Nazione: Canada, USA
Anno: 2008
Genere: drammatico, sentimentale, thriller
Durata: 1h33m
Regia: Rodrigo Garcia
Sceneggiatura: Ronnie Christensen
Fotografia: Igor Jadue-Lillo
Musiche: Ed Shearmur
Cast: Anne Hathaway, Patrick Wilson, Andre Braugher, Clea DuVall, Dianne Wiest, David Morse, William B. Davis, Ryan Robbins, Don Thompson, Andrew Wheeler, Chelah Horsdal, Karen Austin, Stacy Grant, Conner Dwelly
Trama
In seguito ad un terribile incidente aereo, la giovane psicoterapeuta Claire Summers riceve l’incarico di offrire supporto psicologico alle uniche dieci persone sopravvissute al disastro. La situazione si complica quando Eric, uno dei passeggeri, respinge il suo aiuto ed inizia a corteggiarla. Nel frattempo, gli altri pazienti pian piano iniziano a ricordare alcuni particolari dell’incidente, ma i loro ricordi sembrano non corrispondere alle spiegazioni ufficiali rilasciate dalla compagnia aerea. Inoltre, i superstiti iniziano a sparire misteriosamente. Claire inizia a sospettare che dietro alla loro sparizione ci sia proprio la compagnia aerea.
Recensione
“Passengers - Mistero ad alta quota” porta la firma del regista colombiano Rodrigo Garcia, regista e sceneggiatore di serie televisive e di tre film, “Le cose che so di lei”, “Ten Tiny Love Stories” e “9 vite da donna”. In tutti i suoi film, Garcia racconta vite quotidiane (in prevalenza di donne) che trascorrono parallelamente per intersecarsi in qualche momento, dando vita a conseguenze più o meno evidenti. In “Passengers - Mistero ad alta quota” i destini si incrociano inevitabilmente a causa di un tragico incidente aereo. Difficile per chiunque riprendersi da un tale disastro, difficile anche per lo spettatore non annoiarsi per la prima parte del film che scorre a ritmi lenti, offrendo con il contagocce indicazioni e particolari sul mistero che viene svelato con un colpo di scena prevedibile e per nulla originale. Evidenti, infatti, le analogie con altri thriller psicologici non che qui è meglio non citare per evitare di rovinarne la visione. Rodrigo Garcia non si mostra abile nel passare dal thriller, alla commedia romantica, dal dramma psicologico al giallo e non lo aiuta una sceneggiatura (Ronnie Christensen), debole e priva di elementi che coinvolgano davvero lo spettatore, che prosegue solo spinto dalla curiosità di vedere svelato il mistero (sempre che non l’abbia già intuito da subito). “Passengers - Mistero ad alta quota” offre almeno una regia molto raffinata ed una scenografica curata (David Brisbin) e ben presentata dalla fotografia di Igor Jadue-Lillo, un perfetto utilizzo di luci, ombre e gradazioni cromatiche che accentuano la carica emotiva delle scene.
Di buon livello il cast, eccezion fatta per un’impalpabile Anne Hathaway. Graziosa nelle commedie romantiche, appare in “Passengers - Mistero ad alta quota” fuori ruolo, uscendo positivamente solo per la storiella d’amore nasce tra il medico (lei) ed il paziente (Patrick Wilson), ma appare poco adatta nel trasmettere tutti le problematiche di tipo professionale che deve subire suo malgrado.
In sintesi, “Passengers - Mistero ad alta quota” è un’arma a doppio taglio: potrà piacere soltanto a chi eviterà di impegnarsi nel comprendere da solo il mistero, perché scoperto l’arcano, diventerà soltanto un inutile supplizio al suo termine. Con un po’ di tensione in più e qualche dialogo in meno, sarebbe potuto diventare un film molto interessante.
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