domenica 8 gennaio 2012

IL DEBITO

Il debito: la recensione del film di John Madden
Titolo originale: The debt
Nazione: USA
Anno: 2010
Genere: drammatico, thriller
Durata: 1h53m
Regia: John Madden
Sceneggiatura: Matthew Vaughn, Jane Goldman, Peter Straughan
Fotografia: Ben Davis
Musiche: Thomas Newman
Cast: Jessica Chastain, Marton Csokas, Sam Worthington, Helen Mirren, Tom Wilkinson, Ciaran Hinds, Romi Aboulafia, Tomer Ben David, Ohev Ben David, Jonathan Uziel, Eli Zohar, Iren Bordan, Jesper Christensen, Brigitte Kren, Bálin Merán, Christian Strassner, Alexander E. Fennon, Istvan Betz, Alexander Jagsch


Trama
1966, Berlino Est. Rachel, David e Stephan sono tre giovani agenti del Mossad, incaricati di catturare il criminale nazista Dieter Vogel, il famigerato “chirurgo di Birkenau”, e di condurlo in Israele per essere processato. Il piano non ha successo e Rachel, per impedirne la fuga, è costretta a ucciderlo a Berlino. Per trent'anni i tre vengono celebrati in Israele come eroi. La figlia di Rachel e Stephan sta per pubblicare un libro che racconta la storia di questi tre eroi nazionali. La realtà non è quella che tutti conoscono e non tarderà a tornare a galla.

Recensione
“Il debito” è il remake americano, diretto da John Madden, del film israeliano “Ha-Hov” (2007) di Assaf Bernstein. Spesso i remake sono operazioni inutili, segno della paura di rischiare, optando per sceneggiature che hanno già avuto successo. Nel caso di pellicole prodotte in altre nazioni, l’operazione si fa più azzardata perché le tematiche possono non sposarsi con i gusti del pubblico di diversa nazionalità. Senza dubbio la storia di questa spy story appariva avvincente: tre agenti del Mossad, i servizi segreti israeliani, in missione a Berlino per catturare e portare in Israele per processarlo Dieter Vogel, il chirurgo (più marcato l’appellativo del film in lingua originale “butcher = macellaio”) di Birkenau. Facile il paragone con “Munich” di Steven Spielberg, ma “Il debito” segue una strada del tutto diversa. E nella natura stessa di due registi che si possono comprendere le differenze tra i due film. Spielberg ha origini ebraiche pur non essendosi schierato apertamente ha proposto con particolare attenzione tutte le problematiche della questione mediorientale. Madden non è un cattivo regista, ma dopo le discrete pellicole romantiche “Shakespeare in love” e “ il mandolino del capitano Corelli” non si è mostrato in grado di passare a generi diversi.
“Il debito” non è un brutto film, anzi è una pellicola molto intrigante ma che si limita all’intrattenimento dello spettatore. Tutte le tematiche della recente storia ebraica sono trattate in modo molto superficiale. Tuttavia, il regista riesce ad incollare lo spettatore, in particolare nel flashback ambientato nella Berlino degli anni ‘60, ricostruita alla perfezione. La storia, infatti, si svolge su due piani temporali, riproposti in maniera perfetta nel montaggio di Alexander Berner, a volte un po’ furbetto, per il puro intrattenimento. L’appartamento in cui i tre giovani agenti del Mossad tengono prigioniero Dieter Vogel, il chirurgo di Birkenau diventa una polveriera di frustrazioni represse e virili antagonismi che degenerano a causa del triangolo amoroso. Non ci sono particolari dialoghi, ma i faccia a faccia tra i tre e Vogel sono carichi di tensione psicologica. Il ritorno al presente, porterà a galla un passato molto più complicato infelice e tre dovranno affrontare il peso di una colpa lunga trent’anni.
Se è buona la fattura della fotografia con la parte berlinese dai toni plumbei e bui, ed alcune immagini fortemente sature adeguate alla situazione (si noti la scena iniziale), fiore all’occhiello dei “Il debito” è senza dubbio il cast, perfetto nel mettere in pratica le caratteristiche ben delineate dei personaggi, talmente interessanti da dover muovere un appunto al regista John Madden per non essere sceso ancor più in profondità. La straordinaria Helen Mirren torna nei panni di un agente segreto: se nel film “Red” i toni erano scherzosi, qui l’attrice britannica sfodera un’interpretazione struggente. Nota di merito anche ai tre attori che interpretano i giovani agenti segreti: Jessica Chastain (Rachel), fantastica; Sam Worthington (David), misurato; Marton Csokas, mix tra Russel Crowe, Kevin Spacey e Clive Owen.
“Il debito” è un ottimo prodotto di intrattenimento, ha la giusta tensione, pur mancando di un’attenta riflessione sulle tematiche affrontate. Infine, il finale è bruttino, decisamente forzato e poco credibile, in particolare nella scena del combattimento nel reparto geriatrico!

Voto: 77%


1 Comment:

Cannibal Kid said...

il film non mi ha entusiasmato molto, a parte una jessica chastain stratosferica!
sam "avatar" worthington al suo fianco non se' pò vedé :D