmith, John MacMillan, Tim Beckmann, Paul Birchard, Christian Malcolm, Jamie Beamish, Michelle Dockery, Jessica Barden
Trama
Hanna è ragazzina dotata di particolari capacità fisiche e intellettive. Vive in una piccola baita con il padre in una remota zona della Finlandia. Trascorre le giornata cacciando e sottoponendosi ad un duro addestramento, combattendo con il padre ed utilizzando diverse armi. La vita di Hanna cambia quando decide che è ormai sufficientemente addestrata, pronta ad uscire da quell’isolamento.
Recensione
“Hanna” si apre con alcuni bei panorami innevati di una remota e deserta zona della Finlandia. In questo silenzioso paesaggio quasi incantato, Hanna, caccia e alla fine uccide un cervo, dimostrando abilità insolite per una ragazzina. Dopo i romantici “Orgoglio e pregiudizio” ed “Espiazione, e il biografico “Il solista” il regista Joe Wright si mostra coraggioso nel cambiare completamente genere. “Hanna” è, infatti, la storia di una ragazzina cresciuta con l’unico scopo di diventare una killer. In superficie, Hanna potrebbe apparire simile ai personaggi femminili di “Kick-Ass” o “Sucker Punch”, ma Hanna è molto più vera, non ha alcun lato umoristico. Chi, forse, meglio ricorda è il Jason Bourne della celebre trilogia (nel 2012 diventerà una quadrilogia). Come Jason, Hanna è alla ricerca della propria identità, fatto ancor più sentito perché lei è nata e addestrata allo scopo, non avendo così mai avuto una vita normale. Hanna, che ha conosciuto il mondo soltanto attraverso le parole del padre, si dovrà ambientare assaggiando pian piano nuove sensazioni mai provate.
Joe Wright appare incantato da Saoirse Ronan, ragazzina dall’insolita bellezza eterea: la mdp indugia spesso sul suo viso magnetico e i suoi meravigliosi occhi azzurri. Non soltanto qualità fisiche, perché Saoirse conferma grandi qualità interpretative anche nelle scene d’azione. Grande prova di Cate Blanchett (Marissa) che non aveva mai mostrato tanta violenza e malvagità sullo schermo che Wright mette in mostra soprattutto in un momento quotidiano e banale come il lavarsi i denti.
“Hanna” è una produzione molto solida. Il film offre scenari molto diversi, da fiaba, passando da zone fredde e imbiancate a calde e vivaci cittadine del Marocco fino ad un parco giochi dove si trova la casa delle fiabe dei fratelli Grimm. Nella scena del luna park la ragazzina vestita con una felpa con cappuccio sembra una moderna Cappuccetto Rosso tanto che incontra sul suo cammino Marissa, la donna che la vuole morta, che esce dalle fauci di una enorme statua di lupo. Appena sufficiente Eric Bana. Ottime le musiche adrenaliniche dei Chemical Brothers.
La sceneggiatura di “Hanna” non convince del tutto: a tratti esile e troppo concentrata sul personaggio principale, si attiene troppo al classico “Viaggio dell’Eroe”. Gli altri personaggi si riducono a pedine che giocano a favore o contro la ragazzina. Piace il personaggio di Isaacs (Tom Hollander in un insolito capello biondo platino) e il suo fischiettio. Dispiace, invece, la famiglia che nel suo intento di mostrarsi hippy appare più che una macchietta, in particolare la figlia con quella insostenibile logorrea. Infine, alcune situazioni sono al limite del paradossale, tirate troppo per accattivare il pubblico amante dell’azione.
“Hanna” è un thriller/action ben fatto, una storia intelligente anche se un po’ striminzita. Chi ha amato Jason Bourne amerà sicuramente questa ragazzina dolce e assassina.
Nazione: Germania, Gran Bretagna, USA
Anno: 2011
Genere: azione, thriller
Durata: 1h51m
Regia: Joe Wright
Sceneggiatura: David Farr, Seth Lochhead
Fotografia: Alwin H. Kuchler
Musiche: The Chemical Brothers
Cast: Saoirse Ronan, Eric Bana, Vicky Krieps, Cate Blanchett, Paris Arrowsmith, John MacMillan, Tim Beckmann, Paul Birchard, Christian Malcolm, Jamie Beamish, Michelle Dockery, Jessica Barden
Trama
Hanna è ragazzina dotata di particolari capacità fisiche e intellettive. Vive in una piccola baita con il padre in una remota zona della Finlandia. Trascorre le giornata cacciando e sottoponendosi ad un duro addestramento, combattendo con il padre ed utilizzando diverse armi. La vita di Hanna cambia quando decide che è ormai sufficientemente addestrata, pronta ad uscire da quell’isolamento.
Recensione
“Hanna” si apre con alcuni bei panorami innevati di una remota e deserta zona della Finlandia. In questo silenzioso paesaggio quasi incantato, Hanna, caccia e alla fine uccide un cervo, dimostrando abilità insolite per una ragazzina. Dopo i romantici “Orgoglio e pregiudizio” ed “Espiazione, e il biografico “Il solista” il regista Joe Wright si mostra coraggioso nel cambiare completamente genere. “Hanna” è, infatti, la storia di una ragazzina cresciuta con l’unico scopo di diventare una killer. In superficie, Hanna potrebbe apparire simile ai personaggi femminili di “Kick-Ass” o “Sucker Punch”, ma Hanna è molto più vera, non ha alcun lato umoristico. Chi, forse, meglio ricorda è il Jason Bourne della celebre trilogia (nel 2012 diventerà una quadrilogia). Come Jason, Hanna è alla ricerca della propria identità, fatto ancor più sentito perché lei è nata e addestrata allo scopo, non avendo così mai avuto una vita normale. Hanna, che ha conosciuto il mondo soltanto attraverso le parole del padre, si dovrà ambientare assaggiando pian piano nuove sensazioni mai provate.
Joe Wright appare incantato da Saoirse Ronan, ragazzina dall’insolita bellezza eterea: la mdp indugia spesso sul suo viso magnetico e i suoi meravigliosi occhi azzurri. Non soltanto qualità fisiche, perché Saoirse conferma grandi qualità interpretative anche nelle scene d’azione. Grande prova di Cate Blanchett (Marissa) che non aveva mai mostrato tanta violenza e malvagità sullo schermo che Wright mette in mostra soprattutto in un momento quotidiano e banale come il lavarsi i denti.
“Hanna” è una produzione molto solida. Il film offre scenari molto diversi, da fiaba, passando da zone fredde e imbiancate a calde e vivaci cittadine del Marocco fino ad un parco giochi dove si trova la casa delle fiabe dei fratelli Grimm. Nella scena del luna park la ragazzina vestita con una felpa con cappuccio sembra una moderna Cappuccetto Rosso tanto che incontra sul suo cammino Marissa, la donna che la vuole morta, che esce dalle fauci di una enorme statua di lupo. Appena sufficiente Eric Bana. Ottime le musiche adrenaliniche dei Chemical Brothers.
La sceneggiatura di “Hanna” non convince del tutto: a tratti esile e troppo concentrata sul personaggio principale, si attiene troppo al classico “Viaggio dell’Eroe”. Gli altri personaggi si riducono a pedine che giocano a favore o contro la ragazzina. Piace il personaggio di Isaacs (Tom Hollander in un insolito capello biondo platino) e il suo fischiettio. Dispiace, invece, la famiglia che nel suo intento di mostrarsi hippy appare più che una macchietta, in particolare la figlia con quella insostenibile logorrea. Infine, alcune situazioni sono al limite del paradossale, tirate troppo per accattivare il pubblico amante dell’azione.
“Hanna” è un thriller/action ben fatto, una storia intelligente anche se un po’ striminzita. Chi ha amato Jason Bourne amerà sicuramente questa ragazzina dolce e assassina.
Voto: 72%
1 Comment:
Ciao, auguri di buon anno anche a te!!! Mi spiace non poter commentare, ma non ho visto molti film nel 2011.... a parte gli "Emotivi Anonimi" (delizioso), e "anche se è amore non si vede". A presto
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