Titolo originale: We own the night
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: poliziesco
Durata: 1h45m
Regia: James Gray
Sceneggiatura: James Gray
Fotografia: Joaquín Baca-Asay
Musiche: Wojciech Kilar
Cast: Robert Duvall, Joaquin Phoenix, Mark Wahlberg, Eva Mendes, Tony Musante, Edward Conlon, Antoni Corone, Burton Perez, Alex Veadov, Katie Condidorio, Ashley Avis, Charlene Biton, Fred Burrell, Karl Bury
Trama
Joseph e Bobby sono due fratelli molto diversi tra loro. Joseph ha seguito le orme del padre, capo della polizia di New York; Bobby, invece, per nascondere i legami con la sua famiglia di poliziotti, ha cambiato il suo cognome, scegliendo quello della madre, ed è diventato il gestore del locale più famoso di Brooklyn, “El Caribe”, dove trascorre ogni notte insieme alla sua splendida fidanzata portoricana Amanda. Nel locale però non manca la droga il cui spaccio è gestito da una banda di trafficanti russi priva di scrupoli. Pur mantenendosi alla larga dal traffico di stupefacenti, Bobby si abbandona a qualche sniffatina di tanto in tanto. Ma una retata della polizia nel locale sarà per Bobby un’occasione per ripensare alla propria vita ed ai suoi legami familiari da troppo tempo abbandonati.
Recensione
James Gray è un regista poco prolifico. Dal suo esordio nel 1984 ha al suo attivo, prima de “I padroni della notte”, soltanto due pellicole, “Little Odessa” e “The yards”. In questa sua ultima prova, Gray tratta tematiche molto simili al suo primo film (mafia russa, polizia, famiglia), dal secondo invece riprende gli attori principali, Joaquin Phoenix e Mark Wahlberg, sostituendo Charlize Theron con l’altrettanto sensuale Eva Mendes.
Ne “I padroni della notte” c’è una famiglia composta da un padre, veterano della polizia di New York, e due figli: Joseph, disciplinato ed ubbidiente, ha seguito la strada del padre facendo carriera in polizia, Bobby, impulsivo e ribelle, gestisce una discoteca di Brooklyn dove scorre un fiume di droga. Mentre Joseph ed il padre lavorano duramente rischiando le proprie vite, Bobby si diverte nella New York alla fine anni ’80, nel sottofondo di splendide musiche dance di quel periodo che oggi definiamo “revival”. Notti fatte di divertimenti in discoteca, macchiate però dai loschi traffici di droga. Gray non si discosta minimamente dai classici plot polizieschi, mantenendo però vivo l’interesse e la tensione per l’intera durata della pellicola. I problemi familiari, il crollo psicologico di Bobby, con l’asfissia e la paura di essersi ritrovato in qualcosa più grande di lui dal quale non riesce a trovare una via di uscita, e le responsabilità che impongono scelte difficili sono descritti con intensa drammaticità. L’azione non manca, anche se Gray preferisce puntare la telecamera agli sguardi dei personaggi, specchio dei loro turbamenti e delle loro angosce. Splendido l’inseguimento sotto la pioggia, mix di azione ed drammaticità ad alti livelli.
In un cast decisamente positivo, Joaquin Phoenix rappresenta l’anima del film. Interpreta il suo difficile personaggio difficile con sottigliezza e carisma, in particolar modo nei momenti in cui deve fare scelte dolorose che segneranno per sempre la sua vita.
“I padroni della notte” scivola via senza intoppi ed ogni attenta valutazione sui legami familiari non scade mai nella retorica. Non ci resta che sperare in un’attività più prolifica di Gray, in modo da riempire le nostre notti di piacevoli visioni cinematografiche.
Voto: 72%
Nazione: USA
Anno: 2007
Genere: poliziesco
Durata: 1h45m
Regia: James Gray
Sceneggiatura: James Gray
Fotografia: Joaquín Baca-Asay
Musiche: Wojciech Kilar
Cast: Robert Duvall, Joaquin Phoenix, Mark Wahlberg, Eva Mendes, Tony Musante, Edward Conlon, Antoni Corone, Burton Perez, Alex Veadov, Katie Condidorio, Ashley Avis, Charlene Biton, Fred Burrell, Karl Bury
Trama
Joseph e Bobby sono due fratelli molto diversi tra loro. Joseph ha seguito le orme del padre, capo della polizia di New York; Bobby, invece, per nascondere i legami con la sua famiglia di poliziotti, ha cambiato il suo cognome, scegliendo quello della madre, ed è diventato il gestore del locale più famoso di Brooklyn, “El Caribe”, dove trascorre ogni notte insieme alla sua splendida fidanzata portoricana Amanda. Nel locale però non manca la droga il cui spaccio è gestito da una banda di trafficanti russi priva di scrupoli. Pur mantenendosi alla larga dal traffico di stupefacenti, Bobby si abbandona a qualche sniffatina di tanto in tanto. Ma una retata della polizia nel locale sarà per Bobby un’occasione per ripensare alla propria vita ed ai suoi legami familiari da troppo tempo abbandonati.
Recensione
James Gray è un regista poco prolifico. Dal suo esordio nel 1984 ha al suo attivo, prima de “I padroni della notte”, soltanto due pellicole, “Little Odessa” e “The yards”. In questa sua ultima prova, Gray tratta tematiche molto simili al suo primo film (mafia russa, polizia, famiglia), dal secondo invece riprende gli attori principali, Joaquin Phoenix e Mark Wahlberg, sostituendo Charlize Theron con l’altrettanto sensuale Eva Mendes.
Ne “I padroni della notte” c’è una famiglia composta da un padre, veterano della polizia di New York, e due figli: Joseph, disciplinato ed ubbidiente, ha seguito la strada del padre facendo carriera in polizia, Bobby, impulsivo e ribelle, gestisce una discoteca di Brooklyn dove scorre un fiume di droga. Mentre Joseph ed il padre lavorano duramente rischiando le proprie vite, Bobby si diverte nella New York alla fine anni ’80, nel sottofondo di splendide musiche dance di quel periodo che oggi definiamo “revival”. Notti fatte di divertimenti in discoteca, macchiate però dai loschi traffici di droga. Gray non si discosta minimamente dai classici plot polizieschi, mantenendo però vivo l’interesse e la tensione per l’intera durata della pellicola. I problemi familiari, il crollo psicologico di Bobby, con l’asfissia e la paura di essersi ritrovato in qualcosa più grande di lui dal quale non riesce a trovare una via di uscita, e le responsabilità che impongono scelte difficili sono descritti con intensa drammaticità. L’azione non manca, anche se Gray preferisce puntare la telecamera agli sguardi dei personaggi, specchio dei loro turbamenti e delle loro angosce. Splendido l’inseguimento sotto la pioggia, mix di azione ed drammaticità ad alti livelli.
In un cast decisamente positivo, Joaquin Phoenix rappresenta l’anima del film. Interpreta il suo difficile personaggio difficile con sottigliezza e carisma, in particolar modo nei momenti in cui deve fare scelte dolorose che segneranno per sempre la sua vita.
“I padroni della notte” scivola via senza intoppi ed ogni attenta valutazione sui legami familiari non scade mai nella retorica. Non ci resta che sperare in un’attività più prolifica di Gray, in modo da riempire le nostre notti di piacevoli visioni cinematografiche.
Voto: 72%
Trailer “I padroni della notte”
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6 Comments:
Non ho visto questo film e francamente anche il genere non è certo il mio preferito. Ciao da Maria
Non amo i film del genere poliziesco.
Quelli anni settanta erano altra roba.
bello e interessante il tuo blog!
A dire il vero non è proprio il mio genere...
Non so se vorrei sobbarcarmi un poliziesco pure al cinema ma comunque terrò conto di questa tua analisi...Ho bisogno cortesemente del tuo aiuto e di quello dei tuoi lettori per diffondere l'iniziativa "La Terra dei Fuochi". Trovi tutte le istruzioni da me nell'ultimo post e spero vorrai prelevare i due banner appositi. Se poi, trasgredendo per un attimo alla regola del tuo blog, vorrai anche fare un post specifico per diffondere l'informazione sarebbe fantastico. E' ora che ce la facciamo da soli la verità. Grazie mille!
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