sabato 28 gennaio 2012

THE DOUBLE

The Double Richard Gere
Titolo originale: id.
Nazione: USA
Anno: 2011
Genere: poliziesco, thriller
Durata: 1h38m
Regia: Michael Brandt
Sceneggiatura: Michael Brandt, Derek Haas
Fotografia: Jeffrey L. Kimball
Musiche: John Debney
Cast: Richard Gere, Topher Grace, Martin Sheen, Tamer Hassan, Stephen Moyer, Chris Marquette, Odette Annable, Stana Katic, Yuri Sardarov, Ivan Fedorov, Ed Kelly, Jeffrey Pierce, Lawrence Gilliard Jr., Mike Kraft, Andy Manning, Randy Flagler, Ella Maltby, Dan Lemieux


Trama
Il senatore Darden viene misteriosamente ucciso in un vicolo buio di Washington D.C. Il politico aveva da tempo importanti affari commerciali con la Russia. L’omicidio sembra portare la firma di Cassius, un killer russo che tutti credevano morto ormai da tantissimi anni. Paul Shepherdson è un agente della CIA in pensione che aveva dato la caccia per anni a Cassius e i suoi sette uomini, uccidendoli tutti. E’ infatti convinto che non possa trattarsi di lui, ma di qualcuno che ne abbia copiato il modus operandi. Dopo qualche tentennamento, Shepherdson accetta l’incarico e assieme al giovane agente dell’FBI, Ben Geary ritorna sulle tracce di Cassius, o di chiunque lo stia imitando nei suoi omicidi.

Recensione
Chi non avrà visto, per sua fortuna, il trailer di “The double”, avrà a disposizione mezz’ora per ragionare e cercare di indovinare chi sia Cassius, perché gli sceneggiatori Derek Haas e Michael Brandt, quest’ultimo autore anche di una regia mediocre, decidono subito di scoprire le carte e mostrarci la sua identità. Al quel punto si prosegue con Paul Shepherdson, ex agente della CIA, che continua a ripetere che Cassius è morto e Ben Geary, agente dell’FBI, che cerca di scoprire con teoremi davvero ridicoli ciò che lo spettatore sa fin dall’inizio.
“The double” ha una sceneggiatura che sembra acquistata al mercatino dell’usato sicuro: un compendio di cosa già viste e idiozie che demoliscono l’anima di una spy story. Alla fine, rimane un modesto poliziesco con un agente anziano che porta in giro quello giovane (ennesimo deja vu) alla ricerca di un killer che sembra tornato a uccidere dopo quasi due decenni.
In questa accozzaglia narrativa fa sempre piacere vedere un Richard Gere in splendida forma. A 62 anni, Mr. American Gigolo è come il vino: migliora invecchiando! Oltre al fascino, Gere migliora anche nelle sue movenze sul set. Utilizza un sottile linguaggio fatto di gesti e movimenti perfetti al millesimo di secondo. Le brevi pause prese prima di agire danno bene l’idea di come il suo personaggio rifletta e poi agisca. Un costante equilibrio che affascina anche chi ama le donne. In “The double” interpreta un agente della CIA in pensione. Ormai sembra un obbligo da contratto: nessun agente della CIA o dell’FBI può godersi la pensione dopo tanti anni di onorato servizio. Tutti vengono inevitabilmente richiamati in azione. Tutti, al principio, declinano l’invito. Tutti poi ci ripensano. Al fianco di Gere c’è Topher Grace, forse ancora un po’ acerbo, offre una prova anonima.
“The Double” non offre nulla di convincente. Il copione troppo pettegolo rovina ogni attesa, per chiudersi con qualche colpo di scena finale. E neanche quello convince.

Voto: 46%

Trailer “The double”


3 Comments:

Cannibal Kid said...

mi sa che me ne sto alla larga...
:)

la S-Fusa di natura said...

non mi ispira per niente!

Adriano Maini said...

Ma perché continuano a rovinare trame dalle grandi potenzialità?